La forza della solidarietà
11 Gennaio 2024
laFonteTV (3191 articles)
Share

La forza della solidarietà

Credo che tutti noi abbiamo l’abitudine di fare negli ultimi giorni dell’anno una specie di bilancio, ripassando mentalmente determinati eventi vissuti o osservati da lontano, per poi metterli nella memoria come eventi positivi o negativi. L’anno che sta per finire troverà sicuramente posto in quella parte della mia memoria che alberga i fatti e gli eventi brutti, portandomi a qualificare questo 2023 come un anno brutto: la guerra in Ucraina, la guerra fra Hamas e Stato d’Israele, le cui vittime sono gli abitanti civili della striscia di Gaza, l’ inflazione e le bollette di volta in volta più salate, la crescita dell’ultradestra in tanti paesi non solo europei, l’orribile numero di femminicidi nel mio paese d’origine e nel mio paese di scelta… potrei continuare ancora per molte righe. Ma ci rimarrà, nella parte della mia memoria che alberga fatti ed eventi belli, buoni, indimenticabili, un evento breve ma intenso che non solo mi ha procurato una grande felicità, ma mi ha anche dimostrato, ancora una volta, il valore e l’importanza della solidarietà. L’ evento è stato il II Incontro Internazionale su Tina Modotti, organizzato a Bonefro a fine agosto 2023 dall’associazione ‘Crea Tina’ e dall’archivio Tina Modotti, con il patrocinio del Comune che ci ha dato i dormitori a prezzo agevolato e tutto l’ex-convento gratis per le conferenze e gli spettacoli teatrali. Ma tutto questo non sarebbe bastato per finanziare l’evento.
Quello che è stato determinante per l’esito dell’incontro è stata la vostra solidarietà, cari lettori e care lettrici de la fonte, che assieme a qualche abitante di Bonefro avete permesso, con le vostre donazioni, la partecipazione di tre relatori spagnoli e di tre attrici (due italiane ed una spagnola). Il professore spagnolo David Ginard Frejon ci ha parlato di Matilde Landa, collaboratrice del Soccorso Rosso e grande amica di Tina in Spagna durante la guerra che ancora chiamiamo “guerra civile”, anche se, di fatto, è stata il primo capitolo della II guerra mondiale. Matilde Landa era rimasta in Spagna dopo la sconfitta delle forze della Repubblica, fu arrestata a Madrid e portata nel carcere femminile sull’isola di Mallorca. Le suore che gestivano quel carcere volevano obbligarla, lei atea, a farsi battezzare, e Matilde, non trovando altro mezzo per rimanere fedele a sé stessa, si è gettata da una finestra del carcere.
Il sociologo spagnolo Miguel Angel Almodovar ha presentato il suo libro sulle vite quasi parallele di Tina Modotti ed il poeta spagnolo Miguel Hernandez, due vite che si sono incrociate in Spagna in piena guerra, e la loro amicizia ha trovato il punto più alto quando Tina ha curato l’edizione di un libro di poesie di Hernandez, Viento del pueblo, inserendo delle fotografie, non sue, fra le poesie. Anche Miguel Hernandez è morto, come Matilde Landa, in un carcere franchista, e i due amici di Tina non hanno mai avuto notizia della morte della Modotti in Messico, il 5 gennaio del 1942.
Due spagnoli che non hanno potuto partecipare all’Incontro ci hanno mandato testi molto importanti sull’attività di Tina in Spagna, ed amiche ed amici italiani ne hanno fatto la traduzione senza essere pagati. Ma il punto culminante dell’evento è stata la giornata di domenica, l’ultima dell’Incontro, quando le tre attrici, assieme a Remedios Regalado, la presidente dell’Ateneo Popolare Tina Modotti di Madrid, hanno presentato un programma su Tina, frutto di una collaborazione via internet, durata mesi, superando anche il problema della differenza delle lingue. Le attrici hanno apportato all’evento un altro elemento bellissimo, essendo accompagnate dai loro figli, bambini di poco più di 3 anni che hanno sconfitto già nelle prime ore dell’Incontro la barriera linguistica, facendosi amici con una leggerezza ed un apertura della mente che noi adulti abbiamo perso nel corso degli anni.
Dopo quell’emozionante incontro volevamo fare una pausa, ma poco tempo fa abbiamo deciso di organizzare, nel primo fine settimana di luglio del 2024, il III Incontro, e lo abbiamo deciso tenendo conto di come in questi tempi, in Italia, sono in corso tentativi di spogliare Tina Modotti della sua biografia. Questo fine è stato proclamato pubblicamente dagli organizzatori di una grande mostra fotografica di Tina a Rovigo, annunziando l’evento con la frase che Tina, con questa mostra, “si riappropria della sua essenza di fotografa, liberandosi della sua biografia”. Il giornale Corriere della Sera, in una rassegna della mostra, sceglie il titolo “Una fotografa, e basta”. Nel catalogo della mostra si parla di Tina come “attivista sociale”, e nella brevissima biografia presentata nel catalogo manca sopratutto la parola “antifascista”, essendo questa, forse, l’essenza di Tina dal suo primo discorso, in Messico, contro il regime di Mussolini, negli anni in cui è stata presidente della Lega Antifascista del Caribe, e fino alla fine della sua vita.
Di fronte a questa situazione, a questo tentativo di presentare una Tina che durante sette anni della sua vita ha prodotto fotografie eccellenti, mettendo un velo di silenzio o di luoghi comuni sul resto della sua vita, sopratutto sugli anni della sua militanza antifascista, vogliamo organizzare il III Incontro Internazionale, vista l’importanza di completare la sua biografia, riempiendo anche gli ultimi vuoti dovuti alla mancanza di materiale d’archivio.
È per questo che mi prendo la libertà di chiedere ancora una volta, care lettrici e cari lettori de la fonte, la vostra solidarietà! Se troviamo 100 persone che donano ognuna 10 Euro, avremmo già una base solida che ci darà la forza di continuare a cercare i fondi necessari. Sono fiduciosa, piena di speranza, e spero che quando leggerete queste righe, avrete cominciato il 2024 in buona salute ed anche con qualche speranza. Forse, forse, forse il 10 giugno potremo celebrare la sconfitta della destra destra europea. Come diversamente credente non posso pregare, ma spero che le vostre preghiere saranno ascoltate.☺

laFonteTV

laFonteTV