Tag "Ottobre2010"

predicatori

  Nel suo discorso di Yaroslavl Berlusconi ha riscritto (o meglio, raccontato) la nostra storia a modo suo. Secondo lui i costituenti, preoccupati di non ricadere nel fascismo, invece di dare il potere al governo e al capo del governo

  C’è che spesso mi aggiro col naso all’insù. Non è questione di alterigia, solo l’aria mi pare più saporita della terra e poi bisogna pur divergere per sopravvivere. La gran parte mi va bene: salvataggio in corner e riprendo

passione civile

  No, non ci riusciranno, anche se professionisti prezzolati ce la stanno mettendo tutta, a convincerci che la politica è sporca, che è meglio non occuparsene, che è tutto un gioco di ricatti e bombe a orologeria pronte a deflagrare

francesco solimena

  Francesco Solimena (Canale di Serino, Avellino 1657 – Barra, Napoli 1747) è uno degli artisti più rappresentativi della cultura tardobarocca in Italia. La sua attività,  lasciando alle spalle il secolo d’oro, crea un nuovo linguaggio su cui si moduleranno

  Ci sono episodi, nel Vangelo, che presentano un Gesù che non ci si aspetta, come  quando, preso dalla rabbia, caccia i mercanti dal tempio, oppure quando esprime angoscia prima di morire. Anche nei racconti di miracoli c’è un episodio

oltre la siepe

  È venuta maturando dall’autunno del 2008 l’idea di creare una Fondazione di Comunità in Molise. I primi passi sono stati compiuti dal Forum del Terzo Settore della nostra regione che si è giovato delle esperienze già presenti in Italia

  Una nuova crociata attraversa l’Europa! Muove dalla Francia e svela il gioco di morte di cui è intrisa la vita sociale del progredito e colto vecchio continente, che questa volta prende di mira i Rom, un pugno di uomini

  Giovanni si sentiva paradossalmente sollevato. Era una cosa a dir poco assurda, ma la disperazione era stata talmente tanta che era questo ciò che provava in quel momento. Nel suo ultimo momento. Giovanni era affetto dal cosiddetto "male del

glocalizzazione

  La sinteticità è senza dubbio un pregio che va riconosciuto alla lingua inglese. Un vocabolo può sostituire spesso un’intera frase; ciò che in italiano esprimiamo con un numero eccessivo di parole può ridursi a breve enunciato. Gli anglosassoni sono