l’orecchione
31 Dicembre 2010 Share

l’orecchione

 

Negli ultimi due articoli su la nostra fauna abbiamo parlato dei Chirotteri e delle loro speciali caratteristiche. Abbiamo visto come le loro “mani alate” e il “vedere con le orecchie” li rendono animali davvero unici e affascinanti. Ma le diverse specie si distinguono ulteriormente in base agli ambienti che frequentano e che spesso hanno dato origine anche a differenziazioni morfologiche. Una specie davvero caratteristica è l’Orecchione (Plecotus spp) che, come suggerisce lo stesso nome, possiede delle orecchie molto grandi (3-4 centimetri), lunghissime e larghe, ma molto esili che durante il volo vengono orientate in avanti poiché, come abbiamo già illustrato, servono per captare gli ultrasuoni. Per captare gli ultrasuoni, però, gli esperti e studiosi di pipistrelli hanno bisogno del Bat-detector, uno speciale strumento che capta, registra e traduce in grafici e suoni le vocalizzazioni emesse dai pipistrelli e che variano in base alla specie e all’attività che sta svolgendo il singolo individuo. Ed è proprio durante l’Evento notturno LIPU “A Spasso con i Pipistrelli”, svoltosi il 28 agosto a Casacalenda in occasione della European Bats Nights / Notti Europee dei Pipistrelli, che l’esperto  Pier Paolo De Pasquale ha guidato nel mondo degli ultrasuoni le circa 60 persone che hanno aderito all’evento e che hanno potuto conoscere e “vedere” così le diverse specie dei pipistrelli presenti.

Abbiamo anche cercato di spiegare l’origine di molte leggende, false credenze, pregiudizi e superstizioni che vengono confuse per realtà dai più. Molti cercano di “giustificare” la persecuzione verso questi animali protetti ed indifesi accusandoli di essere animali sporchi ma anche in questo modo sono ben lungi dalla realtà: trascorrono molto tempo nelle attività di pulizia eguagliando i gatti; le loro feci sono costituite interamente da frammenti di insetti, sono facili da rimuovere e non causano nessun problema igienico-sanitario; i loro eventuali parassiti non si attaccano né all’uomo e né agli animali domestici, poiché non riuscirebbero a nutrirsi; nessuna specie europea succhia il sangue; in Italia non è stato segnalato/diagnosticato nessun caso di rabbia, che ricordiamo non può essere trasmesso attraverso le feci e l’urina. Altri li accusano di essere brutti come se la loro diversità sia una colpa anziché un pregio evolutivo che li rende davvero speciali. Inoltre la percezione del bello e del diverso sono strettamente legate alla crescita personale ed individuale, che è necessario coltivare nei più piccoli se non vogliamo in futuro una società piatta e omologata nei gusti e nelle scelte.

È inutile dirlo, ma non ci stancheremo mai di ripeterlo, che nessun animale è dotato di poteri magici e quindi non possono “portare sfortuna”! Non  si allontanano con i cattivi odori, con l’aglio, peperoncino o citronella ma nemmeno con la naftalina o l’insetticida. Questi ultimi due avvelenano gravemente questi ma anche altri animali, fino ad ucciderli, commettendo così un reato punibile secondo legge, ricordiamo infatti che si tratta di animali protetti a livello nazionale e internazionale.

Per i Cinesi i pipistrelli sono il simbolo delle cinque gioie dell’uomo: soddisfazione, felicità, prosperità, salute e longevità. Un’antica credenza che oggi viene confermata dai fatti: 450 prodotti commerciali e 80 medicinali sono sul mercato grazie al loro incessante lavoro di impollinazione e di dispersione di semi. Nelle foreste pluviali (i polmoni della Terra) la sopravvivenza di molte specie di piante è garantita dall’impollinazione effettuata dai chirotteri che si nutrono di nettare e polline, mentre il 95% della sua riforestazione naturale è dovuta alla dispersione dei semi operata dai pipistrelli frugivori (che mangiano frutta).

Io amo i pipistrelli e voi? ☺

crfs.casacalenda@lipu.it

 

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