il capo
31 Dicembre 2010 Share

il capo

 

Navigatore esperto e camperista consumato

partito da Morrone in Parlamento è arrivato.

È stato alla Camera e poi al Senato

senza lasciare lo scranno in cui è beato.

In tutta la Regione viene acclamato

e nella sua Isernia è venerato.

Sono tanti anni che è impegnato

al centro, a sinistra o destra, ovunque è stato.

Ciò che conta per sua Eminenza

è tenersi stretta la Presidenza.

Tanti tifosi, sponsor e amici carissimi

gli danno fastidio ma se li tiene strettissimi.

Non ama parlare, preferisce suonare e cantare

e a Natale il prode Mazzuto tutti chiama a cenare.

Con l’amico Remo naviga da tempi lontani

e tessile o zucchero gli dà sempre una mano.

Totonno l’amico della vicina Matrice

gli ricama alleanze come una cucitrice.

Andrea è un ragazzo che l’ha fatto penare

e a Molise Civile l’ha dovuto mandare.

La corte è vasta e i clienti son tanti

ma lui li incanta tutti quanti.

Se è giù di tono arriva la direttrice

lo sprona e solleva da mirabile attrice.

Quando serve la propaganda

si stringono a corte come in Uganda.

Un sol nome si ode, un sol grido si diffonde

il gran Presidente ha messo in giro le ronde.

Tutto finisce, ogni cosa svanisce

e dopo un ventennio tutto deperisce.

Prepariamoci lesti, accorriamo gioiosi

che il capo famoso non è più glorioso.

Il popolo è stanco e il lavoro manca

senza salario è dura e si arranca.

Basta promesse, basta ciarlare

è arrivata l’ora di dover cambiare

Il Brigante del Matese

 

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