Tutti al mare
25 Maggio 2017
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Tutti al mare

“Uomo libero, amerai sempre il mare”, recita uno dei più famosi versi di Baudelaire. Non a caso, perché da sempre l’idea del mare è stata associata all’idea di libertà. Poter godere il mare significa pertanto poter assaporare un’idea di libertà che è una tensione innata dell’essere umano. Il mare altro non è che un pezzo di infinito a portata degli occhi! Certo, se pensiamo alle spiagge di agosto affollatissime e cariche di profumi di creme solari, poco ci viene in mente un’idea di libertà… eppure basta davvero un attimo per estraniarsi in un angolo di mare e recuperare un pezzetto di infinito!

Per questo, il mare deve essere fruibile a tutti. Deve essere accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità, che al riguardo subiscono delle forti discriminazioni, trovandosi spesso di fronte a stabilimenti balneari inaccessibili o privi di servizi adeguati per le esigenze speciali. Infatti per una persona con disabilità motoria è davvero difficile spostarsi autonomamente sulla battigia, senza una adeguata passerella, oppure entrare in acqua senza un adeguato ausilio. Con riferimento alle concessioni demaniali affidate ai privati, l’art 1 comma c. 251, della legge 296/2006 evidenzia che “è fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.

A farsi un giro sul litorale molisano sembrerebbe che la norma sia stata quasi generalmente ignorata. La battigia è spesso inaccessibile, i servizi igienici non sono pensati per le persone con disabilità, e le docce non sono assolutamente adeguate ad accogliere un cliente in sedia a rotelle. Basta andare a spulciare nella vicina Puglia per rendersi conto che l’aria che tira è tutt’altra. Nell’ordinanza balneare della regione, emanata per la stagione estiva 2016, è previsto addirittura che “per l’integrazione balneare i concessionari hanno l’obbligo di mettere a disposizione gratuitamente alle persone diversamente abili gli appositi ausili speciali (sedia per il trasporto di disabili e anziani adatta al mare, cd. sedia job, ndr); a tal fine ogni stabilimento balneare dovrà essere dotato di almeno un ausilio alla balneazione”. Nella nostra regione, nell’ordinanza balneare viene previsto l’obbligo di garantire a tutti l’accesso al mare, mediante sistemi di passerelle anche rimovibili, ma questa prescrizione è davvero rispettata? E soprattutto, c’è qualcuno che vigila davvero sul rispetto della norma?

Per quanto riguarda gli accessi pubblici alla spiaggia, la norma che regola la materia è costituita dall’art. 1 comma 254 legge 296/2006, la quale afferma che le regioni devono individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili e che devono individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di garantire il libero e gratuito accesso e transito. L’art. 13 della determinazione dirigenziale n. 210 del 30 settembre 2008 della regione Molise, Modifiche al Piano regionale di utilizzazione delle aree del demanio marittimo a finalità turistico-ricrea- tive, afferma che gli accessi pubblici devono essere realizzati in modo da garantire la fruizione delle spiagge a tutti, ivi compresi i soggetti portatori di handicap motori e funzionali. È davvero così? Purtroppo sul litorale molisano una gran parte degli accessi pubblici alla spiaggia è impraticabile perché presenta pendenze eccessive e/o scalinate. In altre aree non vi sono parcheggi adeguati per consentire la sosta delle persone con disabilità. La strada da percorrere quindi è ancora lunga…

Una spiaggia attrezzata per disabili deve essere dotata di ausili che consentano alla persona di accedere all’acqua, deve avere una passerella che consenta alle persone con limitazioni motorie di spostarsi ed alle persone con disabilità visiva di orientarsi. Deve avere docce e cabine adeguate alle esigenze speciali e, perché no, anche un’area dotata di giochi inclusivi che consenta a tutti i bambini di giocare assieme.

Tutti gli individui hanno diritto a poter fruire del mare. Occorre pertanto una volontà di far rispettare le leggi che già esistono, e soprattutto occorre una maggiore sensibilità da parte di chi gestisce le spiagge in concessione. Abbiamo tutti diritto a sentirci liberi di fronte al mare!!!

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