Durante i gruppi e gli incontri di questo ultimo mese, dopo la pausa natalizia, il tema degli attentati di Parigi ha fatto ingresso prepotente nella Comunità, divenendo tema di discussione e riflessione.
A partire dalle immagini trasmesse dai notiziari, gli ospiti del Casone hanno fornito apporti personali intorno al tema specifico e, più in generale, punti di vista su temi come quello della violenza (è il caso dell’intervento di Nicola S.).
L’attualità, nelle sue declinazioni politiche, economiche, materiali e simboliche, non è istanza rimossa nell’ambito della Comunità Terapeutica, ma elemento di ri-socializzazione da parte dell’individuo ed inclusione della Ct stessa nel più ampio quadro della società civile contemporanea.
Riportiamo brevi stralci dei contributi emersi durante il gruppo di discussione: “Gli attentati di Parigi mi fanno pensare alla questione del rispetto dell’Altro: può essere comprensibile – ma non giustificabile – la risposta ad una azione sentita come un’offesa”; “La libertà di stampa e di satira è un diritto acquisito in occidente, ed è un valore a cui non possiamo rinunciare; invece di un atto terroristico, sarebbe stata più opportuna una risposta dello stesso tono delle vignette”; “Le vignette e la satira sono una scusa e l’occasione colta dai terroristi per attaccare l’occidente”; “La satira che non ha rispetto dell’Altro e il terrorismo rischiano di essere due forme simili di fanatismo”.
Non più violenza
I terroristi sono persone che compiono atti di violenza contro persone innocenti.
I terroristi hanno spesso il volto coperto quindi è difficile riconoscerli. Oggi nei telegiornali sentiamo spesso delle brutte notizie: attentati, violenze, rapimenti.
La notizia più recente è stata la strage avvenuta a Parigi contro una redazione di un giornale causata dalla pubblicazione di alcune vignette satiriche contro la religione musulmana.
A volte anche tra di noi c’è intolleranza e non riusciamo a scherzare e ridere sulle battute, ma secondo me ci deve stare sempre il rispetto reciproco tra le persone.
Nicola Spadaccini
La violenza
Durante i gruppi e gli incontri di questo ultimo mese, dopo la pausa natalizia, il tema degli attentati di Parigi ha fatto ingresso prepotente nella Comunità, divenendo tema di discussione e riflessione.
A partire dalle immagini trasmesse dai notiziari, gli ospiti del Casone hanno fornito apporti personali intorno al tema specifico e, più in generale, punti di vista su temi come quello della violenza (è il caso dell’intervento di Nicola S.).
L’attualità, nelle sue declinazioni politiche, economiche, materiali e simboliche, non è istanza rimossa nell’ambito della Comunità Terapeutica, ma elemento di ri-socializzazione da parte dell’individuo ed inclusione della Ct stessa nel più ampio quadro della società civile contemporanea.
Riportiamo brevi stralci dei contributi emersi durante il gruppo di discussione: “Gli attentati di Parigi mi fanno pensare alla questione del rispetto dell’Altro: può essere comprensibile – ma non giustificabile – la risposta ad una azione sentita come un’offesa”; “La libertà di stampa e di satira è un diritto acquisito in occidente, ed è un valore a cui non possiamo rinunciare; invece di un atto terroristico, sarebbe stata più opportuna una risposta dello stesso tono delle vignette”; “Le vignette e la satira sono una scusa e l’occasione colta dai terroristi per attaccare l’occidente”; “La satira che non ha rispetto dell’Altro e il terrorismo rischiano di essere due forme simili di fanatismo”.
Non più violenza
I terroristi sono persone che compiono atti di violenza contro persone innocenti.
I terroristi hanno spesso il volto coperto quindi è difficile riconoscerli. Oggi nei telegiornali sentiamo spesso delle brutte notizie: attentati, violenze, rapimenti.
La notizia più recente è stata la strage avvenuta a Parigi contro una redazione di un giornale causata dalla pubblicazione di alcune vignette satiriche contro la religione musulmana.
A volte anche tra di noi c’è intolleranza e non riusciamo a scherzare e ridere sulle battute, ma secondo me ci deve stare sempre il rispetto reciproco tra le persone.
Durante i gruppi e gli incontri di questo ultimo mese, dopo la pausa natalizia, il tema degli attentati di Parigi ha fatto ingresso prepotente nella Comunità, divenendo tema di discussione e riflessione.
La violenza
Durante i gruppi e gli incontri di questo ultimo mese, dopo la pausa natalizia, il tema degli attentati di Parigi ha fatto ingresso prepotente nella Comunità, divenendo tema di discussione e riflessione.
A partire dalle immagini trasmesse dai notiziari, gli ospiti del Casone hanno fornito apporti personali intorno al tema specifico e, più in generale, punti di vista su temi come quello della violenza (è il caso dell’intervento di Nicola S.).
L’attualità, nelle sue declinazioni politiche, economiche, materiali e simboliche, non è istanza rimossa nell’ambito della Comunità Terapeutica, ma elemento di ri-socializzazione da parte dell’individuo ed inclusione della Ct stessa nel più ampio quadro della società civile contemporanea.
Riportiamo brevi stralci dei contributi emersi durante il gruppo di discussione: “Gli attentati di Parigi mi fanno pensare alla questione del rispetto dell’Altro: può essere comprensibile – ma non giustificabile – la risposta ad una azione sentita come un’offesa”; “La libertà di stampa e di satira è un diritto acquisito in occidente, ed è un valore a cui non possiamo rinunciare; invece di un atto terroristico, sarebbe stata più opportuna una risposta dello stesso tono delle vignette”; “Le vignette e la satira sono una scusa e l’occasione colta dai terroristi per attaccare l’occidente”; “La satira che non ha rispetto dell’Altro e il terrorismo rischiano di essere due forme simili di fanatismo”.
Non più violenza
I terroristi sono persone che compiono atti di violenza contro persone innocenti.
I terroristi hanno spesso il volto coperto quindi è difficile riconoscerli. Oggi nei telegiornali sentiamo spesso delle brutte notizie: attentati, violenze, rapimenti.
La notizia più recente è stata la strage avvenuta a Parigi contro una redazione di un giornale causata dalla pubblicazione di alcune vignette satiriche contro la religione musulmana.
A volte anche tra di noi c’è intolleranza e non riusciamo a scherzare e ridere sulle battute, ma secondo me ci deve stare sempre il rispetto reciproco tra le persone.
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