Una pianta considerata magica
21 Marzo 2023
laFonteTV (3191 articles)
Share

Una pianta considerata magica

Non sono molte le piante che sfidando il gelo fioriscono verso la fine dell’inverno. Una che merita attenzione per la bellezza della sua fioritura e per la facilità della coltivazione è l’amamelide. Si tratta di una pianta che dall’Asia e dall’America settentrionale si diffuse in Europa intorno al 1700 e che fu importata proprio come specie ornamentale per parchi, giardini e viali, perché si presta splendidamente alla formazione di bassi cespugli o boschetti arbustivi e spicca per i bei fiori giallo oro o giallo sfumato di rosso, che compaiono sui rami ancora privi di foglie, in una stagione in cui non capita spesso di poter ammirare piante fiorite. Oltre che per la sua fioritura molto precoce, a volte profumata, l’amamelide è apprezzata anche per le splendide tonalità che assume il fogliame nei mesi autunnali.

Il suo nome deriva probabilmente dalle parole greche homós e mêlon, che significano rispettivamente “simile” e “mela”, per via del suo frutto, che ricorda una piccola mela. Gli antichi botanici attribuivano però al nome Hamamelis il significato di “pianta che porta insieme fiori e frutti”, in riferimento al fatto che la pianta produce i nuovi fiori quando sui rami spogli si trovano ancora i frutti dell’anno precedente. L’amamelide è inoltre nota col nome popolare di “nocciolo della strega”, perché per il suo portamento cespuglioso o di piccolo alberello ricorda molto il nocciolo. Il legno del suo tronco veniva fra l’altro utilizzato per produrre il manico del mezzo di trasporto preferito dalle streghe: la scopa. Negli Stati Uniti è infine comunemente conosciuta come “nocciolo d’America” per una certa somiglianza delle sue foglie con quelle del nocciolo.

Quella che noi prendiamo qui in considerazione è l’Hamamelis intermedia, una pregevole varietà ottenuta dall’incrocio della Japonica x Mollis, che ha la forma di un cespuglio alto poco più di due metri e che appare in piena fioritura da febbraio a marzo, a seconda del clima. Ha fiori particolarmente eleganti e caratteristici, tipicamente increspati e attorcigliati, di colore giallo in varie tonalità che creano suggestivi effetti. Questo arbusto, generalmente molto rustico, può essere coltivato tranquillamente in tutta Italia, dalla pianura ai 1000 metri di altitudine, in quanto non teme il freddo. Preferisce le posizioni soleggiate, ma si adatta bene anche a luoghi semi-ombreggiati; più facilmente teme il caldo delle estati torride, quando si consiglia di non far mancare l’acqua da somministrare settimanalmente. Non sopporta posizioni molto ventose che possono arrecare danni al fogliame.

Le proprietà benefiche di questo arbusto erano già note agli indigeni americani, che lo utilizzavano per curare le ferite. In particolare gli indiani pellerossa avevano scoperto le proprietà astringenti e vasocostrittrici dell’amamelide e infatti applicavano sulle ferite sanguinanti il liquido ottenuto facendo bollire a lungo in acqua i suoi rametti: questo fermava rapidamente l’emorragia e facilitava la cicatrizzazione delle ferite. La pratica veniva sfruttata dagli “stregoni-erboristi” come una magia per curare le ferite dei guerrieri e per questo l’amamelide era considerata una pianta magica. Nel 1800 i colonizzatori europei preparavano un distillato con le foglie per le scottature e per le irritazioni oculari causate da una eccessiva esposizione al sole. Grazie poi alla presenza nelle foglie e nella corteccia di uno speciale tannino (l’ amelitannino), viene tuttora molto utilizzata in erboristeria come ingrediente per diversi tipi di cosmetici, quali lozioni, tonici e prodotti dopobarba dall’azione rinfrescante, lenitiva e disarrossante sulla pelle. Sia le foglie che la corteccia vengono raccolte prima della fioritura e poste a essiccare in un ambiente ventilato e al riparo dai raggi diretti del sole.

I rami dell’amamelide sono molto flessibili e pare che i rabdomanti ne traessero virgulti che consideravano particolarmente sensibili per individuare sorgenti di acque sotterranee, rafforzando così le credenze relative alle proprietà magiche attribuite a questa pianta.☺

 

laFonteTV

laFonteTV