Queste è ’u monne: me se vuleme, tutte quande, ’u puteme chegnà (Questo è il mondo: ma se vogliamo, tutti insieme, lo possiamo cambiare)
Piccoli pensieri, grandi propositi per Antonella, alunna della classe 5^ della Scuola Primaria di Bonefro, classificatasi al secondo posto nel Premio di poesia in vernacolo organizzato dal gruppo folcloristico ‘A Paranze di Termoli e giunto alla 19^ edizione.
Con parole semplici, ma sentite, dettatele dal cuore, la piccola poetessa esprime le proprie impressioni su quello che succede – ogni anno – nel mondo: “Non cambiano i cervelli dei potenti che vogliono la guerra”. Si indigna per il male e l’egoismo che ci circondano: “Quanti cuori di mamme piangono per saziare quelli che mangiano!”. E ancora: “Abbiamo una cultura! Arriviamo fin sulla luna e usiamo i figli delle mamme come stracci!”.
Le espressioni sono quelle tipiche del dialetto bonefrano, l’idioma proprio del paese in cui vive, e che, quotidianamente, sente in casa dai nonni, dai bisnonni, dai prozii, trascrivendole con tutta la spontaneità e la freschezza dei suoi dieci anni, e piegandole talvolta anche all’uso della metafora e dell’ironia: “’a p’gnate crette che tutte ’i d’lure espette” (la pentola crepata che tutti i dolori aspetta); “chi nasce quadre e chi nasce tonne” (chi nasce dritto e chi tonto).
Convinta che il mondo, pur con tutte le ingiustizie, non si possa fermare, conclude con una preghiera, un invito rivolto a tutti: se vogliamo, tutti insieme, il mondo possiamo cambiarlo.
Nella speranza di non deluderti, complimenti, piccola Antonella!
OGNI ANNE
Ogni anne nascene ’i crijeture
mor’ne ’i vicchie, cresc’ne ’i uegliune!
Eccuscì ev’rije esse
pure se ce sta chi more preste
e chi cumme ’a p’gnate crette
che tutte ’i d’lure espette.
Ogni anne pass’ne ’i stegione:
chiove, sciocche, esce ’u sole
me n’n cagn’ne ’i c’r’uelle
d’i putente che vonne ’a uerre.
Quande core de mamme chiagn’ne
pe saz’jà e quille che magn’ne!
T’neme na culture!
Erruame fine e ’ngoppe ’a lune
e usame ’i figghie di mamme
cumme e c’ngiune!
Queste è ’u monne:
chi nasce quadre
e chi nasce tonne!
L’anne ade pessà,
’u monne n’n zade f’rmà.
Me se vuleme
tutte quande ’u puteme chegnà.
Queste è ’u monne: me se vuleme, tutte quande, ’u puteme chegnà (Questo è il mondo: ma se vogliamo, tutti insieme, lo possiamo cambiare)
Piccoli pensieri, grandi propositi per Antonella, alunna della classe 5^ della Scuola Primaria di Bonefro, classificatasi al secondo posto nel Premio di poesia in vernacolo organizzato dal gruppo folcloristico ‘A Paranze di Termoli e giunto alla 19^ edizione.
Con parole semplici, ma sentite, dettatele dal cuore, la piccola poetessa esprime le proprie impressioni su quello che succede – ogni anno – nel mondo: “Non cambiano i cervelli dei potenti che vogliono la guerra”. Si indigna per il male e l’egoismo che ci circondano: “Quanti cuori di mamme piangono per saziare quelli che mangiano!”. E ancora: “Abbiamo una cultura! Arriviamo fin sulla luna e usiamo i figli delle mamme come stracci!”.
Le espressioni sono quelle tipiche del dialetto bonefrano, l’idioma proprio del paese in cui vive, e che, quotidianamente, sente in casa dai nonni, dai bisnonni, dai prozii, trascrivendole con tutta la spontaneità e la freschezza dei suoi dieci anni, e piegandole talvolta anche all’uso della metafora e dell’ironia: “’a p’gnate crette che tutte ’i d’lure espette” (la pentola crepata che tutti i dolori aspetta); “chi nasce quadre e chi nasce tonne” (chi nasce dritto e chi tonto).
Convinta che il mondo, pur con tutte le ingiustizie, non si possa fermare, conclude con una preghiera, un invito rivolto a tutti: se vogliamo, tutti insieme, il mondo possiamo cambiarlo.
Nella speranza di non deluderti, complimenti, piccola Antonella!
Queste è ’u monne: me se vuleme, tutte quande, ’u puteme chegnà (Questo è il mondo: ma se vogliamo, tutti insieme, lo possiamo cambiare)
Piccoli pensieri, grandi propositi per Antonella, alunna della classe 5^ della Scuola Primaria di Bonefro, classificatasi al secondo posto nel Premio di poesia in vernacolo organizzato dal gruppo folcloristico ‘A Paranze di Termoli e giunto alla 19^ edizione.
Con parole semplici, ma sentite, dettatele dal cuore, la piccola poetessa esprime le proprie impressioni su quello che succede – ogni anno – nel mondo: “Non cambiano i cervelli dei potenti che vogliono la guerra”. Si indigna per il male e l’egoismo che ci circondano: “Quanti cuori di mamme piangono per saziare quelli che mangiano!”. E ancora: “Abbiamo una cultura! Arriviamo fin sulla luna e usiamo i figli delle mamme come stracci!”.
Le espressioni sono quelle tipiche del dialetto bonefrano, l’idioma proprio del paese in cui vive, e che, quotidianamente, sente in casa dai nonni, dai bisnonni, dai prozii, trascrivendole con tutta la spontaneità e la freschezza dei suoi dieci anni, e piegandole talvolta anche all’uso della metafora e dell’ironia: “’a p’gnate crette che tutte ’i d’lure espette” (la pentola crepata che tutti i dolori aspetta); “chi nasce quadre e chi nasce tonne” (chi nasce dritto e chi tonto).
Convinta che il mondo, pur con tutte le ingiustizie, non si possa fermare, conclude con una preghiera, un invito rivolto a tutti: se vogliamo, tutti insieme, il mondo possiamo cambiarlo.
Nella speranza di non deluderti, complimenti, piccola Antonella!
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.