il coraggio di educare
22 Marzo 2010 Share

il coraggio di educare

 

Negli scenari inquietanti del nostro tempo, dove non passa giorno in cui non si sentano notizie che parlano di morte, di malaffare, di ingiustizie, di mafia, di predominio della finanza sulla politica, di fame, di distruzione dell’ambiente, di disoccupazione, di infanzia negata e di tutto quello che vi passa nel cuore come angoscia sottile del vivere quotidiano e di preoccupazione per il futuro… noi Capi Scout dell’Agesci Molise vogliamo rimettere a fuoco le nostre scelte educative.

Questo vuol dire che nonostante tutto, questo nostro mondo, a noi “CARE ancora molto”.

Ed è per questo che oggi, insieme, vogliamo ridire il nostro impegno a vivere con fedeltà, con gioia e con spirito profetico la nostra Promessa Scout e le scelte fatte nostre del Patto Associativo.

CI STANNO A CUORE LE NOSTRE COMUNITA’ CAPI perché, al di là dei diversi punti di vista, sappiano essere comunità educanti, radicate nel Territorio e nella Chiesa locale. Impegnate in un’educazione non emarginante, all’accoglienza del “diverso. Che sappiano giocare il grande gioco dello scoutismo con la stessa passione di B.-P., “di quella passione per i valori che danno senso e tono alla vita, di quel coraggio che permette di tradurre i valori in scelte quotidiane e azioni conseguenti”.

CI STA CUORE UN MODO NUOVO DI FARE  POLITICA E per questo “ci impegniamo a spenderci particolarmente dove esistono situazioni di marginalità e sfruttamento, che non rispettano la dignità della persona, e a promuovere una cultura della legalità e del rispetto della democrazia”; a dare voce a chi non ha voce ad esercire una cittadinanza attiva. Vogliamo essere tra quelli che cambiano la storia e non la subiscono.

CI STA A CUORE QUESTA NOSTRA CHIESA Che fa fatica a passare dalla festività delle celebrazioni, alla ferialità di una presenza quotidiana fatta di  annuncio di speranza, di comunione; che porti i pesi degli altri, che esprima simpatia per gli ultimi, compassione per i sofferenti, schieramento con gli oppressi, compagnia con i lontani, attenzione per i problemi planetari. Una chiesa povera che non dipenda dai poteri di questo mondo. Una chiesa che infonda coraggio, aperta al nuovo, capace di dialogo. Ci impegniamo a porre in essere segni visibili di speranza, ad essere testimoni credibili del Vangelo, ad annunciare cieli nuovi e terre nuove.

CI STANNO A CUORE I POVERI DELLA TERRA Quelli senza pane, senza acqua,  senza speranza, senza pace, senza libertà, senza medicine, perché, mentre celebriamo il 60° della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sappiano del nostro impegno a promuovere la diffusione di una cultura dei diritti e a porre in essere azioni concrete per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio.

CI STA A CUORE LA MADRE TERRA e per lei “ci impegniamo a sostenere nella quotidianità e a promuovere nell’azione educativa iniziative di equa ridistribuzione delle risorse e scelte di economia etiche”.

Ma soprattutto CI STANNO A CUORE I RAGAZZI E LE RAGAZZE che Dio ci ha affidato, quelli passati, quelli futuri e quelli per i quali oggi scegliamo di spendere il nostro tempo; perché sappiano diventare, con la nostra passione educativa, uomini e donne portatori nel mondo di una speranza nuova.

*AGESCI Settore Pace, Nonviolenza e Solidarietà

titta.dizinno@alice.it

 

eoc

eoc