La gente guarda frastornata il barcone carico all’inverosimile, come se fosse venuto da un altro mondo. E da un altro mondo è venuto davvero. Da un inferno appunto, creato spesso dagli uomini per altri uomini.
Qualche mamma racconta ai figli, “incantati” davanti a quell’oggetto “misterioso”, davanti a quella scena surreale, che è una “storia difficile”, ma non dice dei volti trafitti di uomini e donne, dei sogni già infranti, degli sguardi imploranti, dei corpi consumati dalla stanchezza, di tanti gettati in mare nel buio della notte…
Tra essi ho visto un bambino dagli occhi tristi e ho sentito un’immensa tenerezza. E la nostalgia di tornare umano… Mentre i “barconi della vergogna” ripartono ancora dai nostri porti, rigettati dal nostro egoismo e dalla nostra indifferenza.
Carolina
La gente guarda frastornata il barcone carico all’inverosimile, come se fosse venuto da un altro mondo. E da un altro mondo è venuto davvero. Da un inferno appunto, creato spesso dagli uomini per altri uomini.
Qualche mamma racconta ai figli, “incantati” davanti a quell’oggetto “misterioso”, davanti a quella scena surreale, che è una “storia difficile”, ma non dice dei volti trafitti di uomini e donne, dei sogni già infranti, degli sguardi imploranti, dei corpi consumati dalla stanchezza, di tanti gettati in mare nel buio della notte…
Tra essi ho visto un bambino dagli occhi tristi e ho sentito un’immensa tenerezza. E la nostalgia di tornare umano… Mentre i “barconi della vergogna” ripartono ancora dai nostri porti, rigettati dal nostro egoismo e dalla nostra indifferenza.
La gente guarda frastornata il barcone carico all’inverosimile, come se fosse venuto da un altro mondo. E da un altro mondo è venuto davvero. Da un inferno appunto, creato spesso dagli uomini per altri uomini.
Qualche mamma racconta ai figli, “incantati” davanti a quell’oggetto “misterioso”, davanti a quella scena surreale, che è una “storia difficile”, ma non dice dei volti trafitti di uomini e donne, dei sogni già infranti, degli sguardi imploranti, dei corpi consumati dalla stanchezza, di tanti gettati in mare nel buio della notte…
Tra essi ho visto un bambino dagli occhi tristi e ho sentito un’immensa tenerezza. E la nostalgia di tornare umano… Mentre i “barconi della vergogna” ripartono ancora dai nostri porti, rigettati dal nostro egoismo e dalla nostra indifferenza.
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