Agricoltura che guarda al futuro
9 Dicembre 2025
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Agricoltura che guarda al futuro

1. Il Molise – ancor più del resto del Paese – ha nell’agricoltura il perno che gli permette di girare la ruota e guardare al futuro.
2. Sempre più un’agricoltura biologica, naturale, organica, rigenerativa, non industriale.
3. Un’agricoltura, in pratica, capace di riprendere il discorso interrotto, nella seconda metà del secolo scorso, con un passato di diecimila anni di storia, quello iniziato con l’uomo cacciatore che sceglie un terreno e lo coltiva, realizzando un orto, piantando una vite, un olivo selvatico o un chicco di grano da trasformare in pane e pasta.
4. Un’agricoltura che serve alla sostenibilità, oggi maltrattata da un sistema predatorio e distruttivo qual è il neoliberismo, nemico della natura.
5. Un’agricoltura che apre e rende possibile lo sviluppo dell’economia circolare, la sola che dà un significato corretto alle parole sviluppo e progresso.
6. Un’agricoltura che riassicura i boschi e gli animali e riporta l’uomo a dialogare con la natura. In particolare con gli animali per renderli di nuovo i suoi fedeli compagni di viaggio e non solamente merce, maltrattati come sono nelle gabbie degli allevamenti industriali.
7. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione in grado di ridare un po’ di respiro al clima con la captazione dell’anidride carbonica e la cessione di ossigeno. Non artefici, subito dopo i prodotti fossili, dei mali che il clima sta vivendo, ma protagoniste delle cure di cui il clima ha urgente bisogno e sconfessare i negazionisti.
8. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di futuro, pienamente consapevoli delle potenzialità dei territori, come pure dei limiti, In particolare quelli riferiti alla fertilità dei suoli, che, arature profonde, sostanze chimiche e agrofarmaci, stanno riducendo a poca cosa, aggravando ancor più il furto dell’unico tesoro che abbiamo, il territorio, primario bene comune.
9. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di paesaggio, un valore sempre più di grande attualità e fonte di richiamo di chi lo ricerca per vivere emozioni.
10. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di cibo che esprimono, grazie al territorio, non solo la qualità dell’origine, ma anche la diversità dei suoi caratteri organolettici, due valori fondamentali per dare un reddito equo al produttore/coltivatore e rendere vincente il glocale sul globale.
I punti sopra riportati non sono i dieci comandamenti, ma i fondamenti di quell’iniziativa ad ampio raggio che è nei compiti dell’Associazione regionale “BioMolise”. Un’associazione, nata a Larino, che stenta a partire, in mancanza di consapevolezza dei compiti che sono dentro i fondamenti sopra elencati. Il rischio di un fallimento di un’iniziativa, che nel 2017 ha saputo cogliere il momento, è reale. Serve una profonda analisi della situazione per non arrivare, con il fallimento, a un’impossibilità di riprendere il discorso nei prossimi anni. Serve, a mio parere, riscrivere lo statuto per adattarlo alle novità che nel frattempo sono arrivate con l’approvazione della legge regionale “Distretto del Cibo”. Nel senso di un coinvolgimento pieno dei produttori di biologico per dare ad essi le dovute risposte.
Fondamentale è il ruolo di un Comitato tecnico-scientifico capace di offrire riflessioni e idee progettuali agli amministratori dell’Associazione, essenziali per avviare esempi che servono alla svolta, prima di tutto politico-culturale, di cui ha bisogno il mondo rurale e, con esso, il Molise, il Paese. Fondamentale e prioritaria è, anche, la consapevolezza dei protagonisti per il successo di “BioMolise”. Ciò è possibile se c’è continuità di azione e, anche, di risultati che diano le risposte di reddito e di speranza ai produttori protagonisti. E, con esse. quelle della garanzia della qualità da offrire al consumatore, oggi più che mai attento alla sua salute, anche per la fine che sta vivendo la sanità nella nostra regione, e non solo.
Sta qui la consapevolezza dell’ importanza e centralità dell’informazione, cioè dell’azione capace di trasmettere e far circolare le notizie che servono a promuovere una campagna permanente di promozione dell’agricoltura biologica e della sostenibilità ambientale per nuovi coinvolgimenti e nuove adesioni, fondamentali per la crescita dell’ Associazione regionale “BioMolise” e del suo ruolo nello sviluppo di un’agricoltura biologica in un Molise, che rafforza il suo primato nazionale in fatto di ruralità e biodiversità, e, nel contempo, rende patrimonio comune il significato e il valore dell’ agricoltura biologica, della sostenibilità e della realizzazione di un’economia circolare. Promuovere e comunicare, attraverso un’attenta programmazione delle iniziative, i risultati, i progetti e dare la giusta risposta all’impegno delle istituzioni, un reddito adeguato ai suoi protagonisti ed essere all’altezza di un coinvolgimento del consumatore finale. Tutto per un Molise bio e sostenibile, capace di coinvolgere l’insieme delle attività – non solo quelle legate all’agricoltura – per essere riconosciuta come “La terra della bontà e dell’ospitalità”.☺

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