termoli :  qualche ragione della crisi
20 Febbraio 2010 Share

termoli : qualche ragione della crisi

Potere politico: mentre le democrazie sono compresenze di nuclei sociali e politici diversi, i popoli conoscono minoranze etniche e linguistiche distinte, il Molise politico deve essere figlio della monocultura della mente. Il Governatore (eletto) è sceso in piazza a dirlo, come fosse elettore a Termoli: questo sindaco (eletto) se ne deve andare! Caduto il governo termolese lo stesso annuncia “ora tocca alla provincia”. L’anomalia è il sistema democratico non il loro strapotere anche se non sancito dall’elettore.

Potere economico: i Nuclei industriali “enti autonomi” diventano “enti regionali” perciò non possono essere gestiti senza il beneplacito della regione. Sebbene il comune di Termoli è proprietario del 90% del territorio, poiché non è consona agli indirizzi regionali, lo si esclude dal consiglio immettendo altri comuni… così il potere centrale non ha ostacoli.

Funzioni istituzionali amministrative: normalmente il Sindaco è un cittadino residente nella città in cui viene eletto. Si preferisce un extra-comunale purché vicino ai poteri regionali (istituzionali e non). Ci si chiede perché allora non osare con un extra-comunitario che ha attraversato il mondo per avvicinarsi a noi?

Rapporti di cittadinanza (diritti e doveri) trasparenti, paritari e legali tra operatori della comunità (costruttori, commercianti, pescatori, imprese) elimina il sottobosco degli interessi; questo tentativo di legalità doveva essere reciso, sebbene abbia chiesto di mettersi “in regola” e “in riga”.

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