
Come un ideale
Che cosa non farebbe una mamma per i propri figli? Per ricordarlo – in occasione della seconda domenica di maggio, festa della mamma – tre storie che nei mesi scorsi hanno fatto il giro del web.
Mentre nel giorno di San Silvestro il mondo festeggiava la fine del 2021 e brindava all’arrivo di un nuovo anno, auspicabilmente senza pandemia, una donna afghana in fuga dal regime dei talebani con i suoi due figli moriva assiderata lungo la rotta iraniano-turca per raggiungere l’Europa. Sorpresa da una tempesta di neve ai confini con la Turchia, la madre ha dato ai bambini le sue calze perché si scaldassero le manine, mentre lei ha provato a difendersi dal gelo con dei semplici sacchetti di plastica. La drammatica foto diffusa su Twitter dai media turchi la mostra con i piedi praticamente nudi, in questo suo disperato ed estremo sacrificio, nel tentativo di offrire un futuro migliore ai suoi figli – che sono poi riusciti a raggiungere un villaggio, dove sono stati soccorsi.
Pochi giorni dopo, all’inizio dello scorso gennaio, e proprio nella piazza in cui si tiene la festa di Capodanno più celebre al mondo, Times Square a New York, veniva allestito un cartellone destinato a scaldare il cuore di tutti. Una donna 61enne di Boston, con un cancro al seno metastatizzato alle ossa, non volendo lasciare la figlia sola e sapendo di non avere molto tempo a disposizione, ha creato per lei un profilo su una App di incontri chiamata Wingman, che permette alle persone di far intervenire amici e familiari come organizzatori di appuntamenti. Quando la fondatrice di Wingman ha saputo della storia, il profilo creato dalla mamma è stato trasformato in un cartellone gigante ed esposto a Times Square: “Date my daughter” (“Esci con mia figlia”), il gioco di parole per aiutare la ragazza a trovare l’amore.
Da Twitter e da una App a un Blog dalle foto incredibili: quello di “Niki and Jimmy”. Niki è una mamma australiana che non si è arresa alla malattia del figlio Jimmy – una forma di ipopituitarismo che ne ha bloccato la crescita e gli impedisce di vedere, parlare e muoversi – ma da vent’anni lo porta in spalla in giro per il pianeta. Come un piccolo di koala, che scopre il mondo dalle spalle della madre, su cui vive seguendola ovunque, Jimmy, che ha ora 26 anni, ha visitato gli angoli più suggestivi della terra ed è felice, pur non avendo mai visto il cielo, le nuvole o l’arcobaleno.
Difficile trovare le parole giuste di fronte a storie come queste… Ma forse può venire in aiuto un frammento di saggezza di Anna Frank: “Ho bisogno di provare per mia madre il rispetto che si prova per un ideale”.☺