la custodia del creato
6 Maggio 2017
La Fonte (351 articles)
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la custodia del creato

Il 6 agosto 2015, festa della Trasfigurazione, Papa Francesco – facendo seguito all’Enciclica Laudato si’ – ha istituito per l’intera Chiesa cattolica la Giornata mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, fissandone la data al 1 settembre. La Lettera di indizione sottolinea la forte valenza ecumenica della Giornata, che nasce da un’iniziativa del Patriarcato ortodosso di Costantinopoli, e invita a sintonizzare le iniziative cattoliche anche con quelle del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC). Scrive il papa: Condividendo con l’amato fratello il Patriarca Ecumenico Bartolomeo le preoccupazioni per il futuro del creato … desidero comunicarvi che ho deciso di istituire anche nella Chiesa Cattolica la “Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato”, che, a partire dall’anno corrente, sarà celebrata il 1° settembre, così come già da tempo avviene nella Chiesa Ortodossa. Come cristiani vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo. Per questo dobbiamo prima di tutto attingere dal nostro ricco patrimonio spirituale le motivazioni che alimentano la passione per la cura del creato, ricordando sempre che per i credenti in Gesù Cristo, Verbo di Dio fattosi uomo per noi, “la spiritualità non è disgiunta dal proprio corpo, né dalla natura o dalle realtà di questo mondo, ma piuttosto vive con esse e in esse, in comunione con tutto ciò che li circonda” (LS., 216). La crisi ecologica ci chiama dunque ad una profonda conversione spirituale: i cristiani sono chiamati ad una “conversione ecologica che comporta il lasciare emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda”. Infatti, “vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (LS. 217)).

Storia e radici

In ambito cristiano, lo sviluppo della sensibilità ai temi ambientali, avvenuto nella seconda metà del secolo scorso, si è strettamente intrecciato con i temi della giustizia e della pace e il termine “salvaguardia del creato” è stato usato fin dai primi documenti ufficiali per indicare questa visione unitaria. Questa presa di coscienza storicamente è andata crescendo negli stessi anni in cui si affermava la sensibilità ecumenica, ed il tema della salvaguardia del creato è stato uno dei primi punti di accordo nel cammino di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane.

I documenti ufficiali in proposito sono innumerevoli. Ricordiamo tre date storiche:

nel 1983 a Vancouver l’assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese rivolge un appello a tutte le Chiese ad impegnarsi in un “processo conciliare di mutua dedizione a giustizia, pace e salvaguardia del creato”.

Nel 1989 a Basilea la I Assemblea ecumenica europea dal titolo “Pace nella giustizia” a cui partecipano la Conferenza delle Chiese europee (KEK) e il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) si dà come compito precipuo quello di esprimere l’impegno dei cristiani europei per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato.

Gli stessi due organismi (KEK e CCEE) nel 2001 a Strasburgo, nel documento che definisce le linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese cristiane in Europa (Charta Oecumenica) scrivono: “Raccomandiamo l’istituzione da parte delle chiese europee di una giornata ecumenica di preghiera per la salvaguardia del creato”.

Su questo cammino ha svolto e svolge tuttora un ruolo trainante la Chiesa ortodossa. La giornata si celebra il 1º settembre, capodanno ortodosso, su proposta fatta nel 1989 dell’allora patriarca di Costantinopoli Dimitrios I° che richiamava la responsabilità della Chiesa nei confronti dell’opera di Dio.

In Italia

In questa prospettiva, la Conferenza Episcopale Italiana ha investito dell’impegno le Commissioni episcopali per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e per l’ecumenismo e il dialogo, e dal 1º settembre 2006 ha deciso la celebrazione annuale di una “Giornata per la salvaguardia del creato”. Ogni anno le due commissioni indicano il tema specifico della giornata, rivolgono un apposito messaggio e offrono sussidi per l’approfondimento e la celebrazione. Dal 2013 la CEI ha deciso di modificare la traduzione del termine inglese integrity (fr. integritè) da “salvaguardia” a “custodia” e la giornata in ambito cattolico si chiama ora “Giornata per la custodia del creato”.

Il tema di quest’anno è: “La misericordia del Signore per ogni vivente, in quattro punti. Il primo: benediciamo il Signore. La lode e la gratitudine sono la prima risposta al dono fondamentale che il Signore ci fa con la creazione. Il secondo: il grido della terra. Leggere la Laudato si’ nell’anno della Misericordia significa anche imparare ad ascoltare il gemito e la sofferenza della “nostra oppressa e devastata terra” assieme a quella dei “poveri più abbandonati e maltrattati”. Il terzo: Misericordia per ogni creatura. Significa accogliere l’invito ad allargare il nostro cuore nel praticare la misericordia, scoprendoci membri di una comunità della creazione, che vive di una molteplicità di relazioni vitali. Il quarto: convertirci alla misericordia. “…un invito alla conversione ecologica, a un riorientamento delle pratiche che si radichi in un cuore rinnovato”.

Le cattive notizie

Quest’anno è arrivato con cinque giorni di anticipo (8 Agosto) di fronte al 13 Agosto dello scorso anno il giorno che segna la fine della disponibilità, per il 2016, delle risorse naturali.  C’è bisogno di 1,7 pianeta per saldare il debito ecologico, soprattutto nei Paesi ricchi dove il consumo è dieci volte in più di quello dei Paesi poveri, con uno squilibrio non più sostenibile. Una sproporzione che spiega meglio di ogni altra le ragioni dell’esodo di milioni di uomini dal Sud verso Nord, in cerca di cibo e di vita. In appena sette mesi e 8 giorni abbiamo già consumato tutte le risorse possibili che la terra offre nei dodici mesi dell’anno! Dopo tante iniziative, convegni, studi, documenti saremo finalmente decisi a invertire la rotta?☺

 

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