Il suicidio assistito di davide
10 Ottobre 2023
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Il suicidio assistito di davide

“La storia di Davide, che in una lunga e intensa lettera ha comunicato a tutti la scelta di porre fine alla sua vita attraverso il suicidio medicalmente assistito in Svizzera, non lascia indifferenti ma, accanto a sinceri sentimenti di vicinanza e di solidarietà alla famiglia, interpella anche il credente che ripone in Dio il senso della vita e della sua fine e che si rende presente con la preghiera di suffragio con la quale la Chiesa accompagna ogni persona che abbandona questo mondo.
In questo momento mi sento vicino ai suoi familiari, amici, conoscenti e con loro condivido dolore sincero e rivolgo al Signore l’invocazione di tutta la nostra Chiesa locale. (…)
La scelta di Davide suscita in noi anche il problema della cura e dell’ accompagnamento di quanti vivono drammi analoghi a quello di Davide, la cui libertà è fortemente condizionata dalla malattia e dal dolore, perché ad essa viene negata ogni ulteriore possibilità̀ di relazione umana, di senso dell’esistenza.
In questa società̀ secolarizzata in cui molte persone muoiono da sole e desiderano e chiedono la morte come rimedio al peso della vita, possiamo trovare elementi di riflessione sull’importanza di essere vicini a chi muore e a chi soffre.
Non possiamo mai tirarci indietro di fronte al dolore e alla sofferenza. Fare un passo indietro significa lasciare il malato solo con il suo dolore e la sua sofferenza; non possiamo fare questo. (…)
Il caro fratello Davide ci provoca e ci interpella riguardo ad una realtà dolorosa di fronte alla quale il nostro territorio, in particolare, mostra gravi carenze e sollecita tutti, livelli istituzionali, associativi e ogni singola realtà attiva in ambiti assistenziali, a prendere seriamente in considerazione la promozione di strutture che sostengano ammalati e familiari, per mostrare concreta condivisione e dare loro speranza e fiducia”.
Gianfranco De Luca
Vescovo di Termoli-Larino

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