Il cammino tra natura, storia e fede
4 Giugno 2025
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Il cammino tra natura, storia e fede

Camminare fa bene, fa bene alla salute. Fa sentire in pace, fa stare bene con gli altri, con la natura. Dal cammino “deriva un allenamento primario che agevola innanzitutto il benessere fisico in ogni sua componente organica e fisiologica, ma soprattutto pone in essere l’esercizio alle abilità fondamentali primarie, quali l’autoregolazione, l’autocontrollo, la capacità di resistenza, la decision making, lo stesso problem solving, sino alle qualità relazionali, con scambi reciproci diretti. Tutti aspetti che dirigono l’attenzione agli elementi esistenziali e svolgono un ruolo primario verso il benessere psicologico. Quando si cammina in presenza mentale si è in contatto con tutte le meraviglie della vita che si hanno dentro di sé e intorno a sé” scrive il dott. Nino Capobianco in Terapia del Cammino.
Oggi si parla di turismo lento e viene naturale evidenziare che è un fenomeno in forte crescita. Da un sondaggio internazionale, il 54% dei potenziali viaggiatori prende in considerazione un viaggio-vacanza a passo lento. Un gesto naturale, proprio dell’uomo, che per secoli è stato il modo di spostarsi, di viaggiare, oggi può essere una grande opportunità turistica.
I cammini come strumenti per valorizzare territori che hanno molto da raccontare: paesaggi naturali di rara bellezza trascurati dal turismo di massa, storia antica, tradizioni, culture secolari. Cogliere le potenzialità dei cammini permette di incrementare l’economia locale e gli amministratori lungimiranti degli enti locali dovrebbero favorire una offerta turistica capace di rispettare e valorizzare il territorio.
In questa logica il gruppo folk “La Takkarata. Centro Studi Arti e Tradizioni popolari”, in collaborazione con le pro loco, i Comuni, le parrocchie dei Comuni lungo il percorso, ha promosso e organizzato “Il cammino di San Nicola” da una idea di Nino Capobianco di Fragneto Monforte, e da quest’anno, nei giorni 6/7/8/9 maggio ha inaugurato il progetto “Cammino di San Nicola – Molisannio”.
Dal loro comunicato stampa si legge: “Il Cammino di San Nicola è un pellegrinaggio che ha significative radici storiche di carattere sociale e religioso; e la particolare devozione al santo coinvolge moltissimi comuni nelle tre regioni: Campania – Molise – Puglia. Gli itinerari vengono ricostruiti grazie alle pubblicazioni storico/religiose e alla memoria orale tramandata da generazioni, di padre in figlio”.
Devo ricordare che a Fragneto Monforte la devozione per San Nicola ha origini davvero antiche. Bisogna far risalire all’891-894 d.C. l’introduzione di questo culto, con “l’usanza che i ricchi donassero masse alimentari a un Magister che le ridistribuisse ai più poveri e bisognosi”; usanza ancora oggi praticata. E, dal Diario di Francesco Sorda (1833): Descrizione di un pellegrinaggio da Fragneto Monforte a San Nicola di Bari e Monte Sant’Angelo si ricorda il pellegrinaggio a Bari: “Nell’ anno 1829 si è vista di nuovo risorgere in persona di due soli compaesani Domenico Iadarola e Gabriele Capobianco, i quali si avviarono e poi via facendo si unirono ad altra Compagnia di Terra di Lavoro. Li medesimi nel loro felice ritorno raccontano le belle Città, l’amenità dei luoghi, la suntuosità degli edifici sagri e la gran devozione, che si praticava per via col recitare le tante preci, ed orazioni, produssero un affettuoso movimento negli animi di molti a fare un tal divoto viaggio nell’anno susseguente”.
Di sicuro, come dimostrato da p. Gerardo Cioffari, archivista capitolare dell’Archivio del Capitolo di San Nicola di Bari, il culto di San Michele Arcangelo e quello di San Nicola si diffusero lungo gli itinerari della transumanza e il Pescasseroli-Candela è uno dei tratturi che passa per il Molise, e nei comuni di San Giuliano del Sannio, Macchiagodena, San Polo Matese e Guardiaregia il Santo Patrono è San Nicola di Myra; Sant’Angelo in Grotte (IS) il secondo sabato di maggio festeggia il patrono San Michele Arcangelo. E questi sono i comuni nei quali passa il cammino di San Nicola-Molisannio.
I tratturi, queste antiche “autostra- de verdi”, queste lunghe e larghe vie erbose, con i tratturelli, bracci e riposi, hanno dato struttura all’economia di ben cinque regioni dell’Italia centro-meridionale. E la transumanza, la maestosa migrazione di bestiame, uomini e donne, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, dai monti alla pianura del tavoliere e un ritorno nella seconda metà di giugno, veicolava anche cultura e fede.
Intanto ci si prepara alla 19^ edizione del Cammino di san Nicola – Fragneto Monforte /Bari – che avrà luogo dall’8 al 13 di Luglio 2025 – per info e contatti: 336265107 –
Oggi come ieri il cammino, metafora del pellegrinaggio umano, è anche espressione del desiderio di riscatto dei territori lacerati da una storia coloniale, una storia di marginalità, di abbandono.☺

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