
Sanità: domande alla regione
La nostra strategia, per una profonda riforma della sanità molisana, prevede due momenti:
– un sistema socio-sanitario territoriale capace di fornire servizi di prevenzione, cure e diagnostica di qualità in modo da ridurre la domanda di salute alle strutture ospedaliere unicamente a quei casi che solo in ospedale possono trovare assistenza;
– una vera riforma del sistema sanitario che abbia al centro la medicina territoriale quale condizione perché si possano riorganizzare e riqualificare i servizi ospedalieri pubblici e l’ospedale pubblico torni ad essere una vera eccellenza.
Il punto di partenza della nostra iniziativa riguarda la dotazione finanziaria dei servizi socio-sanitari nel territorio che, a nostro parere, deve essere allineata con quella dei paesi europei più avanzati. Per fare un esempio, l’Italia impiega l’1,2% del PIL per l’assistenza territoriale contro il 2,9% della Germania.
La vicenda del coronavirus ci ha insegnato che il sistema sanitario nazionale presenta una generale fragilità della prevenzione e della cura sul territorio, ma anche un forte squilibrio delle prestazioni socio-sanitarie derivante dalle diverse scelte normative, programmatiche e gestionali delle singole regioni.
Il Molise, con i suoi 300.000 abitanti sparsi su 136 comuni, ha una ragione in più per chiedere lo sviluppo di una forte e qualificata medicina nel territorio. Per questo insistiamo con la richiesta del raddoppio della quota di PIL attualmente destinato all’ assistenza territoriale.
Vorremmo condividere questo nostro ragionamento con le autorità regionali e vorremmo porre alcuni quesiti, perché si possa avere un utile sviluppo di questa strategia:
– le risorse attualmente destinate alla sanità territoriale molisana sono in linea con l’1,2% nazionale?
– si ritiene possibile e necessario, anche alla luce dei nuovi fondi europei, un raddoppio delle risorse da destinare all’assistenza territoriale?
– quali servizi vengono attualmente erogati sul nostro territorio e con quali costi?
– nel prossimo Piano Operativo Sanitario si prende in considerazione l’esigenza di un importante sviluppo della medicina nel territorio?