Ho sbagliato agenda?
9 Febbraio 2022
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Ho sbagliato agenda?

Anni fa, un mio computer ha smesso di funzionare. Non c’era niente da fare, e neanche il mio amico Nicola, che di queste nuove tecnologie capisce molto, ha potuto salvare le cose che si trovavano sul disco fisso. Tutto perso: fotografie, lettere, il testo completo di un nuovo libro… Ho comprato un nuovo laptop, ma quello che si era perso non si potrà mai più ricostruire.

Da allora, anche se utilizzo, come prima, il computer per conservare lettere, idee, pensieri etc., compro anche, ogni anno, una agenda cartacea, nella quale conservo le cose più importanti. Grazie al covid, quest’anno non avevo niente da scrivere nell’ agenda, e solo due giorni fa l’ho aperta per la prima volta. Ma subito ho avuto una sensazione strana, vedevo scritto, nero su bianco, una data di gennaio 2022, ma avevo l’ impressione che qualcosa non tornava, che questa data non poteva essere giusta, e dopo un po’ di tempo ho capito perché: le date di gennaio 2022 non coincidevano con quello che sentivo alla radio e vedevo in TV! Da parecchi giorni, mi sento come trasportata con una macchina del tempo, mi sento catapultata venti anni indietro, quando in Italia tutto girava intorno ad un signore che ogni giorno ci sorprendeva con una gaffe, o con una dichiarazione imbarazzante, o con qualche frase sulle donne, frase che feriva noi donne, tutte… Questo signore era il centro di tutte le trasmissioni televisive, l’Italia era divisa fra quelli che lo idolatravano e quelli che lo vedevano come il male assoluto. Ed oggi, di nuovo, quel signore è al centro dell’ attenzione dei giornali e della TV, perche desidera diventare il presidente della Repubblica italiana. In questo momento, quando scrivo queste righe, non si sa se insiste per la sua candidatura o se farà un passo indietro, non si sa se, forse, diventerà veramente il capo dello stato italiano. Ma il solo fatto che ci siano degli italiani che pensano che con quel presidente l’immagine del paese non possa soffrire a livello internazionale, mi terrorizza.

Ma la macchina del tempo mi ha trasportata in questi giorni ancora più indietro, all’anno 1962. Avevo 20 anni e lavoravo come interprete nell’ambasciata cubana a Berlino, capitale della DDR, ed in quell’ ambiente ho vissuto i momenti più pericolosi che il mondo aveva vissuto dopo la fine della seconda guerra mondiale: la crisi dei missili. L’Unione Sovietica aveva impiantato a Cuba dei missili con testate nucleari che potevano raggiungere la capitale degli Stati Uniti. L’esistenza di quei missili a Cuba fu scoperta dagli americani nell’ ottobre del 1962, e per parecchi giorni, concretamente per due settimane, il mondo si è trovato sulla soglia di una guerra mondiale. Finalmente, la crisi fu risolta fra i presidenti degli USA e della Unione Sovietica, e negli anni seguenti, gli analisti hanno cercato di scoprire quali fossero stati i motivi per quella mossa dell’ URSS. Un fatto che non sempre viene menzionato quando si analizzano questi motivi: dal 1959, gli USA avevano impiantato in Italia ed in Turchia dei missili a medio raggio, con testate nucleari, che potevano colpire l’URSS.

Nel dicembre 2021, il presidente nordamericano Biden fu informato dell’ intenzione della Russia di invadere l’Ucraina. L’informazione venne dalla CIA, la stessa CIA che aveva “scoperto”, anni fa, l’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, armi che non furono mai trovate. Dell’intenzione della Russia di invadere l’Ucraina si parla ogni giorno, da Natale, ed esiste anche l’informazione secondo la quale i Russi stanno negoziando con i governi di Cuba e Venezuela per impiantare in quei paesi dei missili di medio raggio, missili con testate nucleari. Ed oggi, la NATO ha delle basi militari in Bulgaria e Romania e l’Ucraina chiede di diventare membro della NATO!

Francamente, a me non sorprende il fatto che Putin, forse, pensa di ottenere una posizione più forte nelle negoziazioni con gli USA e la NATO posizioni dei missili nei Caraibi. Dal punto di vista del presidente russo, questo è comprensibile, anche se non capisco come mai ci siano persone nel mondo di oggi che possano pensare che la storia si ripeta dalla A alla Z. Nel 1962, la crisi si è risolta, ma non è per niente sicuro che questa volta la storia finisca allo stesso modo.

Adesso, vivendo fra il 2022, il 2002 ed il 1962, ho una sola certezza: l’anno 1942, anno della morte di Tina Modotti ed anno della mia nascita, non si ripeterà mai più. È un anno definitivamente passato.☺

 

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