
Indice del numero 196 – Settembre 2022
Nel numero di settembre
– io credo…
di Carlo A. Roberto
– per non lamentarci domani (Lettera aperta a quanti vorrebbero sottrarsi al voto)
di Antonio Di Lalla
– la sovranità del popolo
di Michele Tartaglia
– politicamente corretti
di Dario Carlone
– pittura: “Cecità politica”
di Ana Maria Erra Guevara
– il riordino del terzo settore
di Patrizia Manzo
– guardare avanti
di Famiano Crucianelli
– una scelta scellerata
di Michele Blanco
– la solidarietà al posto della competizione
di Rossano Pazzagli
– crisi climatica e della cultura
di Pasquale Di Lena
– i manufatti di Cleofino Casolino: “Bazar”
di Cleofino Casolino
– una storia molisana
di Tina De Michele
– quando visiti la palestina
di Antonio De Lellis
– la dama di camelot
di Loredana Alberti
– ho sognato che ero italiana
di Christiane Barckhausen-Canale
– un vero libraio
di Luciana Zingaro
– letti a tre piazze
di Enzo Bacca
– bernini si accommiata dalla vita
di Gaetano Jacobucci
– trabucco
di Letizia Papi
– foto: “Incanto”
di Antonietta Parente
– il docente esperto
di Gabriella de Lisio
– nonni e bambini
di Lucia Berrino
– reddito di cittadinanza
di Guglielmo Giumelli
– tela: “Natura morta”
– proiettarsi nel futuro
di Franco Novelli
– l’indifferenza uccide
di Leonardo Villirillo
– la vita come viaggio
di Claudio Iamele
– edonismo culturale
di Fabio Vanni
– quando il vino si mangia
di Cantine D’Uva
– foto: “Dobbiamo essere piromani nella vita, non nella natura!”
di Guerino Trivisonno
– galline aggressive
di Franco Pollutri
– pittura: “Uomini”
di Antonio Scardocchia
– un fiore ingannevole
di Gildo Giannotti
– tela: “11 settembre 2001”
di Angelo Milone
– libri: “365 Parole nella Bibbia”
di Giovanni Anziani
– grammatica e costituzione
di Filomena Giannotti
– meditate gente
di Domenico D’Adamo
editoriale
per non lamentarci domani (Lettera aperta a quanti vorrebbero sottrarsi al voto )
– di Antonio Di Lalla a pag.3
Queste elezioni politiche mi richiamano i tempi dello scandalo del calcio scommesse. Mentre i tifosi si dannavano l’anima, sugli spalti e fuori, per la loro squadra del cuore, quelli che avevano le leve del potere calcistico orientavano i risultati delle partite a loro interesse e piacimento. La pessima legge elettorale, voluta da quasi tutti i partiti e contro la quale nessuno si è opposto veramente, salvo qualche protesta puramente formale, ci esautora completamente riducendoci da militanti in militonti.