Nell’anno 2007, primo anno della nuova legislatura, la Regione Molise ha promulgato 32 leggi regionali. Una prima lettura conferma la difficoltà ad elaborare ed emanare leggi di grande respiro e di incisività nel tessuto sociale regionale. Sono state istituite, come tutti ricorderanno, ben quattro commissioni speciali e si è provveduto alla nomina del sottosegretario. Decisione, quest’ultima, con dubbi di costituzionalità.
Il 2007, come più volte sottolineato dal presidente della Giunta regionale, doveva essere l’anno del contenimento della spesa pubblica. Le leggi approvate, invece, hanno aumentato di molto la spesa regionale a danno degli investimenti. Sempre il 2007 doveva essere l’anno delle riforme istituzionali: nulla è successo. Ad inizio 2008 la legge istitutiva della commissione per l’autoriforma è stata riapprovata. Chissà se questo sarà l’anno buono per arrivare al traguardo. Ma tutto il comparto delle riforme è al palo: diverse leggi promulgate, infatti, o sono di proroga di termini o di rinvio.
Certo non è semplice procedere a ripensare integralmente il modello organizzativo regionale, ma se le varie problematiche non si affrontano mai seriamente e si pensa più agli interessi di parte che non a quelli della gente, mai si arriverà ad un risultato concreto. In merito al debito sanitario (che durante la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale non esisteva), la regione Molise ha adottato una apposita legge con la quale ha dovuto destinare le entrate tributarie, che sono tutte aumentate rispetto ad altre realtà territoriali, al risanamento del debito, che, tra l’altro, non è affatto diminuito, ma continua a crescere.
La legge finanziaria regionale è una brutta copia di quelle nazionali: ormai viene “infilato” di tutto; è diventata la legge per far passare provvedimenti che con iter ordinari non sarebbero mai approvati.
Delle 32 leggi dell’anno scorso, solo tre possono essere considerate di interesse per i nostri cittadini.
Di carattere sociale è la legge regionale 20 giugno 2007 n.17. Con questa legge viene tutelato il diritto alla salute dei cittadini molisani affetti da patologie che necessitano di trapianto d'organo o di tessuti o affetti da patologie rare. L’Azienda sanitaria regionale del Molise (A.S.Re.M.) rimborsa al cittadino in attesa di trapianto, o che ha già subìto trapianto, e al cittadino affetto da patologia rara, se riconosciuta tale dal Ministero della Salute, le spese sostenute in conseguenza di ricoveri presso strutture sanitarie pubbliche in Italia o all'estero per: esami preliminari ed esami per la tipizzazione tissutale; intervento di trapianto; tutti i controlli successivi nonché quelli derivanti dalle complicanze dell'intervento stesso se non effettuabili in Regione. Le istanze vanno inoltrate alla stessa A.S.Re.M.. Va evidenziato che il reddito del nucleo familiare di chi formula la domanda non deve superare il reddito ai fini ISE di 35.000,00 euro.
La legge regionale 28 giugno 2007 n.20 riguarda gli interventi di sostegno, promozione e tutela delle categorie economiche regionali danneggiate da calamità naturali, avverse condizioni atmosferiche o altri eventi eccezionali. È pur vero che detta legge interessa solo gli ambiti di Capracotta e San Massimo, ma anche nella limitata applicazione territoriale, va ritenuta utile in quanto ha dato attenzione a due realtà del nostro territorio importanti per lo sviluppo turistico, in particolare di quello invernale. Dopo il provvedimento straordinario, costituito dalla citata legge regionale, andrebbero adottati, nella programmazione regionale, provvedimenti ordinari per la ripresa delle attività produttive e per lo sviluppo di due zone interne, ad alta vocazione turistica. Non contributi a pioggia, fini a se stessi, ma organici ad un programma di sviluppo, fino ad oggi inesistente, ma che dovrebbe trovare attuazione con l’utilizzo dei fondi POR 2007-2013. Se chi governa penserà ancora agli interessi di pochi o di parte e non avrà a cuore questa terra, segnerà la fine della nostra regione.
La terza legge regionale che merita citazione è quella che riguarda la valorizzazione dei siti archeologici di Sepino, Larino e Pietrabbondante (legge regionale 6 luglio 2007, n.21). La Regione Molise con la citata legge regionale ha inteso promuovere e sostenere iniziative di carattere culturale idonee ad attrarre visitatori nelle località di interesse archeologico di Sepino, di Larino e di Pietrabbondante, incentivando la realizzazione di manifestazioni mediante la specifica utilizzazione e valorizzazione degli anfiteatri ivi esistenti. La Giunta regionale dispone annualmente la partecipazione al finanziamento dei programmi previsti nel limite dello stanziamento complessivo di Euro 75.000,00. Se la regione Molise ha ritenuto opportuno finanziare, annualmente, i tre comuni interessati per la rivalutazione dei siti archeologici, deve assumere ulteriori decisioni conseguenti alla legge del luglio scorso, che dovranno riguardare il terziario, l’agricoltura, i prodotti enogastronomici.
A conclusione di questa analisi sulle leggi del 2007 emerge chiaramente che anche leggi specifiche vanno considerate utili ai fini della programmazione complessiva e dello sviluppo organico ed armonico del territorio regionale. ☺
mario@ialenti.it
Nell’anno 2007, primo anno della nuova legislatura, la Regione Molise ha promulgato 32 leggi regionali. Una prima lettura conferma la difficoltà ad elaborare ed emanare leggi di grande respiro e di incisività nel tessuto sociale regionale. Sono state istituite, come tutti ricorderanno, ben quattro commissioni speciali e si è provveduto alla nomina del sottosegretario. Decisione, quest’ultima, con dubbi di costituzionalità.
Il 2007, come più volte sottolineato dal presidente della Giunta regionale, doveva essere l’anno del contenimento della spesa pubblica. Le leggi approvate, invece, hanno aumentato di molto la spesa regionale a danno degli investimenti. Sempre il 2007 doveva essere l’anno delle riforme istituzionali: nulla è successo. Ad inizio 2008 la legge istitutiva della commissione per l’autoriforma è stata riapprovata. Chissà se questo sarà l’anno buono per arrivare al traguardo. Ma tutto il comparto delle riforme è al palo: diverse leggi promulgate, infatti, o sono di proroga di termini o di rinvio.
Certo non è semplice procedere a ripensare integralmente il modello organizzativo regionale, ma se le varie problematiche non si affrontano mai seriamente e si pensa più agli interessi di parte che non a quelli della gente, mai si arriverà ad un risultato concreto. In merito al debito sanitario (che durante la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale non esisteva), la regione Molise ha adottato una apposita legge con la quale ha dovuto destinare le entrate tributarie, che sono tutte aumentate rispetto ad altre realtà territoriali, al risanamento del debito, che, tra l’altro, non è affatto diminuito, ma continua a crescere.
La legge finanziaria regionale è una brutta copia di quelle nazionali: ormai viene “infilato” di tutto; è diventata la legge per far passare provvedimenti che con iter ordinari non sarebbero mai approvati.
Delle 32 leggi dell’anno scorso, solo tre possono essere considerate di interesse per i nostri cittadini.
Di carattere sociale è la legge regionale 20 giugno 2007 n.17. Con questa legge viene tutelato il diritto alla salute dei cittadini molisani affetti da patologie che necessitano di trapianto d'organo o di tessuti o affetti da patologie rare. L’Azienda sanitaria regionale del Molise (A.S.Re.M.) rimborsa al cittadino in attesa di trapianto, o che ha già subìto trapianto, e al cittadino affetto da patologia rara, se riconosciuta tale dal Ministero della Salute, le spese sostenute in conseguenza di ricoveri presso strutture sanitarie pubbliche in Italia o all'estero per: esami preliminari ed esami per la tipizzazione tissutale; intervento di trapianto; tutti i controlli successivi nonché quelli derivanti dalle complicanze dell'intervento stesso se non effettuabili in Regione. Le istanze vanno inoltrate alla stessa A.S.Re.M.. Va evidenziato che il reddito del nucleo familiare di chi formula la domanda non deve superare il reddito ai fini ISE di 35.000,00 euro.
La legge regionale 28 giugno 2007 n.20 riguarda gli interventi di sostegno, promozione e tutela delle categorie economiche regionali danneggiate da calamità naturali, avverse condizioni atmosferiche o altri eventi eccezionali. È pur vero che detta legge interessa solo gli ambiti di Capracotta e San Massimo, ma anche nella limitata applicazione territoriale, va ritenuta utile in quanto ha dato attenzione a due realtà del nostro territorio importanti per lo sviluppo turistico, in particolare di quello invernale. Dopo il provvedimento straordinario, costituito dalla citata legge regionale, andrebbero adottati, nella programmazione regionale, provvedimenti ordinari per la ripresa delle attività produttive e per lo sviluppo di due zone interne, ad alta vocazione turistica. Non contributi a pioggia, fini a se stessi, ma organici ad un programma di sviluppo, fino ad oggi inesistente, ma che dovrebbe trovare attuazione con l’utilizzo dei fondi POR 2007-2013. Se chi governa penserà ancora agli interessi di pochi o di parte e non avrà a cuore questa terra, segnerà la fine della nostra regione.
La terza legge regionale che merita citazione è quella che riguarda la valorizzazione dei siti archeologici di Sepino, Larino e Pietrabbondante (legge regionale 6 luglio 2007, n.21). La Regione Molise con la citata legge regionale ha inteso promuovere e sostenere iniziative di carattere culturale idonee ad attrarre visitatori nelle località di interesse archeologico di Sepino, di Larino e di Pietrabbondante, incentivando la realizzazione di manifestazioni mediante la specifica utilizzazione e valorizzazione degli anfiteatri ivi esistenti. La Giunta regionale dispone annualmente la partecipazione al finanziamento dei programmi previsti nel limite dello stanziamento complessivo di Euro 75.000,00. Se la regione Molise ha ritenuto opportuno finanziare, annualmente, i tre comuni interessati per la rivalutazione dei siti archeologici, deve assumere ulteriori decisioni conseguenti alla legge del luglio scorso, che dovranno riguardare il terziario, l’agricoltura, i prodotti enogastronomici.
A conclusione di questa analisi sulle leggi del 2007 emerge chiaramente che anche leggi specifiche vanno considerate utili ai fini della programmazione complessiva e dello sviluppo organico ed armonico del territorio regionale. ☺
Nell’anno 2007, primo anno della nuova legislatura, la Regione Molise ha promulgato 32 leggi regionali. Una prima lettura conferma la difficoltà ad elaborare ed emanare leggi di grande respiro e di incisività nel tessuto sociale regionale. Sono state istituite, come tutti ricorderanno, ben quattro commissioni speciali e si è provveduto alla nomina del sottosegretario. Decisione, quest’ultima, con dubbi di costituzionalità.
Il 2007, come più volte sottolineato dal presidente della Giunta regionale, doveva essere l’anno del contenimento della spesa pubblica. Le leggi approvate, invece, hanno aumentato di molto la spesa regionale a danno degli investimenti. Sempre il 2007 doveva essere l’anno delle riforme istituzionali: nulla è successo. Ad inizio 2008 la legge istitutiva della commissione per l’autoriforma è stata riapprovata. Chissà se questo sarà l’anno buono per arrivare al traguardo. Ma tutto il comparto delle riforme è al palo: diverse leggi promulgate, infatti, o sono di proroga di termini o di rinvio.
Certo non è semplice procedere a ripensare integralmente il modello organizzativo regionale, ma se le varie problematiche non si affrontano mai seriamente e si pensa più agli interessi di parte che non a quelli della gente, mai si arriverà ad un risultato concreto. In merito al debito sanitario (che durante la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale non esisteva), la regione Molise ha adottato una apposita legge con la quale ha dovuto destinare le entrate tributarie, che sono tutte aumentate rispetto ad altre realtà territoriali, al risanamento del debito, che, tra l’altro, non è affatto diminuito, ma continua a crescere.
La legge finanziaria regionale è una brutta copia di quelle nazionali: ormai viene “infilato” di tutto; è diventata la legge per far passare provvedimenti che con iter ordinari non sarebbero mai approvati.
Delle 32 leggi dell’anno scorso, solo tre possono essere considerate di interesse per i nostri cittadini.
Di carattere sociale è la legge regionale 20 giugno 2007 n.17. Con questa legge viene tutelato il diritto alla salute dei cittadini molisani affetti da patologie che necessitano di trapianto d'organo o di tessuti o affetti da patologie rare. L’Azienda sanitaria regionale del Molise (A.S.Re.M.) rimborsa al cittadino in attesa di trapianto, o che ha già subìto trapianto, e al cittadino affetto da patologia rara, se riconosciuta tale dal Ministero della Salute, le spese sostenute in conseguenza di ricoveri presso strutture sanitarie pubbliche in Italia o all'estero per: esami preliminari ed esami per la tipizzazione tissutale; intervento di trapianto; tutti i controlli successivi nonché quelli derivanti dalle complicanze dell'intervento stesso se non effettuabili in Regione. Le istanze vanno inoltrate alla stessa A.S.Re.M.. Va evidenziato che il reddito del nucleo familiare di chi formula la domanda non deve superare il reddito ai fini ISE di 35.000,00 euro.
La legge regionale 28 giugno 2007 n.20 riguarda gli interventi di sostegno, promozione e tutela delle categorie economiche regionali danneggiate da calamità naturali, avverse condizioni atmosferiche o altri eventi eccezionali. È pur vero che detta legge interessa solo gli ambiti di Capracotta e San Massimo, ma anche nella limitata applicazione territoriale, va ritenuta utile in quanto ha dato attenzione a due realtà del nostro territorio importanti per lo sviluppo turistico, in particolare di quello invernale. Dopo il provvedimento straordinario, costituito dalla citata legge regionale, andrebbero adottati, nella programmazione regionale, provvedimenti ordinari per la ripresa delle attività produttive e per lo sviluppo di due zone interne, ad alta vocazione turistica. Non contributi a pioggia, fini a se stessi, ma organici ad un programma di sviluppo, fino ad oggi inesistente, ma che dovrebbe trovare attuazione con l’utilizzo dei fondi POR 2007-2013. Se chi governa penserà ancora agli interessi di pochi o di parte e non avrà a cuore questa terra, segnerà la fine della nostra regione.
La terza legge regionale che merita citazione è quella che riguarda la valorizzazione dei siti archeologici di Sepino, Larino e Pietrabbondante (legge regionale 6 luglio 2007, n.21). La Regione Molise con la citata legge regionale ha inteso promuovere e sostenere iniziative di carattere culturale idonee ad attrarre visitatori nelle località di interesse archeologico di Sepino, di Larino e di Pietrabbondante, incentivando la realizzazione di manifestazioni mediante la specifica utilizzazione e valorizzazione degli anfiteatri ivi esistenti. La Giunta regionale dispone annualmente la partecipazione al finanziamento dei programmi previsti nel limite dello stanziamento complessivo di Euro 75.000,00. Se la regione Molise ha ritenuto opportuno finanziare, annualmente, i tre comuni interessati per la rivalutazione dei siti archeologici, deve assumere ulteriori decisioni conseguenti alla legge del luglio scorso, che dovranno riguardare il terziario, l’agricoltura, i prodotti enogastronomici.
A conclusione di questa analisi sulle leggi del 2007 emerge chiaramente che anche leggi specifiche vanno considerate utili ai fini della programmazione complessiva e dello sviluppo organico ed armonico del territorio regionale. ☺
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