dove sono i sindaci?
18 Aprile 2010 Share

dove sono i sindaci?

 

Scrivo queste note dall’estremo Oriente, mentre seguo i campionati mondiali di atletica leggera ad Osaka, in Giappone. E’ una realtà totalmente diversa dalla nostra: siamo proprio in un altro mondo. C’è tanto formalismo e maniacale precisione, ma il sistema funziona e dà risultati positivi. Ho pensato ai fatti di casa nostra, difficili da interpretare e molte volte da decifrare, intrisi di politichese, quasi sempre a danno dei cittadini.

Sul piano nazionale il centro dell’attenzione è la costituzione del partito democratico, con le primarie fissate al 14 ottobre. Partecipo con entusiasmo a questa storica scelta per la vita democratica del paese e parteggio per Veltroni leader, mantenendo però una posizione autonoma rispetto ai soliti noti che a tutti i costi cercano di restare a galla.

Il Walter nazionale dovrebbe tener ben presente la lezione di Gramsci: il potere si guadagna con le idee. La strategia da mettere in campo, con la capacità di imporre agli avversari i termini del dibattito politico, deve essere culturale e ideologica.

E’ indispensabile recuperare alla piena attività politica e alla condivisione del progetto, proprio per le idee contenute nel programma, il popolo cattolico che sta scivolando verso il berlusconismo anche per l’incapacità di intercettarne le domande da parte del centrosinistra. Su questo tema lo storico Alberto Monticone, ex presidente dell’Azione Cattolica, ha affermato che il paese è in attesa di una nuova stagione civile e sociale per la quale sarebbe pronto ad affidarsi a qualche capo, di qualsiasi parte sia. Il partito democratico e Walter Veltroni devono avere la capacità di raccogliere queste istanze e dare la certezza di una forza che saprà guidare il Paese, facendo del “bene comune” non uno slogan ma l’elemento di differenza con altre esperienze. Non sarà semplice ma sono certo che il 14 ottobre sarà una data storica per il nostro Paese.

Sul piano regionale l’attività istituzionale riprenderà l’11 settembre.

Abbiamo seguito con attenzione il dibattito sul POR 2007- 2013: l’opposizione, guidata con tenacia su questo importante argomento da Michele Petraroia, ha ottenuto l’approvazione di un significativo ordine del giorno che consentirà di seguire le fasi di attuazione del POR da parte del Consiglio Regionale. I paesi delle zone interne, come i nostri, però, avranno ancora grandi difficoltà: il POR non prevede investimenti idonei per risollevare l’economia delle nostre zone. Prendiamo atto: siamo destinati, nel tempo, a sparire.

Ma dove sono i nostri sindaci? Non ho sentito un intervento di protesta. Ci sono quelli allineati che, come sempre, cercano di raccattare le briciole con finanziamenti che servono, forse, solo a loro o a pochi. Ma quello che mi ha sorpreso è il silenzio dei sindaci di centrosinistra. Ma probabilmente non dovendo ottenere nomine per loro, hanno dimenticato gli interessi dei cittadini.

Ho osservato molto, in questa trasferta nipponica, gli impianti sportivi: collocazione, utenza, gestione. Ogni cosa è realizzata per essere utilizzata dal cittadino, gestita con efficacia e metodi efficienti.

Sulla questione impianti sportivi ho già dato risposta in una intervista di qualche settimana fa: il Molise ha una piano programmatico pluriennale, sistematicamente disatteso. Le famose o famigerate deliberazioni pubblicate nel Bollettino Ufficiale della regione del  31 ottobre 2006 sono uno schiaffo alla programmazione, all’efficienza, al rispetto del denaro pubblico. Una prima deliberazione prevede investimenti per circa 4.400 milioni di euro erogati utilizzando una vecchia legge regionale (la legge n. 10 del 1975) che prevede, però, la competenza del Consiglio regionale per l’approvazione del piano. Non solo non si è proceduto ad alcun bando, non solo gli interventi sono contro il piano programmatico che è costato moneta alla Regione e, quindi, ai cittadini, ma, con sberleffo alla democrazia, è stato esautorato anche il Consiglio regionale e con evidente provvedimento amministrativo viziato è stata data esecuzione al riparto, a pochi giorni dalle ultime elezioni regionali, con una deliberazione di Giunta regionale. La seconda deliberazione per altri 4.080 milioni di euro imputa la spesa per “interventi  a favore di enti e organismi appartenenti alla Pubblica Amministrazione per l’attuazione di accordi di programma per lo sviluppo delle aree interne”. Pur volendo sorvolare sulle diffuse illegittimità dell’atto cito alcuni comuni inseriti in questo intervento che dovrebbe riguardare le aree interne: Larino, San Giacomo degli Schiavoni, Tavenna, Termoli. Mi fermo per pudore.

I sindaci delle nostre zone, ai quali sono stati sottratte risorse, non dicono nulla, continuano a tacere. Ma tace anche la magistratura? Mi auguro, spero ardentemente di no. ☺

mario@ialenti.it

 

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