Vincere alla fine con la forza del- la speranza è la riflessione attorno alla quale si muove il dialogo tra D. Ikeda, filosofo buddista, presidente di uno dei movimenti mondiali più influenti per il conseguimento della pace (la Soka Gakkai Internazionale), e A.P. Esquivel, premiato con il Nobel nel 1980 per il suo attivismo nella difesa dei diritti umani durante una delle ultime dittature militari argentine. Edito da Esperia, il libro La forza della speranza affronta temi come la resistenza ai totalitarismi, la violenza e i conflitti del mondo contemporaneo, e indica una possibile via per costruire democrazie partecipative non solo attraverso la forza del coraggio e della speranza, fondamentali per non soccombere al buio della nostra epoca, ma anche con la ribellione, che nasce dalla comune indignazione di fronte all’ ingiustizia.
A partire da una coscienza critica e con il profondo desiderio di costruire la pace, ogni essere umano, dotato naturalmente della straordinaria capacità di muovere la propria vita (e di conseguenza quella altrui) può attivare le proprie risorse per creare un mondo migliore. “La pace è la dinamica permanente nelle relazioni umane” dice Esquivel e, aggiunge Ikeda, “segni di speranza molto forti sembrano venire dalle donne e dai giovani che stanno contribuendo in maniera significativa al movimento della ‘rivoluzione umana’”.
“L’educazione è la pratica della libertà” sostiene D. Ikeda, e insieme, i due filosofi, vogliono ricordarci che senza la libertà non possiamo amare, e senza amore questo mondo perderebbe la sua universalità e di conseguenza la forza per esistere.
