Dodici milioni di famiglie affidano i loro risparmi alle Poste. Questi soldi, gestiti da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sono serviti per oltre 150 anni a facilitare gli investimenti dei Comuni in opere pubbliche e servizi. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi dieci anni: Cassa Depositi e Prestiti è diventata una società per azioni e al suo interno sono entrati i grandi speculatori, le Fondazioni Bancarie. Dal 2003:
a) CDP presta ai Comuni solo a tassi di mercato favorendone l’indebitamento con le banche.
b) CDP finalizza gli investimenti solo per fare profitti e/o per favorire i mercati finanziari.
c) CDP finanzia la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la svendita degli immobili comunali.
d) CDP finanzia grandi opere, inutili e devastanti per i territori, invece delle mille piccole opere urgenti e necessarie.
E così, mentre i cittadini ricevono l’interesse lordo dell’1,5% sui loro risparmi e rischiano di vedersi sottrarre i servizi e il patrimonio pubblico, le Fondazioni Bancarie portano a casa oltre il 10% di profitti!
I risparmi dei cittadini ammontano a oltre 230 miliardi di euro. Con quei soldi si potrebbero fare molte cose per uscire dalla crisi:
a) tornare a finanziare a tasso agevolato gli investimenti degli enti locali per le opere pubbliche e servizi sociali;
b) finanziare la riappropriazione sociale dei beni comuni, a partire dal servizio idrico, come stabilito dal vittorioso referendum del 2011;
c) finanziare la messa in sicurezza delle scuole e il riassetto idrogeologico del territorio;
d) finanziare la sanità, il trasporto pendolare, l’istruzione, la formazione e la ricerca;
e) finanziare le aziende in crisi, a partire da quelle occupate dai lavoratori e abbandonate da chi preferisce investire sui mercati finanziari.
Dicono che i soldi non ci sono. Non è vero: ci sono, sono tanti e sono nostri. E allora tutti dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta, il Forum per una nuova finanza pubblica e sociale nasce per questo! E subito propone una campagna generale per la ripubblicizzazione e la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti. Per far tornare completamente pubblica la CDP cacciando le Fondazioni Bancarie, così da coinvolgere i risparmiatori, i cittadini, i lavoratori e le comunità locali nelle scelte sul come e dove destinare i soldi.
Basta favori alle banche, stop all’utilizzo dei nostri soldi per favorire gli interessi delle lobby della finanza! Riprendiamoci quello che ci appartiene: i beni comuni, la ricchezza sociale, il futuro.
Forum Per Una Nuova Finanza
Pubblica E Sociale
Info e contatti: www.perunanuovafinanzapubblica.it
Dodici milioni di famiglie affidano i loro risparmi alle Poste. Questi soldi, gestiti da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sono serviti per oltre 150 anni a facilitare gli investimenti dei Comuni in opere pubbliche e servizi. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi dieci anni: Cassa Depositi e Prestiti è diventata una società per azioni e al suo interno sono entrati i grandi speculatori, le Fondazioni Bancarie. Dal 2003:
a) CDP presta ai Comuni solo a tassi di mercato favorendone l’indebitamento con le banche.
b) CDP finalizza gli investimenti solo per fare profitti e/o per favorire i mercati finanziari.
c) CDP finanzia la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la svendita degli immobili comunali.
d) CDP finanzia grandi opere, inutili e devastanti per i territori, invece delle mille piccole opere urgenti e necessarie.
E così, mentre i cittadini ricevono l’interesse lordo dell’1,5% sui loro risparmi e rischiano di vedersi sottrarre i servizi e il patrimonio pubblico, le Fondazioni Bancarie portano a casa oltre il 10% di profitti!
I risparmi dei cittadini ammontano a oltre 230 miliardi di euro. Con quei soldi si potrebbero fare molte cose per uscire dalla crisi:
a) tornare a finanziare a tasso agevolato gli investimenti degli enti locali per le opere pubbliche e servizi sociali;
b) finanziare la riappropriazione sociale dei beni comuni, a partire dal servizio idrico, come stabilito dal vittorioso referendum del 2011;
c) finanziare la messa in sicurezza delle scuole e il riassetto idrogeologico del territorio;
d) finanziare la sanità, il trasporto pendolare, l’istruzione, la formazione e la ricerca;
e) finanziare le aziende in crisi, a partire da quelle occupate dai lavoratori e abbandonate da chi preferisce investire sui mercati finanziari.
Dicono che i soldi non ci sono. Non è vero: ci sono, sono tanti e sono nostri. E allora tutti dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta, il Forum per una nuova finanza pubblica e sociale nasce per questo! E subito propone una campagna generale per la ripubblicizzazione e la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti. Per far tornare completamente pubblica la CDP cacciando le Fondazioni Bancarie, così da coinvolgere i risparmiatori, i cittadini, i lavoratori e le comunità locali nelle scelte sul come e dove destinare i soldi.
Basta favori alle banche, stop all’utilizzo dei nostri soldi per favorire gli interessi delle lobby della finanza! Riprendiamoci quello che ci appartiene: i beni comuni, la ricchezza sociale, il futuro.
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Dodici milioni di famiglie affidano i loro risparmi alle Poste. Questi soldi, gestiti da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sono serviti per oltre 150 anni a facilitare gli investimenti dei Comuni in opere pubbliche e servizi. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi dieci anni: Cassa Depositi e Prestiti è diventata una società per azioni e al suo interno sono entrati i grandi speculatori, le Fondazioni Bancarie. Dal 2003:
a) CDP presta ai Comuni solo a tassi di mercato favorendone l’indebitamento con le banche.
b) CDP finalizza gli investimenti solo per fare profitti e/o per favorire i mercati finanziari.
c) CDP finanzia la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la svendita degli immobili comunali.
d) CDP finanzia grandi opere, inutili e devastanti per i territori, invece delle mille piccole opere urgenti e necessarie.
E così, mentre i cittadini ricevono l’interesse lordo dell’1,5% sui loro risparmi e rischiano di vedersi sottrarre i servizi e il patrimonio pubblico, le Fondazioni Bancarie portano a casa oltre il 10% di profitti!
I risparmi dei cittadini ammontano a oltre 230 miliardi di euro. Con quei soldi si potrebbero fare molte cose per uscire dalla crisi:
a) tornare a finanziare a tasso agevolato gli investimenti degli enti locali per le opere pubbliche e servizi sociali;
b) finanziare la riappropriazione sociale dei beni comuni, a partire dal servizio idrico, come stabilito dal vittorioso referendum del 2011;
c) finanziare la messa in sicurezza delle scuole e il riassetto idrogeologico del territorio;
d) finanziare la sanità, il trasporto pendolare, l’istruzione, la formazione e la ricerca;
e) finanziare le aziende in crisi, a partire da quelle occupate dai lavoratori e abbandonate da chi preferisce investire sui mercati finanziari.
Dicono che i soldi non ci sono. Non è vero: ci sono, sono tanti e sono nostri. E allora tutti dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta, il Forum per una nuova finanza pubblica e sociale nasce per questo! E subito propone una campagna generale per la ripubblicizzazione e la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti. Per far tornare completamente pubblica la CDP cacciando le Fondazioni Bancarie, così da coinvolgere i risparmiatori, i cittadini, i lavoratori e le comunità locali nelle scelte sul come e dove destinare i soldi.
Basta favori alle banche, stop all’utilizzo dei nostri soldi per favorire gli interessi delle lobby della finanza! Riprendiamoci quello che ci appartiene: i beni comuni, la ricchezza sociale, il futuro.
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