Molise a rischio desertificazione
21 Dicembre 2018
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Molise a rischio desertificazione

Gli immigrati che risiedono in Italia provengono da quasi 200 paesi del mondo e per la metà sono cittadini di un paese europeo. 1 su 5 proviene dal continente africano e una quota di poco inferiore dall’Asia.

Con l’83 per cento di tutti i residenti stranieri, il Centro-Nord continua ad essere l’area in cui la quota è di gran lunga più consistente. La regione che conta la presenza più numerosa è la Lombardia, seguita dal Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

Nel 2017, secondo l’Istat, al Sud si sono tuttavia registrati incrementi importanti con una crescita del più 5,1% rispetto all’anno precedente e un più 3,2 per le isole. Contribuiscono in tal caso le presenze legate agli sbarchi, pur ridimensionati nel periodo recente.

La credenza che gli immigrati rubino il lavoro agli italiani, così come conferma l’annuale Dossier IDOS sull’Immigrazione, è smentita dalla realtà: dei 2 milioni 423 mila occupati stranieri nel 2017, i due terzi svolgono professioni poco qualificate, siano esse nel settore dei servizi o in quelli dell’industria e dell’agricoltura.

In Molise, secondo l’Istat, la popolazione di stranieri al 31 dicembre 2017 risulta essere di quasi 14 mila unità. Gli occupati in regione sono poco meno di 4.300 in valore assoluto. Si tratta di una cifra sottostimata che non tiene conto del lavoro nero, fenomeno particolarmente diffuso in Molise nel settore dell’agricoltura e che assume spesso conseguenze gravi che, in assenza di adeguati controlli, portano allo sfruttamento di manodopera e al caporalato.

Sotto il profilo delle tipologie professionali, gli stranieri addetti ai lavori manuali non qualificati sono addirittura il 44,2% a fronte del 5,9% degli italiani. La retribuzione media degli stranieri in Molise è inferiore di quasi il 50% rispetto a quella degli italiani e di circa un quinto rispetto a quella percepita dagli stranieri a livello nazionale.

Come si evince dai dati appare del tutto ingiustificato attribuire agli immigrati le responsabilità della crisi economica e sociale che vive il Molise, situazione di cui anche gli immigrati al pari dei molisani sono vittime.

In tale contesto l’aspetto più problematico riguarda la costante regressione demografica. Tra il 2013 e il 2017 la popolazione residente è diminuita di 6.232 unità, il 2%; un fenomeno peraltro non compensato dalla presenza straniera. Continuando di questo passo, come ha evidenziato l’ultimo rapporto Svimez, al 2060 il Molise perderebbe circa 80.000 residenti, pari a quella che risiede nell’intera provincia di Isernia.☺

 

 

 

 

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