Il fuoco che mi riscalda
9 Gennaio 2025
laFonteTV (3827 articles)
Share

Il fuoco che mi riscalda

Quando leggerete questo, sarà già cominciato il 2025, ma io scrivo quando mancano pochi giorni per salutare un anno che temo non ci regalerà delle buone sorprese. Credo che a molti di voi, lettrici e lettori, capiti, sul finire di un anno, di fare una specie di bilancio e chiedervi quali siano stati i momenti felici e quali quelli brutti. Facendo questo bilancio, oggi, vedo che tutto il brutto che è successo nei 12 mesi scorsi succedeva nel mondo ‘esterno’, quello grande, e tutto il buono che ho vissuto l’ho trovato a Bonefro. E penso che quando, più di 20 anni fa, ho deciso di fare di questo piccolo paese il centro della mia vita, ho fatto una scelta più che giusta. Una scelta non tanto dettata dalla ragione, piuttosto dalle emozioni e dalla sensazione che qua, lontano del caos delle grande città, avrei potuto godere di una vecchiaia di pace.
In questi ultimi giorni del 2024 ho ripensato anche un po’ alla mia vita, ho ricordato parenti ed amici che ci hanno lasciati, e mi sono chiesta perché la vita mi ha fatto perdere due persone amate che hanno deciso di porre fine alla loro vita, vedendo che il mondo si muoveva in una direzione sbagliata e pericolosa: il mio marito italiano, nel 1989, quando ha visto che il socialismo che lui aveva sognato, e per il quale aveva rischiato la propria vita, non era così perfetto, e mia madre, nel 2014, pochi mesi dopo che in Ucraina, ad Odessa, 42 persone avevano perso la vita, bruciate dentro la casa dei sindacati. Per Dario, la delusione vissuta nella DDR, nel “socialismo reale esistente”, fu la ragione per prendere quella decisione definitiva quando aveva 46 anni, e Elfriede, mia madre, ha perso la voglia di vivere quando mancavano tre mesi per il suo 104° compleanno, e la ragione della sua decisione di smettere di mangiare e di bere sono stati i venti di guerra che cominciavano a farsi sentire in Ucraina.
Pensando a queste due persone amate non posso non chiedermi se non sia arrivato anche per me, all’età di 82 anni, il momento di pensare se vale la pena rimanere in questo mondo. Non mancano motivi per rimanere in un mondo che vede guerre in molti posti, vede catastrofi naturali dappertutto, la fame, i morti in mare o nel deserto perché la vita nel loro Paese diventa insopportabile… un mondo dove, tanto negli U.S.A. come in Europa, cresce il movimento dei suprematisti bianchi, dei neofascisti, dei fanatici religiosi; un mondo dove il linguaggio dei politici diventa un linguaggio di odio, di rabbia, di intolleranza, ed un mondo dove avrà un posto decisivo per la politica del nuovo governo degli U.S.A. un uomo come Elon Musk, un uomo che dalla sua piattaforma digitale interferisce con la politica di altri Paesi e sogna di salvare, nel futuro, qualche milione di persone “degne di vivere”, trasportandole sul pianeta Marte.
Allora, mi chiedo cosa mi fa decidere di vivere, di rimanere, in questo mondo orribile, e la risposta è che voglio continuare la piccola, piccolissima lotta che sto facendo qua, a Bonefro, per scoprire e divulgare, con l’aiuto di altri, la vita e la vera essenza di Tina Modotti, conosciuta a livello mondiale come “fotografa e rivoluzionaria”.
Bonefro mi ha dato la possibilità di gestire nell’ex-convento un ar- chivio con documenti della vita di Tina, e tanto l’associazione Crea Tina quanto l’amministrazione comunale di Bonefro mi hanno aiutato ad organizzare nel 2022, 2023 e 2024 degli ‘Incontri inter- nazionali’ sulla vita di Tina, con partecipanti venuti dall’Italia e dalla Spagna. Ognuno di questi incontri ha prodotto un risultato tangibile: una targa commemorativa per Madrid, un libro pubblicato a Madrid ed un libro pubblicato pochi giorni fa in Italia. Ma la cosa più importante è il fatto che da questi incontri sono nate delle amicizie, ed è nato un piccolo movimento di solidarietà, perche gli incontri sono stati possibili solo grazie alle donazioni ricevute tramite un crowdfunding su internet e grazie a la fonte che ci ha sostenuti dal primo istante. Grazie di cuore a tutti voi, lettrici e lettori, che con le vostre donazioni ci avete aiutato a mantenere viva la fiamma, il fuoco di Tina che, come dice il poeta Pablo Neruda in una poesia, “non muore mai”.
Attualmente, in Italia, ci sono persone che cercano di nascondere la verità sulla vita di Tina, persone che la vogliono “liberare della sua biografia”, persone che danno il suo nome a una piazza a Milano e la chiamano “fotografa ed attivista”, senza specificare di quale causa sia stata attivista. Mentre si fanno più mostre di Tina che mai prima, si fa di tutto per non dire che lei è stata, dal 1924, antifascista, e per questo dobbiamo continuare a divulgare la verità. E per questo che vogliamo organizzare per luglio 2025 il IV Incontro Internazionale, e questa volta vogliamo invitare anche due persone dal Messico. Vi chiedo quindi nuovamente di aiutarci a trovare il denaro che serve per realizzare questo sogno.
Scrivendo queste parole ho capito che è la fiamma di Tina che mi dà la voglia di continuare questa piccola lotta, e ho deciso di trovare, grazie a questo progetto, quell’ ottimismo che ci serve per vivere.
Per questo, lettrici e lettori, a tutti voi i miei auguri di un nuovo anno di salute e di soddisfazioni, almeno nella vita privata.☺

laFonteTV

laFonteTV