Solidali con i folli
4 Febbraio 2018
laFonteTV (3796 articles)
Share

Solidali con i folli

La follia non esiste. Esistono solo persone concrete che concretamente manifestano comportamenti socialmente considerati folli.

Nel 1904 con la legge sui “manicomi per gli alienati” per “i pericolosi per sé e per gli altri o di pubblico scandalo” si decide la punizione della vittima. Non si vuole vedere il suo dolore. Manicomio significa, come dice Sergio Piro, contenzione fisica maltrattamenti, terapie di annichilimento come elettroshock e lobotomia, lunghe giornate trascorse buttati a terra in cameroni e corsie, impossibilità a farsi valere, distacco dalle famiglie e dall’ambiente di origine, ricoveri per lustri o forse per tutta la vita.

Nel 1978, grazie a psichiatri come Franco Basaglia, viene approvata dal parlamento la legge che chiude i manicomi. Essa casualmente, ma profeticamente, porta il n. 180 e vuole indicare una inversione radicale di tendenza: chiede alla società di impegnarsi al fianco di chi soffre per individuare le radici e le forme della sua sofferenza. Implica una lotta comune contro le cause profonde del nostro, in definitiva, comune disagio.

Nel 1988 si chiede assurdamente e con insistenza la riforma di una legge che in molte parti e in gran parte non è stata mai applicata e mai finanziata adeguatamente. La chiusura dei manicomi è significato spesso scaricare i degenti in mezzo alle strade o nel migliore dei casi (!) affidarli ai familiari senza nessun aiuto e assistenza.

Oggi si attende che la regione, perennemente in ritardo, completi la riforma avviata.

che cos’è la follia?

Non è facile intendersi su cosa sia la normalità: In un sistema sociale la normalità è stabilita da chi in quel sistema domina e se uno pensa o agisce in modo diverso subito viene etichettato come eretico, stravagante, pazzo. Pirandello arriverà a ddirittura a teorizzare che solo il pazzo in una società come la nostra può dire la verità impunemente e perciò alla signora che ne “Il berretto a sonagli” scopre una trama di ipocrisie il personaggio chiave, Ciampa le dirà: “non ci vuole niente a fare la pazza, creda a me! Glie lo insegno io come si fa. Basta che lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede e tutti la prendono per pazza!”.

Una delle cose più sconcertanti al processo di Eichmann, il noto criminale nazista, fu che uno psichiatra lo dichiarò perfettamente sano di mente. I generali e i soldati della varie guerre, quelli che distruggono intere città, sono sani di mente. Quelli che hanno prodotto Hiroshima, Bhopal, Cernobyl, quelli che praticano sistematicamente la tortura, sono sani di mente. Se fossero pazzi sarebbero allontanati dai loro posti di responsabilità. Noi che non vogliamo essere così normali, proviamo a fare l’elogio della follia. E’ un prezzo caro da pagare, ma forse ne vale la pena. Adeguarsi alla normalità del mattatoio non è forse la follia più feroce?

 

laFonteTV

laFonteTV