
Indice del numero 178 – Gennaio 2021
Nel numero di gennaio 2021:
– trasmettere la vita
di Rosalba Manes
– dove andiamo?(lettera aperta a quanti vogliono perseguire la cultura della cura)
di Antonio Di Lalla
– mettersi a servizio
di Michele Tartaglia
– di fronte alla tecnologia
di Dario Carlone
– Scatto d’autore: “Bonefro: scorcio panoramico”
di Guerino Trivisonno
– la regione immobile
di Antonio Celio
– il guscio vuoto della democrazia
di Famiano Crucianelli
– pittura:27 gennaio 1945 -Auschiwitz
di Antonio Scardocchia
– edicole al passo d’addio
di Marco Branca
– le mafie bussano in molise
di Alessandro Corroppoli
– libri: “CAPRONI Il mio Enea” di Filomena Giannotti
a cura di Redazione
– ci avete seppellito, ma non sapevate che eravamo semi
di Letizia Bindi
– lettera ad un moccioso
di Tina De Michele
– vino versato
di Claudio Cianfaglioni
– termoli: la fine dell’università
di Marcella Stumpo
– lee miller: flapper della vita
di Loredana Alberti
– vietnam: ci serve più xa hoi
di Christiane Barckhausen-Canale
– il sorriso del grano
di Enzo Bacca
– tela: “metafisica”
– la contrada del grano
di Rossano Pazzagli
– l’estatico barocco
di Gaetano Jacobucci
– che sia il suono
di Enzo Bacca
– a sergio zarrilli, pediatra
di Gabriella de Lisio
– fare bene il bene
di Franco Novelli
– accoglienza e integrazione
di Franco Montano
– un gioco pericoloso
di Luca Mancini
– parole di fine anno
di Paolo De Stefanis
– santiago: la porta santa
di Giuseppe La Serra
– il botto
di Cantine D’Uva
– cambia la terra
di Wwf Italia
– la nonviolenza
di Peppe Sini
– il verde che pulisce
di Angelo Sanzò
– pittura:”Rinascita”
di Ana Maria Erra Guevara
– cambiare si può
di Assunta Milone
– qualcosa di sinistra
di Luca Mancini
– il tempo delle bacche
di Gildo Giannotti
– da soci a fratelli
di Raniero La Valle a cura di Silvio Malic
– 1921-2021
di Filomena Giannotti
– l’attimo
di Lucia Berrino
– le case della salute
di Patrizia Manzo
dove andiamo?(lettera aperta a quanti vogliono perseguire la cultura della cura
– di Antonio Di Lalla a pag.3
Buon anno
è l’augurio benaugurale che ci rivolgiamo ogni inizio di anno, facendo affidamento più su congiunzioni astrali e segni zodiacali che su scelte corrette dipendenti da noi. Troppo spesso preferiamo che le cose a noi favorevoli accadano, ci piovano addosso a prescindere dai nostri comportamenti.