
Indice del numero 171 – Maggio 2020
In questo numero:
– sotto l’azione dello spirito d’amore
di Rosalba Manes
– paura e speranze (lettera aperta a quanti vorranno cogliere un’opportunità di cambiamento)
di Antonio Di Lalla
– un nuovo modo di essere
di Michele Tartaglia
– vogliamo campare
di Dario Carlone
– Scatto d’autore: “il governatore del molise sceglie i nuovi assessori”
di Guerino Trivisonno
– molise: monarchia assoluta
di Antonio Celio
– nuovo ordine sociale
di Famiano Crucianelli
– vado via
di Giuseppe La Serra
– come nasce un paese
di Rossano Pazzagli
– disegno su tela: “corsa dei carri”
di Leo Antonio Di Pietro in arte Acidselzart
– #iosonostatoacasa
di Benito Giorgetta
– domus
di Enzo Bacca
– pillole in tempo di covid
di Tina De Michele
– speriamo che me la cavo
di Franco Pollutri
– europa in frantumi
di Marco Branca
– non ho fiatato
di Tiziana Antonilli
– vivere e scrivere in quarantena
di Christiane Barckhausen-Canale
– pittura:”Nell’ora dell’angoscia sul suo figlio lo sguardo soffermava”
di Ana Maria Erra Guevara
– andrà tutto bene
di Luciana Zingaro
– colpa del virus?
di Andrea de Lisio
– contadini nella pittura
di Gaetano Jacobucci
– la lezione del virus
di Gabriella de Lisio
– se fossi
di Lucia Berrino
– 25 anni di libera (seconda parte)
di Franco Novelli
– economia del covid 19
di Rodolfo Di Martino
– tela: “Melancholia”
di www.su-mi.org
– emergenza e capitalismo della sorveglianza
di Antonio De Lellis
– il denarovirus
di Pasquale Di Lena
– un amorevole visionario
di WWW OA MOLISE
– orto sociale
di Maurizio Corbo
– allerta cinghiali
di Angelo Sanzò
– l’aquila: 10 mesi di silenzio
di Timoteo Limongi
– l’albero d’oro
di Gildo Giannotti
– l’incertezza
di Luca Mancini
– mai più la guerra
di Silvio Malic
– liberi di festeggiare
di Filomena Giannotti
il futuro dell’ospedale di larino
di Redazione
paura e speranze (lettera aperta a quanti vorranno cogliere un’opportunità di cambiamento)
di Antonio Di Lalla a pag.3
Se è vero che dietro ogni problema c’è un’opportunità, sta a noi coglierla perché niente torni come prima. La morte di decine di migliaia di persone, la sofferenza di quelli provati da lutto e malattia, la reclusione forzata nelle proprie abitazioni, la fatica di provvedere al sostentamento, la crisi, non solo economica, che attanaglia l’ umanità non possono essere catalogate come semplice incidente di percorso. Si esige una svolta: sociale, economica, ecologica e anche religiosa.