Dal porcellum alle porcate
29 Febbraio 2024
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Dal porcellum alle porcate

Del porco, con licenza parlando, dice la cultura popolare che non si butta nulla perché è tutto meravigliosamente squisito e commestibile. Destino ingiusto e ingrato fa sì che invece il suo nome sia insulto alle persone e il sostantivo derivato indichi cose vergognose e riprovevoli.
Il ministro Calderoli – naturalmente della Lega e di che altro partito poteva essere? – nel 2005 propose una legge elettorale, passata con i voti della Destra, così schifosa che fu definita Porcellum. Da allora le porcate si sono susseguite fino ad arrivare all’approvazione da parte del Senato, nella seduta del 23 gennaio di quest’anno, del disegno di legge sull’attuazione dell’Autonomia Differenziata, ancora una volta presentata dal leghista Calderoli e portata avanti dalla Destra. La cosa veramente triste è che i senatori molisani hanno votato a favore e addirittura il senatore Costanzo Della Porta, di Fratelli d’Italia, ne è stato relatore nella commissione del Senato! Sostanzialmente c’è stato uno scambio: gli eredi del fascio acconsentono all’Autonomia Differenziata e la Lega, in cambio, approverà la riforma del presidenzialismo. I nostri consiglieri regionali, nella discussione su questo argomento vitale per il Molise, sono riusciti ad essere comici anche in tanta drammaticità. Una invereconda porcata.
Poiché i danni per l’Italia meridionale sarebbero enormi, in quanto aumenterebbe il divario tra nord e sud, abbiamo costituito un comitato, aperto a tutti, per opporci e mostrare la nefandezza di questa proposta, qualora venisse approvata anche alla Camera e divenisse legge dello Stato. Abbiamo avviato incontri e confronti tra i cittadini per coscientizzare sui danni che produrrebbe. Il documento elaborato dal Comitato spontaneo, dopo averne sottolineato gli inconvenienti, dice: “Le strategie di opposizione a un provvedimento iniquo che è parte di un progetto di costruzione di una società priva dei princìpi di democrazia, eguaglianza e condivisione riguarderanno in primo luogo il coinvolgimento della popolazione in una riflessione e confronto sul tema in tutte le comunità molisane che lo chiederanno; in secondo luogo la richiesta formale al presidente Sergio Mattarella di non firmare il DDL 615 dichiarandone l’incostituzionalità e rinviandolo al Parlamento; infine l’ impugnazione dello stesso per profili di incostituzionalità e in ultima istanza la preparazione di una richiesta perché venga almeno sottoposto a referendum”. È tempo di lotta e non possiamo sottrarci né demandare ad altri perché ne va del nostro futuro.
E come qualificare la decisione da parte del governo italiano di continuare a inviare armi in Ucraina, una nazione polverizzata dalla guerra, che quel fantoccio del presidente Zelens’kyj si ostina a portare avanti, complice un’Europa che ha scelto consapevolmente di suicidarsi per fare unicamente gli interessi degli Stati Uniti? Già due anni di inutili massacri sono trascorsi. Una delle conseguenze della consegna di tante armi sarà che, dopo la resa, avremo bande armate in giro per il nostro continente che risponderanno unicamente al migliore ingaggio per andare destabilizzando nazioni democraticamente fragili. Una vergognosa porcata.
Tutti vedono i massacri che Israele sta compiendo in Palestina eccetto il nostro governo e quelli inqualificabili come il nostro che continuano a legittimare la mattanza avviata con altrettanta ferocia della strage di Hamas ma con un numero spropositato di morti.Gli eredi dei fascisti hanno parecchio da farsi perdonare dalla storia a tal punto che appoggiano il governo di Israele, che è altro dagli ebrei, contro i palestinesi, che sono altro dai musulmani. Non so se per il potere dei soldi o per timore di apparire ancora una volta antisemiti, fatto sta che sono corresponsabili di una immane strage e diventa addirittura ridicola la faccia del nostro ministro degli esteri che manda aerei a prelevare un pugno di bambini, invalidati dalle loro armi, per farli curare nei nostri ospedali. Ottimo detergente per coscienze ciniche e mani insanguinate. Insomma un tentativo di autoassoluzione a una porcata atroce.
A distanza di un anno dalla mia espulsione dal carcere con questa motivazione, che sa di reato di opinione: “Si è espresso, anche pubblicamente, disapprovando l’operato di questa Direzione”, non posso non tornare su questa microporcata. Al carcere di Larino arriva nel dicembre 2022 la nuova direttrice che, novella Attila, decide di distruggere tutto il verde, dalle piante agli alberi, e di togliere tutti gli animali. E nessuno contesta. Fa chiudere tutti i laboratori, dalla falegnameria alla pasticceria, dal caseificio alla sartoria. E nessuno protesta. In modo schizofrenico per gli ospiti fa le autorizzazioni a metà, cioè autorizza il detenuto ad incontrare l’insegnante ma nega all’insegnante di poter vedere il detenuto; concede alle volontarie sarte di proseguire ma non autorizza l’apertura del laboratorio. L’ultima: la moglie di un detenuto chiede di poter avviare l’iter per la fecondazione assistita e le viene assicurata la massima collaborazione.Trova lo psicologo per i colloqui ma, sorpresa, lo psicologo non può parlare con il marito recluso! E tutti fanno finta di non sapere. Nella sua smania di sicurezza arriva a utilizzare le telecamere interne, cambiando anche la sala di regia, per riprendere il comportamento degli agenti e da lì ha fatto scattare contestazioni e sanzioni disciplinari nei loro confronti. Forse qualcuno finalmente si è svegliato perché – sarà solo una coincidenza temporale – ma dopo questi incresciosi episodi, si è messa in malattia e non si sa se e quando rientrerà. Poiché teniamo alla sua salute, non possiamo che consigliarle come ricostituente il porco nei suoi mille usi.
A conclusione, ringrazio e mi scuso con il porco per averlo vilipeso, coinvolgendolo nelle meschine vicende della nostra ignobile storia.☺

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