Casacalenda: residenza per la salute mentale | La Fonte TV
Il tema discusso durante il mese di ottobre è la Paura; come spesso accade, le dinamiche interne al gruppo hanno permesso di rielaborare – in modo imprevedibile e creativo – la suggestione iniziale, tratta dal dramma shakespeariano Amleto. L’apparizione del fantasma del padre, la vendetta rimandata dal protagonista, l’importanza della elaborazione e soggettivazione del passato, sono i temi che hanno condotto i partecipanti a discutere delle proprie personali paure e, più in generale, dell’idea stessa di Paura.
testimonianza
La paura accomuna più persone nel mondo; è un emozione che si contrappone al coraggio. Può essere sia negativa che positiva, nel primo caso è paralizzante invece nel secondo caso spinge l’uomo a lottare ed ad affrontare la causa scatenante. Spesso la gente ha paura di qualcosa che può accadere e può creare dispiacere e cattivi pensieri, come ad esempio perdere una persona cara che per lunghi momenti ha condiviso le proprie esperienze con noi.
Ognuno ha le proprie paure, io per esempio ho paura della notte; la notte mi fa sentire indifeso, come se fossi impotente di fronte a quello che potrebbe accadere. Non riesco a immaginare la paura degli uomini primitivi nel dovere affrontare la notte. Forse con la scoperta del fuoco l’uomo ha iniziato ad avere meno paura del buio. Questo pensiero della notte mi fa pensare a quando ero bambino e spesso nel buio ritrovo la paura attraverso i brutti pensieri della mia mente. Per combattere la paura bisogna essere forti, imponenti e può essere utile il circondarsi di persone che ci vogliono bene e che ci possano aiutare.
Nicola Spadaccini
commento
In psicoterapia la paura è un’emozione positiva in quanto fondamentale nella conservazione della specie, tuttavia in alcune occasioni, purtroppo, valica la soglia del “normale” e diviene patologia assumendo il nome di Fobia. La fobia è la paura della paura; può interessare un oggetto specifico, un animale, la salute… e si contraddistingue dal pensiero di assoluta certezza, da parte del soggetto, dell’esistenza di un pericolo imminente, sebbene non vi sia alcun fondamento di realtà a sostegno. Il principale meccanismo di funzionamento delle fobie, nonché fattore di mantenimento dei disturbi stessi, è l’evitamento; il paziente mette spesso in atto complicati comportamenti di evitamento di cose o situazioni temute aumentando in questo modo la percezione (immaginaria) del pericolo stesso e rinforzando, di conseguenza, il meccanismo patologico. Molto spesso, quando il soggetto è in una situazione di “non pericolo” si rende perfettamente conto dell’esagerazione del proprio pensiero e di conseguenza del proprio comportamento (evitante), tuttavia in fase di attivazione il cervello razionale si spegne (Nicola nella sua esperienza rende bene tale meccanismo parlando di buio/ black out) e si attiva il ragionamento emotivo che basa il tutto sulla salienza dell’evento e non sulla frequenza dello stesso.
Nicola trova la sua soluzione, che peraltro è condivisibile: per superare le fobie non bisogna essere forti, basta chiedere aiuto.
Antonino Pellegrino
APPUNTAMENTI NATALIZI
IL CASONE
14/12 mercatino di natale
Gli ospiti delle strutture di Casacalenda parteciperanno al Mercatino di Natale, esponendo gli oggetti del Laboratorio di Découpage.
23/12 auguri al casone
Ospiti e operatori scambieranno gli auguri con i familiari, gli amici, la comunità locale, le istituzioni. A partire dalle 18, con la partecipazione del gruppo di musica e danza popolare Gli Alberi Sonori
Il tema discusso durante il mese di ottobre è la Paura; come spesso accade, le dinamiche interne al gruppo hanno permesso di rielaborare – in modo imprevedibile e creativo – la suggestione iniziale, tratta dal dramma shakespeariano Amleto. L’apparizione del fantasma del padre, la vendetta rimandata dal protagonista, l’importanza della elaborazione e soggettivazione del passato, sono i temi che hanno condotto i partecipanti a discutere delle proprie personali paure e, più in generale, dell’idea stessa di Paura.
testimonianza
La paura accomuna più persone nel mondo; è un emozione che si contrappone al coraggio. Può essere sia negativa che positiva, nel primo caso è paralizzante invece nel secondo caso spinge l’uomo a lottare ed ad affrontare la causa scatenante. Spesso la gente ha paura di qualcosa che può accadere e può creare dispiacere e cattivi pensieri, come ad esempio perdere una persona cara che per lunghi momenti ha condiviso le proprie esperienze con noi.
Ognuno ha le proprie paure, io per esempio ho paura della notte; la notte mi fa sentire indifeso, come se fossi impotente di fronte a quello che potrebbe accadere. Non riesco a immaginare la paura degli uomini primitivi nel dovere affrontare la notte. Forse con la scoperta del fuoco l’uomo ha iniziato ad avere meno paura del buio. Questo pensiero della notte mi fa pensare a quando ero bambino e spesso nel buio ritrovo la paura attraverso i brutti pensieri della mia mente. Per combattere la paura bisogna essere forti, imponenti e può essere utile il circondarsi di persone che ci vogliono bene e che ci possano aiutare.
Nicola Spadaccini
commento
In psicoterapia la paura è un’emozione positiva in quanto fondamentale nella conservazione della specie, tuttavia in alcune occasioni, purtroppo, valica la soglia del “normale” e diviene patologia assumendo il nome di Fobia. La fobia è la paura della paura; può interessare un oggetto specifico, un animale, la salute… e si contraddistingue dal pensiero di assoluta certezza, da parte del soggetto, dell’esistenza di un pericolo imminente, sebbene non vi sia alcun fondamento di realtà a sostegno. Il principale meccanismo di funzionamento delle fobie, nonché fattore di mantenimento dei disturbi stessi, è l’evitamento; il paziente mette spesso in atto complicati comportamenti di evitamento di cose o situazioni temute aumentando in questo modo la percezione (immaginaria) del pericolo stesso e rinforzando, di conseguenza, il meccanismo patologico. Molto spesso, quando il soggetto è in una situazione di “non pericolo” si rende perfettamente conto dell’esagerazione del proprio pensiero e di conseguenza del proprio comportamento (evitante), tuttavia in fase di attivazione il cervello razionale si spegne (Nicola nella sua esperienza rende bene tale meccanismo parlando di buio/ black out) e si attiva il ragionamento emotivo che basa il tutto sulla salienza dell’evento e non sulla frequenza dello stesso.
Nicola trova la sua soluzione, che peraltro è condivisibile: per superare le fobie non bisogna essere forti, basta chiedere aiuto.
Antonino Pellegrino
APPUNTAMENTI NATALIZI
IL CASONE
14/12 mercatino di natale
Gli ospiti delle strutture di Casacalenda parteciperanno al Mercatino di Natale, esponendo gli oggetti del Laboratorio di Découpage.
23/12 auguri al casone
Ospiti e operatori scambieranno gli auguri con i familiari, gli amici, la comunità locale, le istituzioni. A partire dalle 18, con la partecipazione del gruppo di musica e danza popolare Gli Alberi Sonori
Il tema discusso durante il mese di ottobre è la Paura; come spesso accade, le dinamiche interne al gruppo hanno permesso di rielaborare - in modo imprevedibile e creativo - la suggestione iniziale, tratta dal dramma shakespeariano Amleto.
Il tema discusso durante il mese di ottobre è la Paura; come spesso accade, le dinamiche interne al gruppo hanno permesso di rielaborare – in modo imprevedibile e creativo – la suggestione iniziale, tratta dal dramma shakespeariano Amleto. L’apparizione del fantasma del padre, la vendetta rimandata dal protagonista, l’importanza della elaborazione e soggettivazione del passato, sono i temi che hanno condotto i partecipanti a discutere delle proprie personali paure e, più in generale, dell’idea stessa di Paura.
testimonianza
La paura accomuna più persone nel mondo; è un emozione che si contrappone al coraggio. Può essere sia negativa che positiva, nel primo caso è paralizzante invece nel secondo caso spinge l’uomo a lottare ed ad affrontare la causa scatenante. Spesso la gente ha paura di qualcosa che può accadere e può creare dispiacere e cattivi pensieri, come ad esempio perdere una persona cara che per lunghi momenti ha condiviso le proprie esperienze con noi.
Ognuno ha le proprie paure, io per esempio ho paura della notte; la notte mi fa sentire indifeso, come se fossi impotente di fronte a quello che potrebbe accadere. Non riesco a immaginare la paura degli uomini primitivi nel dovere affrontare la notte. Forse con la scoperta del fuoco l’uomo ha iniziato ad avere meno paura del buio. Questo pensiero della notte mi fa pensare a quando ero bambino e spesso nel buio ritrovo la paura attraverso i brutti pensieri della mia mente. Per combattere la paura bisogna essere forti, imponenti e può essere utile il circondarsi di persone che ci vogliono bene e che ci possano aiutare.
Nicola Spadaccini
commento
In psicoterapia la paura è un’emozione positiva in quanto fondamentale nella conservazione della specie, tuttavia in alcune occasioni, purtroppo, valica la soglia del “normale” e diviene patologia assumendo il nome di Fobia. La fobia è la paura della paura; può interessare un oggetto specifico, un animale, la salute… e si contraddistingue dal pensiero di assoluta certezza, da parte del soggetto, dell’esistenza di un pericolo imminente, sebbene non vi sia alcun fondamento di realtà a sostegno. Il principale meccanismo di funzionamento delle fobie, nonché fattore di mantenimento dei disturbi stessi, è l’evitamento; il paziente mette spesso in atto complicati comportamenti di evitamento di cose o situazioni temute aumentando in questo modo la percezione (immaginaria) del pericolo stesso e rinforzando, di conseguenza, il meccanismo patologico. Molto spesso, quando il soggetto è in una situazione di “non pericolo” si rende perfettamente conto dell’esagerazione del proprio pensiero e di conseguenza del proprio comportamento (evitante), tuttavia in fase di attivazione il cervello razionale si spegne (Nicola nella sua esperienza rende bene tale meccanismo parlando di buio/ black out) e si attiva il ragionamento emotivo che basa il tutto sulla salienza dell’evento e non sulla frequenza dello stesso.
Nicola trova la sua soluzione, che peraltro è condivisibile: per superare le fobie non bisogna essere forti, basta chiedere aiuto.
Antonino Pellegrino
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IL CASONE
14/12 mercatino di natale
Gli ospiti delle strutture di Casacalenda parteciperanno al Mercatino di Natale, esponendo gli oggetti del Laboratorio di Découpage.
23/12 auguri al casone
Ospiti e operatori scambieranno gli auguri con i familiari, gli amici, la comunità locale, le istituzioni. A partire dalle 18, con la partecipazione del gruppo di musica e danza popolare Gli Alberi Sonori
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