
Arrivano gli immigrati?
Ma venn sì nir? Probabilmente è questo l’interrogativo più mormorato tra la gente di questo scampolo di Appennino meridionale, per molti birboni terra di conquista. Incuriositi, forse crucciati, si attende l’arrivo della scura onda anomala che affollerà le nostre inutili terre. Ma nessun lembo, paese, neppure il nostro può esser considerato inutile soprattutto quando è stato la culla di uomini e donne che piegati dalla miseria, spesso vittime di spregiudicati luridi opportunisti padroncelli, con il loro lavoro, dignità e sana ignoranza hanno permesso a noi di avere quello che abbiamo.
Oggi però, a causa di questa epocale crisi economica, il disagio che si avverte è fortissimo, anche tra coloro che grazie alle fatiche dei nostri padri non hanno vissuto tempi peggiori se non questi. Ecco che alla stessa maniera di quasi un secolo fa, dignitosamente, molti di essi bussano alla porta di chi ne ha le chiavi, sopportandone vessazioni ed umiliazioni subìte sin dalla fanciullezza, ma in tempi migliori.
Una seria riflessione però dev’ essere fatta, poiché le persone che verranno ammassate nel nostro centro di smistamento di carne umana, oltre a fuggire da crisi economiche, scappano da cose peggiori. Altro che centro per la sicurezza dei bambini. Avanzare dunque richieste risibili, come quella di voler soltanto donne e pargoli, oltremodo è offensivo per coloro che dovranno sopportare la presenza di questi poveri sfigati, com’è altrettanto impudente sentir dire che bisognerà prestare molta attenzione su come gestire la sicurezza assumendo quindi, e con lo stile che lo ha sempre contraddistinto, altro personale magari incaricato della conta degli ospitati, perché il diktat è: dal cinquecentesimo in su verranno impacchettati e rispediti al mittente o meglio ancora buttati di nuovo in pasto ai pesci.
Ecco che oltre ad avanzare ipotesi su come ricostruire i comuni del centro Italia, duramente colpiti dal sisma, suggerendo come unico modello quello di San Giuliano anche per similitudine, come da lui stesso dichiarato, il sindaco di San Giuliano di Puglia potrebbe farsi sponsor anche su come va assunto nuovo personale occorrente e dei persuasivi modi da adottare.
Certo non possiamo affidarci al Comitato delle Vittime: le profonde lacerazioni, definitivamente incolmabili e platealmente visibili anche durante la visita di Renzi a San Giuliano, lo hanno sgretolato in infinite correnti rendendolo scandalosamente latitante in tutte quelle iniziative volte a perseguire i punti cardini sul quale il loro statuto si fonda, pronti ad accontentarsi però del grande sforzo che lo Stato ha compiuto per le loro vittime.
Certo non potremmo più sperare in una migliore riconversione del villaggio fantasma, troppa fatica e troppo impegno sarebbe costato per dare ad esso un futuro più allettante, così da attirare qualche turista in più oltre a quei pochi che vengono a ridosso del 31 ottobre; forse avrebbe dato anche un lavoro meno frustrante ai pochi eletti, non quello di contare esseri umani ma forse sarebbe stato anche meno economicamente appetibile.
Ed è chiaro che nel futuro più o meno prossimo non potremo immaginare gente che passeggia raccogliendo fiori o venga accolta a braccia aperte da qualche indigeno: solo un lager, speriamo quantomeno militarizzato se non altro per l’incolumità di tutti, ospitati ed ospitanti.
Ecco perché da oggi chiederemo al signor Luca Odevaine se è vero o no che ha dato una bella mazzetta da ventimila euro al nostro sindaco se non altro per sapere se l’uno deve querelare l’altro per calunnia perché, solerte com’è stato il signor Barbieri a querelarci per i nostri articoli, non possiamo credere che di fronte ad una così infamante accusa non abbia fatto nulla, data l’assoluta sicurezza del suo corretto operato di questi anni.
Ecco perché continueremo a gridare a chi di dovere di non abbassare mai la guardia. Non vorremmo ancora motivi aggiuntivi perché il modello Molise venga accuratamente evitato.
Ecco perché, con la pazienza che ci contraddistingue, come d’abitudine torniamo sempre sulle nostre domande.
- Vorremmo sapere se è vero o no che ha preso una mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
- Vorremmo sapere per che cosa è indagato circa l’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte o corrotto qualcuno.
- Vorremmo sapere cosa significa combattere silenziosamente. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto a tutti i costi piantare pale eoliche.
- Ma questi extracomunitari verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
- Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano a cominciare dalla fantomatica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di Call Center.
- Quando finalmente comincerà la tanto decantata raccolta differenziata.
Ed ancora una volta torniamo a ripetere con fermezza che non ci stancheremo mai di gridare, a chi ha il dovere di vigilare, di farlo nel miglior modo possibile. A lui torniamo a chiedergli: Ma quando cazzo ti decidi a farci sapere cosa accadrà?