Il senso del viaggio
Non è facile pianificare un viaggio nell’incertezza del tempo che stiamo vivendo. La pandemia non passata e la guerra in Europa rendono un po’ incerte le mete da considerare nonostante la voglia di ricominciare.
Per i giovani è diverso. “La perdita di sicurezza è una grande molla di cambiamento; se vivi nell’incerto tanto vale giocarsela”. Spiega Bocconi, psicoterapeuta e autore del libro Io, altrove.
Verrebbe voglia di guardarsi indietro, lasciarsi andare a cercare ciò che piace. Le nostre responsabilità e il lavoro ci tengono ben ancorati dove siamo, sognando mete irraggiungibili. E se da una parte tanti vacanzieri sognano mete ambite c’è chi è costretto a viaggiare non per cercare paradisi esotici ma per poter portare in salvo i propri figli.
La vita è un viaggio. Tanti viaggiano per raggiungere i propri cari o per ritrovare le proprie origini ma le valige sono leggere perché il peso equivale alla gioia dell’incontro. Sui barconi non si portano valigie. Solo piccoli sacchi pieni di vita e di speranza. Di trovare una casa, un lavoro, una dignità umana. Per le mamme ucraine il bagaglio più prezioso è la vita dei loro piccoli. Hanno viaggiato, fatto tanta strada per portarli in salvo dalla guerra.
Non sempre si viaggia per scelta e nemmeno si sceglie dove andare. È la vita che ti conduce. Non una agenzia. Non ci sono sconti nel pacchetto turistico. Si paga tutto. Anche a caro prezzo.
Eppure il viaggio continua a far sognare. Quanto potrebbe costare regalare un sogno? Non credo che esista un prezzo e neppure una risposta. Ma sono convinta, da inguaribile sognatrice, che la vita può sempre diventare un viaggio bellissimo, atteso, voluto.
Non riempiendo le valigie di chiacchiere ma di tante piccole cose, di piccoli gesti di affetto, di accoglienza, di amore, di supporto a chi tante volte viaggia per ritornare. Accogliere senza paura. Lottare per la pace interiore con e per gli altri. Sognare in piccolo. Per quello che possiamo. Armando soltanto il nostro cuore.☺
