lettera aperta ad alessandra salvatore consigliera regionale
A fine luglio, consigliera Alessandra Salvatore, è balzata all’onore delle cronache perché ha presentato una proposta di legge per il taglio delle indennità del 50%. Poiché non voglio essere così malizioso da pensare che è la solita boutade per fare l’eroina, in un mondo di lupi famelici che arraffano tutto quello che trovano e mai rinuncerebbero neppure a un centesimo, per cui la proposta non sarà mai approvata – ricorda quando raccattavano nei bar anche gli scontrini altrui per farsi rimborsare? – può mostrarci gentilmente come sta già restituendo questa quota allo Stato o ai servizi che lo Stato offre ai cittadini? Perché le somme che si ritengono non dovute vanno restituite, in quanto, come recita un proverbio, “tanto è ladro chi ruba quando chi mantiene il sacco”!
Purtroppo milita in un partito, il PD, che nel Molise è il peggio del peggio. Come fa a rispondere a un segretario, Vittorino Facciola, che ha il coraggio e la sfacciataggine di festeggiare la sua vittoria a consigliere regionale, dopo essere stato determinante nell’affossare il suo partito e ogni anelito di rinnovamento? È riuscito non solo a perdere contro la peggiore amministrazione uscente di tutti i tempi ma anzi a farli aumentare di numero. E come fa ad avere come sponsor Roberto Ruta che, se non è ingenua, conosce bene tutti gli intrallazzi, compreso quello di candidare Gravina per liberare il comune di Campobasso? Se ha coraggio si smarchi, finché è in tempo, e lavori sodo per la urgente e necessaria disinfestazione del partito, altrimenti segua pure la corrente e, tra un frizzo e un lazzo, si godrà questi cinque anni.
Buona fortuna.
