Azzurro fiordaliso
15 Febbraio 2024
laFonteTV (3191 articles)
Share

Azzurro fiordaliso

Il fiordaliso, che fino a qualche decennio fa si poteva ammirare in tutta la sua bellezza nei vasti campi di grano, oggi è quasi scomparso a causa della indiscriminata utilizzazione degli erbicidi. Qualche esemplare si riesce ancora a trovare in angoli di terreno incolto, dal mare alla montagna, ma per fortuna oggi è possibile coltivarlo in vaso o nei giardini, e i mesi di gennaio e febbraio sono quelli in cui si consiglia di effettuarne la semina. Se i fiori vengono raccolti in tempo, il fiordaliso fiorirà più volte in un anno.
Pianta officinale e ornamentale annuale, appartiene alla famiglia delle Asteracee e il suo nome scientifico è Centaurea cyanus. Alto fino a 80 cm, il fiordaliso è dotato di foglie verdi o leggermente bianche, ricoperte da una leggera peluria, e di fiori di un raro blu-azzurro ciano che si trovano in capolini solitari all’apice dei piccoli rami. Ma al genere Centaurea si possono ricondurre circa seicento sottospecie, che si differenziano tra loro soprattutto per il colore delle infiorescenze, che va dal giallo al rosa e al bianco.
Il nome botanico, Centaurea, fu attribuito alla pianta da Linneo nel 1737 e trova la genesi nella figura mitologica del centauro Chirone, creatura metà uomo e metà cavallo, maestro di molte divinità e caro amico del re degli dei, Zeus, che gli aveva donato l’immortalità. Un giorno, però, Chirone venne colpito a una zampa con una freccia avvelenata, scagliata da Eracle. Non poteva morire per via della sua immortalità ma, a causa del veleno che aveva in corpo, non poteva più rimettersi in piedi. Dopo una lunghissima sofferenza, grazie alle sue sconfinate conoscenze riuscì a guarire preparando un impacco di fiori di fiordaliso appena sbocciato sul finire della primavera.
Questo fiore gode tuttora di grande considerazione per le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive. Viene in particolare ritenuto un rimedio efficace nel trattamento di gonfiore, stanchezza e irritazioni agli occhi, grazie alle sue proprietà decongestionanti. Una credenza popolare vuole che il collirio ottenuto dai suoi fiori sia utile per chi ha gli occhi azzurri, mentre gli occhi castani trovano beneficio dai semi di piantaggine (vd. la fonte n. 10 del 2016). L’impiego dell’acqua di fiordaliso dona anche alla pelle un aspetto radioso e tonico, riducendo irritazioni e arrossamenti. Tra gli utilizzi del fiordaliso ricordiamo la tisana: per ottenerla, basta lasciare in infusione 2 g di fiori in una tazza di acqua bollente per circa 20 minuti, filtrare e immergervi delle garze sterili con le quali eseguire impacchi esterni per un effetto disarrossante delle palpebre e del contorno degli occhi.
I fiori e i boccioli del fiordaliso sono commestibili, e possono essere usati come aggiunta di insalate o cucinati. Di particolare interesse è il suo contenuto di antociani, un gruppo di coloranti blu che deve il suo nome al fiore stesso (Centaurea cyanus). È proprio dal fiordaliso che si ricavano i colori alimentari blu, che possono essere utilizzati per colorare dolci e altri prodotti di pasticceria. L’azzurro ottenuto è adatto anche come colorante per tessuti, ma non è lavabile.
Oltre a essere il fiore nazionale dell’Estonia, il fiordaliso è stato ed è usato come simbolo da una grande varietà di partiti politici, compreso il partito liberale della Svezia. Nel linguaggio dei fiori simboleggia la dolcezza e donarlo vuol dire amicizia sincera.☺

laFonteTV

laFonteTV