
Indice del numero 157 – Gennaio 2019
In questo numero:
-la disfatta del superbo
di Rosalba Manes
– vivere bene (Lettera aperta a quanti vogliono affrontare con grinta il nuovo anno)
di Antonio Di Lalla
– il coraggio della coerenza
di Michele Tartaglia
– una sfida globale
di Dario Carlone
-Scatto d’autore: “Sanità nel Molise: meglio immaginare i culi che vedere certe facce di amministratori!“
di Guerino Trivisonno
– olio e fritture
di Maurizio Corbo
– Fotografia: “Uomo di mare”
di Greta Polimene
– il fiore più velenoso
di Famiano Crucianelli
– i forzati della 17
di Marco Branca
– il molise e gli sprechi
di Davide Vitiello
– i giorni dell’aspro condimento
di Enzo Bacca
– vivere per gli altri
di Benito Giorgetta
– resilienza
di Tina De Michele
– goccia d’oro 2018: XV edizione premiazione
di Redazione
– la parola cultura
di Marcella Stumpo
– foto : “Casacalenda”
di Antonio Montaldo
– wangari mathai
di Loredana Alberti
– gli anni ed il tempo
di Christiane Barckhausen-Canale
– tela: “modern identity”
– la cura dei luoghi
di Rossano Pazzagli
– pittura:”Renacer”
di Ana Maria Erra
– nicola di guardiagrele e il ghiberti
di Gaetano Jacobucci
– quale giornata della memoria?
di Gabriella de Lisio
– il piacere di visitare il molise: (Campitello Matese, pista nera “capo d’acqua”.)
di Pietro La Serra
– autogoverno della conoscenza
di Antonio De Lellis
– il decreto (in)sicurezza
di Franco Novelli
– liberaidee: interviste
di Franco Novelli
– lavoro e profitto
di Giuseppe La Serra
– amarezze wwf
di WWF OA MOLISE
– omaggio a paolo di paolo
di Davide Vitiello
– vie di comunicazione nell’antichità
di Angelo Sanzò
– il discriminatore
di Franco Pollutri
– una pianta contro i malanni di stagione
di Gildo Giannotti
– principi basilari
di Peppe Sini
– rendere le città inclusive e sostenibili
di Silvio Malic
– pulvis et umbra
di Filomena Giannotti
– i leghisti nostrani
di Domenico D’Adamo
vivere bene (Lettera aperta a quanti vogliono affrontare con grinta il nuovo anno)
di Antonio Di Lalla a pag.3
Un guru domandò ai suoi discepoli come facessero a capire quando era finita la notte e iniziava il giorno. Uno rispose: “Quando vedo da lontano un animale e riesco a distinguere se è una mucca o un cavallo”. “No”, replicò il guru. “Quando guardi un albero da lontano e riesci a capire se è o non è un ulivo”. “Sbagliato anche questo”, dichiarò il guru. “E allora come si fa?”, chiesero i discepoli.