libertà religiosa   di Giovanni Anziani
8 Marzo 2013 Share

libertà religiosa di Giovanni Anziani

 

Da un certo tempo giungono notizie terribili di una offensiva con atti di violenza nei confronti di chiese cristiane in alcuni paesi dell’Africa e in altre parti del mondo. Da ultimo è la notizia che riportiamo e tratta da una agenzia di stampa: (NEV) – A Teheran (Iran) è stato condannato a 8 anni di carcere per proselitismo il pastore evangelico Saeed Abedini, padre di due figli. In possesso della doppia cittadinanza, iraniana e statunitense, Abedini è residente in Idaho (Stati Uniti) e sposato con una statunitense. Convertitosi al cristianesimo sin da quando aveva 20 anni, è stato arrestato lo scorso settembre in Iran, in occasione di una sua visita presso la famiglia di origine, ed è ora stato condannato da uno dei 26 giudici del Tribunale iraniano rivoluzionario per minacce alla sicurezza interna iraniana.

E nel nostro paese? Nel dibattito politico dei nostri giorni (forse il dibattito assomiglia più ad un “vociare”!) mi pare che un tema venga sottaciuto o limitato a modesti interventi. Si tratta della politica in difesa dei diritti civili e della libertà di religione. Certamente molti potrebbero giustamente affermare che tali temi non hanno bisogno di essere riaffermati o difesi perché fanno parte del nostro patrimonio democratico e ben descritti in diversi articoli della Carta Costituzionale. Nonostante siano vigenti questi importanti principi costituzionali è un fatto che nel nostro paese non tutti i cittadini, per la loro libertà a professare una confessione religiosa, sono uguali.

Lo scorso 30 gennaio, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (past. Massimo Aquilante) ad una agenzia di stampa ha dichiarato: In Lombardia sono già più di venti le chiese evangeliche che, prive di Intesa con lo Stato, sono state costrette a chiudere per via di una legge regionale introdotta nel 2005 e che di fatto limita l'esercizio del culto pur garantito dalla Costituzione. Versano nella stessa condizione anche altre comunità di fede non tutelate da Intesa o senza riconoscimento giuridico. … Non dobbiamo dimenticare che mentre le forze dell’ordine chiudevano alcune chiese evangeliche in Lombardia, a Roma venivano approvate in via definitiva le Intese con i buddisti e gli induisti, che dopo più di 10 anni hanno finalmente ottenuto quanto previsto dall’art. 8 della Costituzione. E solo qualche mese prima è passata anche l’Intesa con i mormoni, gli apostolici e gli ortodossi della Sacra arcidiocesi d'Italia. Qualcosa dunque si muove, anzi, direi che a livello nazionale, dopo anni di immobilismo, siamo di fronte ad una stagione eccezionale per la libertà religiosa nel nostro paese! Eppure a livello periferico succedono cose inaudite: una vera contraddizione! … Certo, rimane il problema delle leggi fasciste sui “culti ammessi” alle quali sottostanno tutte quelle espressioni di fede non tutelate da Intesa. Sono tante, e riguardano milioni di persone. Basti pensare agli ortodossi romeni e ai musulmani, rispettivamente la seconda e la terza presenza religiosa nel nostro paese.

Il 17 febbraio i valdesi, e anche molte altre chiese evangeliche, hanno ricordato un evento accaduto nel 1848 nel regno di re Carlo Alberto: la concessione dei diritti civili ai valdesi (poi il 23 febbraio 1848 anche agli ebrei). Ogni anno con questo ricordo si intende ribadire l’urgenza per il nostro paese di una vera e chiara legge sulla libertà religiosa perché riteniamo che ogni altra libertà democratica è sempre frutto della libertà di pensiero, di coscienza e di religione. ☺

  g.anziani@libero.it

 

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