Assicurare salute e benessere
7 Aprile 2018
laFonteTV (3191 articles)
Share

Assicurare salute e benessere

Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna. Sono stati compiuti significativi progressi nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare completamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute. Alcune cifre per particolari urgenze.

  1. Salute infantile

Ogni giorno muoiono 17.000 bambini in meno rispetto al 1990; tuttavia, ogni anno continuano a morire più di sei milioni di bambini prima del compimento del quinto anno d’età. Dal 2000, i vaccini contro il morbillo hanno prevenuto quasi 15,6 milioni di morti. Nonostante i decisi progressi a livello globale, una porzione crescente delle morti infantili avviene nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale. Quattro su cinque morti infantili avvengono in queste regioni.  I nati in situazioni di povertà hanno quasi il doppio delle probabilità di morire prima del compimento del quinto anno d’età. I figli di madri istruite – anche di coloro che hanno completato soltanto la scuola primaria – hanno più probabilità di sopravvivere rispetto ai figli di madri senza alcuna istruzione.

2.Salute materna

La mortalità materna si è ridotta di quasi il 50% dal 1990. In Asia orientale, nel Nord Africa e nell’Asia meridionale si è ridotta di circa due terzi. Tuttavia, il tasso di mortalità materna – la proporzione di madri che non sopravvivono al parto rispetto a quelle che ne sopravvivono – nelle regioni in via di sviluppo è ancora 14 volte maggiore rispetto al tasso di mortalità delle regioni sviluppate. Un numero maggiore di donne sta ricevendo assistenza prenatale. Nelle zone in via di sviluppo, essa è aumentata dal 65% nel 1990 all’83% nel 2012. Solo la metà delle donne che vivono nelle zone in via di sviluppo riceve la quantità raccomandata di assistenza medica di cui ha bisogno. Il grande incremento nell’uso dei metodi anticoncezionali che ha caratterizzato gli anni ’90 non è stato replicato nella prima decade del 2000.

3.HIV/AIDS e altre malattie

Alla fine del 2014, 13,6 milioni di persone avevano accesso a terapie antiretrovirali. Nel 2013 sono esplose 2,1 milioni di nuove infezioni da HIV, il 38% in meno rispetto al 2001.  Alla fine del 2013, 35 milioni di persone vivevano con il virus dell’HIV; nello stesso anno, 240.000 bambini sono stati infettati dal virus dell’HIV. Ma le nuove infezioni da HIV tra i bambini sono diminuite del 58% dal 2001. L’HIV è la causa principale di morte tra le donne in età riproduttiva in tutto il mondo. Le morti da tubercolosi tra le persone che vivono con il virus dell’HIV è diminuita del 36% dal 2004. Nel 2013 si sono registrate 250.000 nuove infezioni da HIV tra gli adolescenti, due terzi delle quali hanno colpito le ragazze. L’AIDS è oggi la principale causa di morte tra gli adolescenti (dai 10 ai 19 anni) in Africa e la seconda causa più comune di morte tra gli adolescenti a livello mondiale.

Tra il 2000 e il 2015, sono state evitate più di 6,2 milioni di morti per malaria, principalmente in bambini con età inferiore ai 5 anni nell’Africa subsahariana. Il tasso globale di incidenza della malaria si è ridotto del 37% e il tasso di mortalità del 58%.  Tra il 2000 e il 2013 gli interventi di prevenzione, di diagnosi e di trattamento della tubercolosi hanno salvato 37 milioni di vite. Il tasso di mortalità da tubercolosi si è ridotto del 45% e il tasso di prevalenza del 41% tra il 1990 e il 2013.

Nove traguardi specifici per il 2030

1) Ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per ogni 100.000 bambini nati vivi. 2) Porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età.  Tutti i paesi dovranno cercare di ridurre la mortalità neonatale ad almeno 12 per ogni 1.000 bambini nati vivi e la mortalità dei bambini sotto i 5 anni di età ad almeno 25 per 1.000 bambini nati vivi. 3) Porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate; combattere l’epatite, le malattie di origine idrica e le altre malattie trasmissibili. 4) Ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e il trattamento e promuovere benessere e salute mentale. 5) Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol. 6) Già nel 2020 dimezzare il numero globale di morti e feriti a seguito di incidenti stradali. 7) Garantire l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l’informazione, l’educazione e l’integrazione della salute riproduttiva. 8) Conseguire una copertura sanitaria universale, l’accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti. 9) Ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo.☺

 

laFonteTV

laFonteTV