La J.P. Morgan dietro la revisione costituzionale. Paolo Maddalena: “un NO a lobbies e massoneria”
2 Novembre 2016
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La J.P. Morgan dietro la revisione costituzionale. Paolo Maddalena: “un NO a lobbies e massoneria”

Intervista a Paolo Maddalena: il documento della J.P. Morgan del 2013, dove si tacciavano le costituzioni del Sud Europa come “eccessivamente socialiste” e a favore dei lavoratori, è in linea con i programmi della P2. (di A. Celio)

 

Paolo Maddalena ospite del Comitato per il NO del Basso Molise (di M. Stumpo)

Lunedì sera nella sala della Parrocchia di San Timoteo un pubblico numeroso e attentissimo ha seguito la relazione del Professor Paolo Maddalena, Vice-Presidente Emerito della Corte Costituzionale e giurista insigne, tra l’altro uno dei massimi esperti di diritto ambientale in Italia.

L’incontro, il secondo (dopo quello con il Prof. Pace) organizzato dalla Fondazione “Lorenzo Milani” e dalla R@p Molise per il NO al Referendum Costituzionale, ora in collegamento con il Comitato del Basso Molise per il NO, ha offerto una diversa chiave di lettura di quello che appare sempre più un micidiale disegno per espropriare il popolo italiano della sua sovranità, fino ad oggi tutelata e riaffermata costantemente in tutte le parti della nostra Costituzione Repubblicana.

Nel suo intervento di un’ora circa il Presidente Maddalena ha utilizzato il supporto di una solidissima e ampia base di riferimenti classici e moderni, dai fondamenti del diritto romano ai maestri dell’Illuminismo, fino a Bauman e Rodotà, passando per i guru della filosofia economica liberista, per ricostruire con logica implacabile il sistema predatorio che sta distruggendo la nostra democrazia.

Il Professore è partito dal presupposto che è sì importante leggere attentamente i vari punti della Riforma, anche per rendersi conto del linguaggio sciatto e confuso nel quale è stata redatta, e conoscerne gli aspetti giuridici, ma è fondamentale far toccare con mano il perché essa è stata così ostinatamente voluta dal governo, e far capire ai cittadini che esistono ragioni molto concrete per fermarla.

Dalle privatizzazioni degli anni ’90 al fiscal compact: il disegno dei poteri forti per indebolire la sovranità popolare

Ha quindi focalizzato l’attenzione sulle manovre finanziarie che per lungo tempo hanno preparato questa vera e propria spoliazione della sovranità popolare: a partire dal 1981, quando il ministro Andreatta separò Tesoro e Banca d’Italia, via via attraverso le leggi berlusconiane e le privatizzazioni selvagge di tutto ciò che la Costituzione tutela come proprietà collettiva, di tutti e di ognuno (demanio, acqua, energia, patrimonio artistico), fino al fiscal compact, al pareggio di bilancio in costituzione e al Trattato Transatlantico, che pochi conoscono ma che sarà la pietra tombale sul nostro welfare e il nostro ambiente.

Nelle parole chiarissime del relatore l’uditorio, silenzioso e concentrato, ha constatato senza possibilità di equivoco la colossale mistificazione delle teorie neoliberiste, che ripetendo fino alla nausea dogmi indimostrabili come la crescita infinita e come il potere di autoregolazione del mercato inspiegabilmente hanno conquistato il mondo.

Il predominio della finanza sulla politica: la J.P. Morgan dietro la revisione costituzionale

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E’ apparsa evidente la relazione indissolubile e mortale tra i grandi organismi finanziari privati (BCE, Fondo Monetario Mondiale, banche d’affari come la famigerata J.P.Morgan e multinazionali) e la riforma costituzionale; la concentrazione del potere nelle mani dell’esecutivo e la consegna di un Parlamento di consenzienti a chi prenderà anche solo il venti per cento dei voti apre infatti la strada al vero obiettivo della Boschi-Renzi, cioè la cancellazione degli articoli fondamentali della Carta. Quelli, per intenderci, che sanciscono la sovranità popolare, il diritto di partecipazione dei cittadini all’amministrazione, l’iniziativa popolare nelle leggi, la proprietà collettiva del territorio e del paesaggio.

Appunto i cosiddetti “beni comuni”, sui quali la finanza vuol mettere le mani: ma quando avremo perduto il nostro territorio, tolto a tutti per darlo a pochi, non saremo più popolo, saremo servi: questa la conclusione del professor Maddalena, che con la passione di un giovane ha esortato tutti i presenti a unirsi per salvare la Costituzione davvero più bella del mondo.


LINK UTILI:

Per sapere di più sulle mire della J.P. Morgan, ti suggeriamo un [ot-link url="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/ricetta-jp-morgan-per-uneuropa-integrata-liberarsi-delle-costituzioni-antifasciste/630787/"]articolo del Fatto Quotidiano[/ot-link] e, se parli inglese, il [ot-link url="https://culturaliberta.files.wordpress.com/2013/06/jpm-the-euro-area-adjustment-about-halfway-there.pdf"]documento ufficiale[/ot-link]

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