il coraggio di osare
Cari giovani,
abbiamo urgente bisogno di voi e del vostro impegno. Non è vero che il futuro è vostro, lo dice solo chi vuole deresponsabilizzarvi rispetto all’oggi. Dovete impossessarvi con determinazione del presente per arginare la deriva verso la quale stiamo conducendo la società o non ci sarà futuro per nessuno. Stiamo facendo di tutto per farvi odiare la Politica (con la P maiuscola) a causa di intrallazzi e turpitudini di cui i politicanti attuali sono veri maestri. La vostra disaffezione alla politica, che si esprime anche con il rifiuto del voto, fa in fondo il gioco di quanti guazzano nella politica (con la p minuscola) per trarne vantaggio. Vediamo qualche sconcezza che dovrebbe spingervi a uscire dal torpore, dal disinteresse, dall’ estraneazione in cui cerchiamo di spingervi.
In questi giorni stiamo raccogliendo le firme per indire un referendum che abroghi la legge sull’Autonomia differenziata, appena approvata, che è una catastrofe non solo per il Meridione ma per tutta l’Italia. Si è superata fin troppo velocemente la soglia delle 500.000 firme, perché la richiesta di un referendum sia valida, ma più ne siamo meglio è, per far sentire il nostro totale disaccordo a chi, incurante, va avanti per costruire i propri interessi. La Regione Molise, a differenza di altre, nonostante i danni che provocherà l’Autonomia differenziata non si è dichiarata contro solo per salvare gli equilibri interni, in quanto la Lega vuole l’Autonomia differenziata, Fratelli, o meglio, Sorelle d’Italia vuole il premierato e Forza Italia la sottomissione della magistratura alla politica. Se una si blocca, cadono tutte le altre proposte di legge e allora, per i nostri rappresentanti, è meglio che si freghi il Molise e si ignorino le istanze di semplice buon senso. Abbiamo un consiglio regionale che riesce ad essere addirittura peggiore del precedente, a guida Toma, di cui si schifano anche loro. In questa tresca è caduto anche l’unico rappresentante molisano al parlamento, Costanzo Della Porta, – gli altri due eletti cercavano solo una mangiatoia sicura e, una volta trovatala, sono spariti. Addirittura lui, meridionale e Fratello d’Italia, si è prestato a illustrare al Senato la bontà di una legge disastrosa. Poiché non oso dubitare della sua intelligenza, devo dedurre che lo scranno è troppo importante per sacrificarlo ed ha prevalso la ragione di Stato.
Quello che è successo a Campobasso per il rinnovo del consiglio comunale è sotto gli occhi di tutti. Si sono fronteggiati tre schieramenti rivali, suppongo con programmi contrastanti, altrimenti sarebbero andati sottobraccio alle elezioni. Poiché nessuno dei candidati sindaci ha superato il 50% dei voti sono andati al ballottaggio. Due schieramenti hanno pensato bene di limare le differenze e accordarsi sulla futura spartizione. Si sono presentati così insieme contro il terzo e sono riusciti a piazzare la sindaca. Senonché, in consiglio, quelli che hanno perso hanno più consiglieri di quelli che hanno vinto e allora niente di meglio che farsi prestare due consiglieri dall’opposizione per avere la maggioranza e poter amministrare. Il consiglio è salvo, gli emolumenti pure, non così il rispetto del voto dei cittadini. Con un linguaggio poco aulico e senza giri di parole, questo si chiama “inciucio”, di cui è maestro indiscusso tale Roberto Ruta da Campobasso che periodicamente riemerge dall’oscurità per piazzare uno dei suoi colpi maestri. Che avrebbero dovuto fare? Semplicemente rispettare la volontà degli elettori!
A livello nazionale si è intestato un aeroporto a Milano al fu cavaliere, disarcionato per indegnità, Silvio Berlusconi, personaggio diciamo, per rispetto dei morti, alquanto dubbio, che, al di là delle condanne, ha imbastardito la politica italiana e, con le sue televisioni, ha perlomeno accelerato la decadenza morale e civile della nostra nazione. Il suo nome merita di stare accanto a quello di Leonardo da Vinci, Marco Polo, Guglielmo Marconi, Galileo Galilei, Falcone e Borsellino ecc. a cui sono intitolati gli altri scali? È chiaro che, di fronte ai modelli che vi diamo, voi giovani non potete avere nessuna stima della politica e noi non ci facciamo, diciamo così, una bella figura.
A livello internazionale stiamo sostenendo con le nostre scelte e con le nostre armi guerre vergognose che rimbalzano all’onore delle cronache, come quelle in Palestina e in Ucraina, perché ci toccano da vicino ma anche quelle che hanno poca visibilità in Congo, Somalia, Etiopia, Yemen, ecc. Possibile che non riusciamo a bandire armi e guerre dalle nostre civiltà? Non vi stiamo purtroppo, cari giovani, trasmettendo la passione per la vita, per ogni vita. In questi giorni, giustamente, c’è una grande mobilitazione per i naufraghi del megayacht Bayesian, la nave a vela affondata al largo di Palermo, ma che ne è di tutti gli immigrati che fanno naufragio su miseri barconi al largo delle nostre coste? Finché la dignità delle persone si valuta per il conto in banca e per il passaporto siamo veramente lontani dalla più rudimentale forma di civiltà che dovrebbe appartenerci.
Cari giovani, aiutateci a risalire dall’abisso in cui sprofondiamo sempre di più. Non è vero che potete fare poco o nulla. Insieme con tutte le persone di buona volontà cominciate a ridare valore alle piccole cose, a gesti umanizzanti, all’accoglienza disinteressata, al rispetto e alla cura della natura, alla tutela dell’ambiente, a denunciare le ingiustizie, a schierarvi dalla parte dei più deboli. Questa è la vera Politica. Insieme possiamo ancora cambiare le sorti della nostra società.
Abbiate il coraggio di osare.☺