iena ridens   di Rosario Eremita
1 Dicembre 2013 Share

iena ridens di Rosario Eremita

La calata de le Iene in Molise ha determinato la salita a Roma del nostro governatore che, ospite nell’Arena di Raiuno, ha provato a rimediare, senza esito, la pessima figura dei suoi (e purtroppo nostri) assessori e consiglieri fatta nel servizio “I furbetti della regione Molise” trasmesso in tv e rilanciato dal web; anzi la sua presenza costituisce occasione e ragione di replica sulla rai nazionale anche a beneficio dell’onorevole presente (le Iene divertono Lupi). Nei pochi minuti a disposizione ha comunicato che in otto (lui compreso) non hanno percepito il rimborso per il portaborse personale, senza operare alcuna distinzione tra chi aveva già rinunciato da luglio e chi invece, dopo averlo prima incassato a propria insaputa, l’ha restituito probabilmente a seguito della trasmissione. Il rimanente tempo è stato speso in difesa dell’assessore telefonatore e portatore di voti che, a causa del “no no, assolutamente” pronunciato dall’ormai popolare e famoso Vincenzo, è vittima di un “massacro mediatico”. L’aver ricevuto l’80% dei voti, oltre a spiegare la trasferta romana e la delega assessorile, giustifica e copre tutto il resto: chiunque ormai in Italia con una simile percentuale può permettersi di dire e, a maggior ragione nel caso in cui l’assessore è anche il capogruppo di se stesso, fare di tutto e di più.
Trascurate le battute degli altri consiglieri intervistati, il presidente comunica in diretta nazionale ai molisani la bella e buona nuova: la nascita dell’atteso art.7 modificato che disciplina l’erogazione dei rimborsi delle spese effettivamente sostenute per i portaborse personali “concretamente contrattualizzati”. Tale lieto evento, ribatte Frattura a Giletti, è avvenuto in modo naturale e fisiologico senza l’interferenza aliena de le Iene che, casualmente una settimana prima, nel mentre l’iter legislativo si stava compiendo, incalzavano i nostri ignari e carissimi amministratori regionali. Un iter iniziato alcuni mesi fa, come in molti ricordano, quando il consiglio regionale rischiò lo scioglimento per non aver ridotto le indennità di carica nei termini prescritti dal decreto Monti. La difesa, missione impossibile, provoca e scatena il ritorno in Molise de le Iene che, con la riconosciuta  professionalità e competenza del ruolo, a differenza degli altri “attori” di questo misero e pietoso film, offuscano il Sole (di Checco Zalone).
L’insistenza mediatica e la palese inesistenza di portaborse personali assunti, eccetto Vincenzo, ha indotto i nostri politici regionali ad annunciare l’abrogazione del neonato art.7. L’annuncio, secondo il significato comune e convenzionale delle parole della lingua italiana, dovrebbe – il condizionale è d’obbligo dopo la babele che ha sconvolto i principi elementari della comunicazione causata dall’assessore che dice una cosa intendendone l’esatto contrario – significare una “intenzione” finalizzata a ridurre i costi della politica da realizzare in un prossimo futuro secondo i tempi propri della Politica. Ad inquadrare meglio la situazione molisana occorre tener presente che all’erogazione degli inqualificabili rimborsi segue il “racimolamento” e stanziamento delle somme destinate al fondo per il bonus di reinserimento dei colleghi non eletti: senza sollevar la testa …  aumentano così i posti al desco!
Intanto nei villaggi provvisori i terremotati attendono il contributo-rimborso, previsto da una legge regionale del 2010, per la spesa dell’energia elettrica relativa al triennio 2011-13: curiosamente s’ingegnano a reperire somme per erogare il troppo ai pochi non-eletti e fanno “i miracoli” per non concedere il poco dovuto ai propri e molti elettori massacrandoli – non certo mediaticamente – quotidianamente.  ☺
rosarioeremita@gmail.com

 

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