Mentre la destra molisana è in tripudio per il completamento della filiera che vede nelle sue grinfie la regione, le città e ora le province, anche alcuni figuri che si ostinano a rimanere nel centrosinistra, fino al totale azzeramento, cantano vittoria. Roberto Ruta e i suoi accoliti, infatti, hanno servito un altro favore a Miche Iorio, che non riuscirà ricompensarli mai abbastanza, e la sinistra, sempre più autolesionista, anziché fare una buona volta pulizia, cacciandoli a pedate e inibendo loro anche solo di avvicinarsi alle sedi, già progetta con i sinistrati come riperdere alle prossime elezioni regionali. Inizierà così il secondo ciclo di sconfitte con un responsabile certo, anche se non unico.
Solo il geometra di Casacalenda, al di là delle apparenze, non sa più a quale santo affidare il suo futuro politico. Finora, legato a sant’Onofrio, era riuscito a mantenersi sempre a galla (nessun riferimento, per carità, al materiale organico) saltando come la quaglia (non se la prenda la Lipu per l’accostamento) da un partito all’altro senza il benché minimo scrupolo di schieramento. Lo guidava una sola certezza: mai la seconda volta con la stessa casacca; della serie: spremuto un limone bisogna cercarne un altro. E c’è da dargli atto che almeno questi progetti gli sono andati a gonfie vele. Sugli altri prima o poi indagherà la magistratura.
Da quando, infaustamente, il parroco di Casacalenda l’ha vincolato a padre Pio, facendogli inaugurare un centro a lui dedicato, sono iniziati anche gli infortuni. Sarà una casualità, ma il detto popolare non viene smentito: scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Se cambiare padrone gli ha sempre portato bene, cambiare protettore sembrerebbe proprio di no. Il giardiniere, a cui ha affidato il paese, pensando che fosse il suo orto, sta saccheggiando tutto il raccolto tanto che pare gli finanzi i viaggi in Canada pur di tenerlo lontano il più possibile. Già condannato, ora ci manca solo che venga iscritto nel registro degli indagati. Che era spregiudicato lo sapeva da quando circolava il sito “sticazzi.it” attenzionato anche dalla polizia postale. Pensava di cavalcarlo, ma quando un ronzino mena calci a destra e a manca rischia di disarcionare anche l’improvvisato cavallerizzo. Perché un fatto è certo, la gente, e non solo quella per bene, non ne può più. D’altronde quando si scommette su un brocco per apparire migliore che cosa ci si può attendere?
Che cosa ti progetta, allora, il geometra per le elezioni provinciali e controllare se è ancora il più leccato del reame? Fa indossare la sua attuale casacca a un suo fido per vedere di nascosto l’effetto che fa, come cantava Jannacci. No, tu no, è stato il responso per niente soddisfacente delle urne. E ora va alla ricerca di chi gli spieghi se ce l’avevano con lui o con la sua controfigura.
Troverà chi gli presta un’altra livrea per novembre o, per la prima volta, sfidando l’ira dei santi antagonisti, si ripresenterà con lo stesso simbolo e la stessa faccia? Ma soprattutto chi si nasconde dentro il vestito del geometra di Casacalenda?
Sul prossimo numero si inizierà a svelare l’arcano. ☺
Mentre la destra molisana è in tripudio per il completamento della filiera che vede nelle sue grinfie la regione, le città e ora le province, anche alcuni figuri che si ostinano a rimanere nel centrosinistra, fino al totale azzeramento, cantano vittoria. Roberto Ruta e i suoi accoliti, infatti, hanno servito un altro favore a Miche Iorio, che non riuscirà ricompensarli mai abbastanza, e la sinistra, sempre più autolesionista, anziché fare una buona volta pulizia, cacciandoli a pedate e inibendo loro anche solo di avvicinarsi alle sedi, già progetta con i sinistrati come riperdere alle prossime elezioni regionali. Inizierà così il secondo ciclo di sconfitte con un responsabile certo, anche se non unico.
Solo il geometra di Casacalenda, al di là delle apparenze, non sa più a quale santo affidare il suo futuro politico. Finora, legato a sant’Onofrio, era riuscito a mantenersi sempre a galla (nessun riferimento, per carità, al materiale organico) saltando come la quaglia (non se la prenda la Lipu per l’accostamento) da un partito all’altro senza il benché minimo scrupolo di schieramento. Lo guidava una sola certezza: mai la seconda volta con la stessa casacca; della serie: spremuto un limone bisogna cercarne un altro. E c’è da dargli atto che almeno questi progetti gli sono andati a gonfie vele. Sugli altri prima o poi indagherà la magistratura.
Da quando, infaustamente, il parroco di Casacalenda l’ha vincolato a padre Pio, facendogli inaugurare un centro a lui dedicato, sono iniziati anche gli infortuni. Sarà una casualità, ma il detto popolare non viene smentito: scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Se cambiare padrone gli ha sempre portato bene, cambiare protettore sembrerebbe proprio di no. Il giardiniere, a cui ha affidato il paese, pensando che fosse il suo orto, sta saccheggiando tutto il raccolto tanto che pare gli finanzi i viaggi in Canada pur di tenerlo lontano il più possibile. Già condannato, ora ci manca solo che venga iscritto nel registro degli indagati. Che era spregiudicato lo sapeva da quando circolava il sito “sticazzi.it” attenzionato anche dalla polizia postale. Pensava di cavalcarlo, ma quando un ronzino mena calci a destra e a manca rischia di disarcionare anche l’improvvisato cavallerizzo. Perché un fatto è certo, la gente, e non solo quella per bene, non ne può più. D’altronde quando si scommette su un brocco per apparire migliore che cosa ci si può attendere?
Che cosa ti progetta, allora, il geometra per le elezioni provinciali e controllare se è ancora il più leccato del reame? Fa indossare la sua attuale casacca a un suo fido per vedere di nascosto l’effetto che fa, come cantava Jannacci. No, tu no, è stato il responso per niente soddisfacente delle urne. E ora va alla ricerca di chi gli spieghi se ce l’avevano con lui o con la sua controfigura.
Troverà chi gli presta un’altra livrea per novembre o, per la prima volta, sfidando l’ira dei santi antagonisti, si ripresenterà con lo stesso simbolo e la stessa faccia? Ma soprattutto chi si nasconde dentro il vestito del geometra di Casacalenda?
Sul prossimo numero si inizierà a svelare l’arcano. ☺
Mentre la destra molisana è in tripudio per il completamento della filiera che vede nelle sue grinfie la regione, le città e ora le province, anche alcuni figuri che si ostinano a rimanere nel centrosinistra, fino al totale azzeramento, cantano vittoria. Roberto Ruta e i suoi accoliti, infatti, hanno servito un altro favore a Miche Iorio, che non riuscirà ricompensarli mai abbastanza, e la sinistra, sempre più autolesionista, anziché fare una buona volta pulizia, cacciandoli a pedate e inibendo loro anche solo di avvicinarsi alle sedi, già progetta con i sinistrati come riperdere alle prossime elezioni regionali. Inizierà così il secondo ciclo di sconfitte con un responsabile certo, anche se non unico.
Solo il geometra di Casacalenda, al di là delle apparenze, non sa più a quale santo affidare il suo futuro politico. Finora, legato a sant’Onofrio, era riuscito a mantenersi sempre a galla (nessun riferimento, per carità, al materiale organico) saltando come la quaglia (non se la prenda la Lipu per l’accostamento) da un partito all’altro senza il benché minimo scrupolo di schieramento. Lo guidava una sola certezza: mai la seconda volta con la stessa casacca; della serie: spremuto un limone bisogna cercarne un altro. E c’è da dargli atto che almeno questi progetti gli sono andati a gonfie vele. Sugli altri prima o poi indagherà la magistratura.
Da quando, infaustamente, il parroco di Casacalenda l’ha vincolato a padre Pio, facendogli inaugurare un centro a lui dedicato, sono iniziati anche gli infortuni. Sarà una casualità, ma il detto popolare non viene smentito: scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Se cambiare padrone gli ha sempre portato bene, cambiare protettore sembrerebbe proprio di no. Il giardiniere, a cui ha affidato il paese, pensando che fosse il suo orto, sta saccheggiando tutto il raccolto tanto che pare gli finanzi i viaggi in Canada pur di tenerlo lontano il più possibile. Già condannato, ora ci manca solo che venga iscritto nel registro degli indagati. Che era spregiudicato lo sapeva da quando circolava il sito “sticazzi.it” attenzionato anche dalla polizia postale. Pensava di cavalcarlo, ma quando un ronzino mena calci a destra e a manca rischia di disarcionare anche l’improvvisato cavallerizzo. Perché un fatto è certo, la gente, e non solo quella per bene, non ne può più. D’altronde quando si scommette su un brocco per apparire migliore che cosa ci si può attendere?
Che cosa ti progetta, allora, il geometra per le elezioni provinciali e controllare se è ancora il più leccato del reame? Fa indossare la sua attuale casacca a un suo fido per vedere di nascosto l’effetto che fa, come cantava Jannacci. No, tu no, è stato il responso per niente soddisfacente delle urne. E ora va alla ricerca di chi gli spieghi se ce l’avevano con lui o con la sua controfigura.
Troverà chi gli presta un’altra livrea per novembre o, per la prima volta, sfidando l’ira dei santi antagonisti, si ripresenterà con lo stesso simbolo e la stessa faccia? Ma soprattutto chi si nasconde dentro il vestito del geometra di Casacalenda?
Sul prossimo numero si inizierà a svelare l’arcano. ☺
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