Al sindaco di S. Giuliano di Puglia
9 Novembre 2015
laFonteTV (3191 articles)
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Al sindaco di S. Giuliano di Puglia

Il tempo incalza … e la natura ha orrore del vuoto. E allora, se noi pensatori, attori politici, cittadini aperti e progressisti, non troveremo né l’ardire né il coraggio necessari nei tempi a venire, un altro discorso rimpiazzerà il vuoto del nostro silenzio e della nostra apatia. Per una volta, non cambiamo canale. Il marciume in assetto bi-partisan che è venuto fuori dall’inchiesta Mafia Capitale, porta con sé una ventata di aria fresca per il semplice fatto di essere autoctono ma ci fa capire che non c’è limite alla fantasia delinquenziale.
Un’altra notizia che ci raggiunge riguarda il mostro del malaffare che ha ramificato i suoi tentacoli anche nel mondo delle cooperative. I barconi della speranza, che esprimono un bisogno collettivo, inarrestabile di trasmigrazione di popoli, rappresentano anche un grande business ed il problema delle infiltrazioni criminali è all’ordine del giorno. Le inchieste giornalistiche hanno fatto emergere come l’accoglienza dei migranti si sia presto trasformata in un grande business. Predisposta e raccordata da un “Tavolo di coordinamento nazionale”, presieduto direttamente dal Ministero degli Interni, l’inchiesta, partita dalla capitale, ha investito tutto il territorio nazionale rivelando un malcostume da cui non sono esenti anche le piccole realtà. San Giuliano, in particolare, sembra rappresentare l’occasione di una straordinaria mangiatoia.
Agli organi competenti chiediamo, a gran voce, di fare in fretta, per non incorrere nella tagliola della incombente prescrizione. Il nostro grido oggi è: “fate presto!” Oggi noi, trepidanti, attendiamo ancora i poveri sfigati che dovrebbero soggiornare nel nostro ormai fatiscente Insediamento Temporaneo, e ci interroga, insospettendoci, la totale mancanza di aggiornamenti da parte dell’imperituro sindaco di San Giuliano che, circa un anno fa, dava per imminente l’inizio delle operazioni di accoglienza. Né accettiamo che vengano addotte motivazioni che addosserebbero le colpe dei ritardi alla popolazione locale: nessuna regione italiana fa meglio del Molise nell’accoglienza dei profughi.
Piuttosto, altre ragioni spiegherebbero la “pausa di riflessione” del Ministero, come risulta dal corposo carteggio dell’Ordinanza cautelare che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Luca Odevaine. Lo stesso che avrebbe affermato, perfino, di aver dovuto sborsare già 20 mila euro, non sappiamo se a titolo di caparra confirmatoria per garantire l’adempimento di proprie obbligazioni contrattuali, come anticipo della cospicua somma di 200 mila euro, all’ignaro Sindaco di San Giuliano. Ma, per buona pace di chi ha sacrificato la propria innocente vita – in questo mese ne ricorre il tredicesimo anniversario – speriamo che il tutto venga chiarito scongiurando la più ripugnante, disgustosa e riluttante ipotesi che chicchessia avido vanesio possa insozzarsi le mani in questo letamaio, data la ghiotta opportunità.
Allo stesso modo attendiamo con ansia gli sviluppi per il cosiddetto Scandalo Circumlacuale, opera che avrebbe dovuto far divenire le nostre zone fucine di arti, industrie e progresso culturale, ma rimasta al palo con qualche gracile metro di galleria e costata fino ad ora quasi 18 milioni di euro, e dove tra gli altri risulta indagato purtroppo anche il nostro Sindaco. Truffa, falso e violazione delle norme sugli appalti, questo tra l’altro viene ipotizzato dagli inquirenti.
Non sappiamo se Barbieri sia indagato perché ha truffato o falsificato atti o violata qualsiasi altra norma enunciata nelle ipotesi di reato. Siamo certi della sua innocenza, ma non riusciamo proprio a capire perché Barbieri, tanto diligente e premuroso a promulgare le buone condotte da adottare per un onesto e limpido governo locale, oggi taccia. Non di certo perché è stremato dal troppo interesse a farsi fotografare fasciato di tricolore! Vorremmo esser sicuri della sua onestà ma restiamo tuttavia disorientati su come cerca di smentire le accuse rivoltegli. Conoscendolo per come ha sempre divulgato concetti di onestà in tutte le salse ci saremmo aspettati conferenze stampe, maxi schermi eretti in piazza come ai tempi di una pettegola trasmissione televisiva.
Ci piacerebbe farci spiegare cosa significassero le famose battaglie silenziose contro la possibilità di infilare pale eoliche nel terreno antistante l’abazia di Sant’Elena. Speriamo che il pericolo sia scongiurato certamente non grazie alle battaglie silenziose. Piene sono le cronache di cosa possa esserci sotterrato sotto e sul collegato giro di mazzette.
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i suoi silenziosi acerrimi nemici, zelanti e chiassosi un tempo i quali, accompagnati da qualche genitore del comitato vittime e qualche scalpitante professionista, con molta verve gridavano a gran voce di mandare a casa i cattivi per far governare i buoni. Oggi questi stessi soggetti scandalosamente tacciono. Dove sono andati a finire? Forse dovremmo fornire loro una tenda gialla!
Non di certo chiediamo le dimissioni del Sindaco, sarebbe come chiedergli l’anima, ma pretendiamo che spieghi pubblicamente per quali fatti viene indagato, chiarisca inequivocabilmente la faccenda dei fatti di cui viene accusato. Non può limitarsi a laconiche repliche come fosse timoroso di futuri sviluppi. Non riusciamo a capire perché alcuni genitori del comitato, invece di prendersela con chi a vario titolo descrive la realtà post-terremoto sangiulianese e cerca di mantenere alta l’attenzione affinché potenziali sciacalli non possano ululare soddisfatti di lauti pranzi, non chiedano a gran voce spiegazioni eloquenti.
Cercheremo di mantenere alta l’attenzione rivolgendo al nostro caro sindaco le stesse domande e pazientemente attenderemo sue risposte qualora ci fossero, con la stessa tenacia che lo ha gloriosamente contraddistinto nell’immediato post-terremoto.☺

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