Un fiore per i nonni
13 Ottobre 2023
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Un fiore per i nonni

Fra le tante meraviglie botaniche che incantano gli amanti della natura spicca un fiore dalla bellezza intramontabile: il non ti scordar di me o miosotide, noto anche con il nome di “occhi della Madonna” per i suoi bellissimi fiori, semplici e delicati.
Questa pianta, originaria delle zone temperate dell’Europa, è presente anche in Australia, America e Asia. In Italia cresce in tutte le regioni, con un numero variabile di specie, e, in quanto piuttosto rustica, viene solitamente usata come pianta riempitiva di aiuole o bordure.
Il genere, che appartiene alla famiglia delle Borraginacee, deriva il suo nome Myosotis da due parole greche: mŷs, myós (“topo”) e oŷs, ōtós (“orecchio”), per la somiglianza delle sue foglie alle orecchie di un topo. Ma la caratteristica della specie sono soprattutto i suoi fiorellini graziosi, che tra febbraio e marzo donano un tocco speciale ai prati, ravvivandoli con il loro colore splendente: a seconda del diverso valore del pH del terreno in cui viene coltivata la pianta, le sfumature dei petali possono variare dal rosso pallido all’azzurro e al blu. E proprio per questo motivo è cantato da molti poeti come “il fiore blu”.
I possibili usi nella medicina tradizionale sono troppo esigui per poter qualificare questa pianta come medicinale; ma dalla combinazione di alcuni suoi principi attivi si possono ottenere delle infusioni. Dagli antichi era chiamata “erba sacra” ed era utilizzata nella preparazione di medicamenti per gli occhi. Stando a Plinio il Vecchio, il miosotide è simbolo di salvezza da tutto ciò che può rattristare o addolorare.
Secondo la tradizione, la sua denominazione sarebbe legata a una leggenda germanica: Dio stava assegnando il nome alle varie specie vegetali, quando una piantina, ancora senza nome, gridò: “Non ti scordar di me, Dio!”. E il Signore replicò: “Quello sarà il tuo nome!”. Una leggenda più recente narra invece che il nome sarebbe legato a un avvenimento occorso lungo il Danubio, in Austria: un giorno due innamorati passeggiando lungo il fiume rimasero affascinati da alcuni piccoli fiori azzurri trasportati dalla corrente; il ragazzo si chinò per raccoglierne uno e donarlo alla sua amata, ma scivolò e cadde in acqua, gridandole “Non ti scordar di me”, come saluto estremo prima di essere inghiottito dai flutti.
Diverse sono le simbologie di questo romantico fiore. Nella Germania del XV secolo, chi portava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata e a loro volta le donne lo esibivano come segno di fedeltà. Nell’Inghilterra di epoca vittoriana il non ti scordar di me adornava l’abbigliamento delle donne innamorate, tanto da essere ricordato in alcune pagine del romanzo L’amante di Lady Chatterley. In Canada è il simbolo dell’Alzheimer Society per il fatto che uno dei segnali più comuni di questo morbo è la perdita della memoria. È stato infine adottato a livello internazionale come fiore ufficiale della festa dei nonni (si veda in questo stesso numero la rubrica “Frammenti di saggezza”): per questo vi invitiamo il prossimo 2 ottobre a donarlo a tutti i nonni per esprimere loro il nostro affetto e il ricordo speciale che ne serbiamo nel cuore.☺

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