il pallone sgonfiato
14 Aprile 2010 Share

il pallone sgonfiato

 

Nella seduta del 31/10/2005, non al Bar dello Sport e neanche al circolo bocciofili di Isernia, ma nell’aula del Consiglio regionale, in occasione della celebrazione della “giornata della memoria”, il Presidente della Regione Iorio dichiarava: “posso assicurare anche il Consiglio regionale che entro l’anno potremo avviare il completamento dei lavori inclusi nella priorità A per tutti i comuni, compresi quelli interessati, ma fuori dell’area del cratere e terminarli alla fine del 2006”. Continuava dicendo: “nessuno, in nessun altro luogo, in Italia, ha agito più celermente di noi…”.

Basta fare un giro per le zone terremotate per rendersi conto che la storia è un’altra. Persino il Sindaco di San Giuliano di Puglia che ha ricevuto tanta solidarietà da tutti e non ne ha restituita alcuna, oggi è più che mai preoccupato per le sorti del suo comune e della popolazione che ormai, da sei anni, vive nelle baracche di legno.

I Sindaci dei comuni del cratere minacciano le dimissioni, per la verità lo dicono spesso ma non lo fanno mai; non si capisce bene chi li trattenga.

 Di Pietro e Astore, quasi ogni giorno, si smentiscono a vicenda; i partiti della sinistra storica, dopo le bastonate elettorali, invece di analizzarne le cause, fanno l’analisi del sangue per stabilire quale è più rosso e, dulcis in fundo, nel partito democratico, se mai ve ne fosse uno nel Molise, si contendono le spoglie di un cadavere che già emana da tempo un lezzo insopportabile. Gli unici ad essere ancora soddisfatti dei risultati ottenuti sono gli onorevoli molisani Silvio Berlusconi, Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo.

Il primo è soddisfatto per aver fatto quadrare i conti dell’ICI con i fondi che il precedente Governo aveva stanziato per i terremotati molisani; la seconda è compiaciuta perché grazie al suo intervento, il Governo nazionale non ha preteso la restituzione di tributi e contributi dal primo di luglio di quest’anno, ma addirittura dal prossimo: non le hanno spiegato che il beneficio era già stato previsto da un’ordinanza del governo Prodi; il terzo è invece soddisfatto per l’azione di governo e resta fiducioso perché, nella prossima finanziaria, invece dei 110 milioni di euro stanziati nella precedente legislatura, ci sarà un fondo per la ricostruzione di circa 40 milioni di euro.

E Iorio che dice?

Dopo questo ennesimo schiaffo, ancora una volta ricevuto dai suoi amici di Roma, sul terremoto si limita a dire che lui non ha mai avanzato al Governo Berlusconi  una richiesta di 5 miliardi euro per i danni subiti dal terremoto. Noi gli crediamo perché queste richieste lui le fa solo agli avversari e non ai governi amici.

Nella stessa giornata della memoria il Presidente Iorio ha continuato dicendo: “noi possiamo affermare di avere avuto la coscienza a posto sulla dedizione e la voglia di fare che abbiamo profuso in questa vicenda ( il terremoto ndr) e sono certo che i risultati si sono visti e si vedranno anche a breve”.  E sempre nella stessa occasione ha così concluso “noi siamo impegnati in questa grande opera del Molise che credo, non appartenga né alla maggioranza né all’opposizione e difende da una parte i diritti dei cittadini che hanno avuto un danno, dall’altra la dignità del Molise”.

 Sono passati ancora tre anni dal giorno in cui il Commissario Iorio ha solennemente promesso al parlamento regionale la realizzazione, entro l’anno 2006, del Modello Molise per la ricostruzione e lo sviluppo dell’area colpita da terremoto e alluvione. I risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: inconcludente e inefficace è stata l’azione di sostegno all’economia sia sotto il profilo della crescita economica che occupazionale; estremamente parziale e alquanto discrezionale l’assegnazione dei contributi per la ricostruzione, oltre che non risolutiva per la prevenzione sismica.

Per avere la coscienza a posto, farebbe bene il Presidente della Regione a rendere conto del suo operato al Consiglio Regionale e ai molisani tutti, informandoli che nei prossimi anni molte delle imprese molisane saranno costrette a portare i libri in Tribunale, se l’attuale governo nazionale non rinuncerà allo scippo perpetrato ai danni dei terremotati; il Consiglio regionale, dal canto suo, farebbe altrettanto bene a prenderne atto e comportarsi di conseguenza. ☺

 

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