I tempi della politica
3 Febbraio 2015 Share

I tempi della politica

Tempi e politica non vanno d’accordo. La Regione Molise è stata la prima ad augurare un buon 2015 ad alcuni tra i cittadini più bisognosi. Il 31 dicembre 2014 è stata comunicata ai beneficiari del progetto ADA, vale a dire assistenza domiciliare ai malati di Alzheimer, ed alle loro famiglie l’immediata sospensione del servizio dal 1° gennaio 2015. Il progetto, nato il primo febbraio 2006, prevedeva la possibilità di usufruire di 8 ore settimanali di assistenza, finalizzate anche al mantenimento ed alla stimolazione delle facoltà residue del malato. Si tratta di un aiuto diretto ad evitare l’istituzionalizzazione della persona affetta dal morbo di Alzheimer, in grado di concedere allo stesso tempo una boccata d’ossigeno al caregiver familiare. Le cose utili, chissà perché, in questa regione hanno vita breve, pure quando di fatto arrecano beneficio (anche) alle casse pubbliche , in quanto un malato curato in casa costa molto meno di uno curato in una struttura assistenziale. La questione è attualmente oggetto di un’ interrogazione urgente dei consiglieri di minoranza Fusco Perrella e Sabusco, datata 04.01.2015. Purtroppo, il concetto di urgenza è assolutamente opinabile a Palazzo Moffa, visto che ancora non se ne discute. Per fortuna è intervenuto l’assessore Petraroia che ha dichiarato che il servizio sarà ripristinato. Quando? Boh.

Si sono perse le tracce anche dell’interrogazione urgente riguardante la questione Centri Padre Pio, di cui la fonte si è occupata nel numero scorso,  che nel frattempo sono diventati Centri di Riabilitazione Molisani. L’interrogazione, presentata dal consigliere Filippo Monaco in data 19 dicembre, contiene una domanda di tutto rispetto per le tasche dei molisani: “cosa ne sarà della convenzione di 1 mln di Euro tra la Regione Molise e la Fondazione Padre Pio?”. Non sappiamo se e quando sarà data esauriente risposta a questa domanda; sappiamo però che la questione era già stata sollevata dall’assessore Petraroia nel corso dell’incontro con i terapisti e gli utenti degli ex centri Padre Pio tenutosi a Termoli lo scorso 9 dicembre. Nessuna traccia di notizie riguardanti la convenzione può trovarsi nei verbali della riunione che si è tenuta il giorno 22 dicembre 2014 (http://www.michelepetraroia.it/wp-content/uploads/2014/12/verbale-Centri-Riabilitazione-Padre-Pio-22.12.2014.pdf) presso la sede dell’Assessorato Regionale al Lavoro alla presenza del dott. Giacomo Forte ( Fondazione Padre Pio), dott. Ercole Core (Centri di Riabilitazione Molisani) ed i rappresentanti della CGIL, CISL e UIL. L’incontro, salvo qualche alzata di voce, sembrerebbe essersi concluso, dalla lettura del verbale, con volemose bene, nel senso che l’ amministratore delegato Core ha garantito gli attuali livelli occupazionali e dato la sua ampia disponibilità a mantenere gli stessi orari e gli stessi luoghi di lavoro confidando nell’apertura di una trattativa al tavolo regionale. L’assessore ha affermato che rappresenterà in sede istituzionale l’ esigenza di salvaguardare i centri di eccellenza e le attività di riabilitazione sul territorio regionale.

In realtà sembra che i terapisti attendano solo di sapere a quante ore sarà ridotto il loro orario di lavoro e quando si trasferiranno nella nuova struttura, accorpandosi di fatto al centro San. Stef. Ar Molise facente capo allo stesso Core. Gli utenti ancora non sanno se sarà assicurata la continuità terapeutica. Sanno però che dal 1 gennaio ci sarà un aumento dei costi delle prestazioni riabilitative e quindi, se la Regione non aumenterà il budget,  i tagli saranno inevitabili. A maggior ragione il fatto che i centri ambulatoriali non facciano più capo ad una onlus, ma ad una società che ha scopo di lucro quale la Centri Molisani srl, ci induce a ritenere che i margini di gestione saranno decisamente più stretti.

Anche a Termoli non ci sono purtroppo novità  entusiasmanti sul fronte delle politiche sociali. Il sindaco Angelo Sbrocca, tra progetti di tunnel e parcheggi, sembra aver del tutto dimenticato di essersi impegnato a riattivare la Consulta per le disabilità fin dal mese di settembre. Anche per quanto concerne l’adozione del Peba (Piano per l’ eliminazione delle barriere architettoniche), le dichiarazioni del consigliere comunale Antonio Giuditta, presidente della Commissione Politiche Sociali, riportate nel numero de la fonte di dicembre, in cui si dava per certa entro la fine dell’anno l’emanazione dei primi provvedimenti riguardanti il Piano, sono rimaste lettera morta.

A proposito del tempo Sant’Agostino scrive ne Le Confessioni: “Se non mi chiedono cosa sia il tempo lo so, ma se me lo chiedono non lo so”. Fatte le dovute distinzioni, si direbbe che i politici nostrani non solo lo hanno preso alla lettera, ma lo hanno addirittura superato!!! ☺

 

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