Dio è ateo
9 Aprile 2018
laFonteTV (3191 articles)
Share

Dio è ateo

“Non avrai altro Dio al di fuori di me”, vale a dire che essendo l’unico, non ritiene che ce ne siano altri: è ateo. Non ho certo l’intenzione di disquisire o mettermi a confutare quanto da secoli molti saggi, santi delle religioni e peccatori hanno raccontato e scritto. Va da sé che essendo, Tavola ed annessi, cose scritte e trasmesse, è legittimo pensare che lo abbia fatto qualcuno e qualcun altro ha stabilito che così ha detto il Lui Oltre. Questo qualcuno (Mosè è decisamente un bel nome ricco di significato e passioni, e poi anche il mio cane si chiama così perché “è stato salvato non dalle acque, ma da sicura morte” e mi è stato regalato dai miei “figli”) ha raccontato che dopo una chiacchierata con Dio, Questi gli abbia consegnato le Sue condizioni perché la raccontata babilonia, che stava capitando a valle, trovasse una via di redenzione e la prima cosa che Lui dice è che devono smettere di credere agli dei o di continuarne ad inventare altri, perché c’è solo Lui che è ateo doc, ovvero non ce ne sono altri di dei e padre eterni. Probabilmente già pensava che altrove, altri lo chiamavano con diversi appellativi, ma sempre Lui era ed è.

Il contesto in cui avvenne la chiacchierata è analizzato ed è stato analizzato da molti. Certo, è un po’ come andare ad elezioni con una confusione alla babilonia maniera, poi ecco che spunta il leader d’occasione con la tavola delle soluzioni o con soluzioni estreme e la folla si converte. Mah, non penso sia così estremamente semplice, certo quella comunità fuggita dall’Egitto, dopo l’entusiasmo della riuscita fuga e immersa nella delusione della “pasqua” senza le famose terre, si è dedicata a gozzovigliare. Ci voleva un pugno duro che li potesse scuotere e, perché no, li scuoiasse dalle male piante che nel frattempo albergavano nelle loro esistenze.

Epperò, anche con le benedette Tavole di legge, in verità ieri ed oggi poco rispettate, ma non perché sia difficile, semplicemente perché se ne è persa conoscenza e coscienza, quel gruppo di uomini e donne non è che abbia trovato il paradiso terrestre. Si sono divisi, hanno giocato pure loro, come un po’ tutti quelli su altri territori e continenti, al “qui comando io” e “se non sei d’accordo ti sfido a duello e facciamola finita”. Naturalmente a finire piuttosto male sono sempre stati i popoli, un po’ meno re, principi, corti varie e padri eterni sponsor, che seppure a qualcuno è stata tagliata la testa, se la sono spassata abbastanza bene per buona parte della loro vita.

Nel frattempo, mentre il tempo passava e passa, filosofi, teologi, perditempo e saggi, ricercatori e speleologi del sapere, hanno cercato di capire che stesse succedendo al mondo. È sufficiente la ragione; no ci vuole la passione e l’animus; Aristotele sì, ma è meglio Platone; senza Dio non c’è vita, no ce n’è abbastanza e per tutti; il mio Dio è quello vero, no, perché il mio è meglio del tuo … risultato anche i credenti nei vari padre eterni se le son date e se le danno. Non è che gli altri siano da meno! Anzi, molti rinchiusi nei loro bunker di sufficienza e denari, non si fanno scrupolo di pagare, un po’ qui e un po’ là, qualcun altro che faccia una guerra, una guerriglia, uno scoop, beh sì, un qualcosa che faccia fare loro i bagni alla Paperone maniera nei denari accumulati e da accumulare. E questo qualcuno è talmente visibile ai popoli democratici, che pur di raccattare qualche briciola dai loro tavoli, vengono pure votati: mah, non sarà un limite della democrazia? … forse non si è sufficientemente atei.

E allora, lasciatemelo dire: solo l’ateo può essere Cristiano; solo un Cristiano può essere ateo … non l’ho detto e scritto io, ma se non ricordo male un teologo (Moltmann! Teologo tedesco riformato, iniziatore della teologia della Speranza). Perché? Semplice, il Cristiano – seguace e credente in Gesù il Cristo – crede in Dio perché glielo ha detto Lui e non per deduzioni logiche. L’ateo non crede in Dio e neanche di sostiutirLo, forse, non ha torto perché per deduzione è ammissibile. … Ma entrambi testimoniano nel concreto del vivere “che non hanno bisogno della religione, né dei politici religiosi (… tra l’altro basta osservare quante religioni sopravvivono ancora e in modo molto funzionale ai poteri di turno!) per avere valori morali o per essere un produttivo ed onesto membro della società”. … Se ciò accadesse in coerenza, entrambi sarebbero e sono “testimoni”, ovvero vicini l’uno per fede, l’altro per assonanza alla verità di Dio che è Amore e Padre, ma non di quelli che non ti fanno rimpiangere la loro morte!!

Buoni, state buoni, anche questa non è una mia intuizione. Immagino ricordiate chi l’abbia riferito … diciamolo, l’ateismo è una sfida per quanti riescono ancora ad entusiasmarsi della vita ed indignarsi delle diseguaglianze ritenendo che il pianeta, sul quale stiamo trascorrendo un po’ di tempo, non abbia tavole di differente dignità tra gli umani scritte da qualche padre eterno terreno o residente altrove! E poi, chi ha avuto il dono della Fede, ha un precursore doc che è lo stesso Padre Eterno, testimoniato da Gesù il Cristo, quel Nazareno che ha fatto scoprire al mondo la parola “Risorgere”, nato in quell’angolo di mondo e dintorni martoriato ancora da guerre di possesso, di religioni ed interessi. E a Risorgere sono e siamo proiettati tutti l’homo homini lupus ed i benedetti dallo Spirito dell’ateo doc, anche perché atei e credenti “possiamo ragionevolmente sperare che la morte non sia la fine di tutto” così come diventa ogni giorno necessario “cogliere l’eternità dell’istante” senza dimenticare che “alla base del faro non c’è luce” (E. Bloch, Il principio speranza).

 

laFonteTV

laFonteTV