terra mia: la tentazione
30 Maggio 2011 Share

terra mia: la tentazione

 

"Adesso tutti vogliono difendere la mia terra ed il mio mare!" bofonchiò il vecchio pescatore, mentre sulla banchina del porto una folla di manifestanti si era radunata per una cosa con un nome strano: no oil day. C'è pure il cantante, il bolognese, quello che ha la villa alle isole Tremiti. Allora è sicuramente una cosa seria! disse ad alta voce quel vecchio, mettendo in mostra, con una bella risata, i pochi denti rimastigli.

Il Popolo, in verità tolti i politici pagati, quelli aspiranti a farsi pagare del Popolo delle Libertà-del Popolo Democratico-del popolo della protesta-di quello dei Valori, le coccarde, i gonfaloni, le forze dell'ordine… appariva piuttosto assente; era, invece, piuttosto presente, rumoroso, entusiasta e senza regole alla festa del 18° scudetto di quella squadra di Milano che gioca a pallone, inquinando di "tifo" tutte le strade del paese! quel giocatore grintoso e "terrone DOC", in televisione lo ha detto candidamente: con un Presidente che ci mette i soldi, si può vincere tutto! e… di soldi si tratta.

Quella del vecchio che bofonchia, naturalmente, è una memoria dei tempi andati, quando era ancora possibile salvare il pianeta Terra ed i suoi Abitanti, animali compresi, dallo sfruttamento di tutto e di tutti. Allora, nei "luoghi" della cultura, si parlava di colonialismo, imperialismo, capitalismo, comunismo, liberismo… codici di lettura dell'ordine della società. Si pensava che le regole vecchie e nuove di altrettanti poteri, avrebbero consentito di "liberare" abitanti e pianeta dalla distruzione. Poi sono accaduti eventi che hanno "obliato" speranze e nuovi poteri. Le ideologie hanno lasciato il passo ai conti e alla pianificazione dei rendiconti. Così, destre, centri e sinistre si sono alternate a ristabilire la razionalizzazione dei bilanci pubblici, tranne quello dei nuovi Re, satrapi e satrapini. Nel privato, poi, il singolo cittadino, con il denaro raccolto qua e là, si concede quanto il denaro permette. Con il denaro puoi fare tutto: sicuramente non fa la felicità, ma certamente fa la differenza, diventa il nuovo slogan rivoluzionario. Quel popolo, ormai assente nelle progettualità del futuro, compra la macchina e butta fuori dal finestrino di tutto e di più; va a lavorare sui pescherecci e butta a mare di tutto; fuma la sigaretta e butta la cicca dovunque si trova… ma, siete mai stati alle Tremiti? Barche di tutte le dimensioni inquinano mare ed ambiente! Pendolari delle vacanze e vacanzieri DOC scaricano e lasciano sull'isola di tutto e di più! Ma, siete mai saliti sul Gran Sasso? L'ultima volta, qualche mese fa, prima che la neve rendesse impervia e pericolosa l'ascesa al Vecchio Vegliardo d'Abruzzo, sulla cima ho raccolto una busta (!) di cicche. Salite sul monte Patalecchia, quello di Castel Petroso, sopra il santuario, dove ci sono i ripetitori, e guardate sotto la cima: hanno buttato giù di tutto e di più! L'Adriatico è un pezzetto di un bacino d'acqua dove transitano giornalmente centinaia di mezzi che utilizzano "oil" e piattaforme ne esistono già e da tempo. Agli operai della FIAT hanno sottoposto un referendum della serie se vuoi lavorare, firma; ai cittadini del mondo e di quel piccolo pezzo di mondo che si chiama Tremiti, qualcuno della corte, amico di quelli arraffati sulla banchina del porto, ha comunicato è necessario trivellare, perchè altrimenti la tua macchina si ferma. La logica è quella di ieri: tale e quale! … anche l'aspirante ricco, se avesse "azioni" in quella SpA, si meraviglierebbe che qualcuno osa opporsi: "Ma non dobbiamo fare soldi? E poi, in Africa sì e qui no? Perché?".

Ho cercato risposte, ho coltivato speranze, ho scelto di lavorare con i "lavoratori del forse" e non ho mai abbandonato, nonostante le scelte differenti, la raccomandazione suggeritami da un amico caro: "Quando sei stanco e confuso, sali sui monti e guarda in alto: digita al Cielo le tue coordinate, avrai le risposte che cerchi"… ed il Vento portò un Suo messaggio: …Di nuovo il Tentatore lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma… (Mt 4,8-11).

"Forse"…senz'altro in quel "ma" c'è una decisiva, ferma, chiara risposta: in assenza di un "Oltre significativo", gli Adamo ed il Popolo deresponsabilizzati democraticamente, abbandonati ad ascoltare scribi, farisei e dottori della legge e della politica, distratti dalle omissioni di questi, raccolgono frutti proibiti e adorano il vitello d'oro. Abbandonati negli scaffali impolverati le ideologie, le religioni, le regole, i sogni… siamo diventati, un pò tutti, prezzolati del potere e del denaro: "forse" è ancora tempo di deserto, di scelte coraggiose condivise, di un'economia solidale e… di un Popolo nuovo che cacci dal Tempio i mercanti! ☺

polsmile@tin.it

eoc

eoc