Libri: “L’ambiguo malanno” di EVA CANTARELLA
12 Luglio 2023
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Libri: “L’ambiguo malanno” di EVA CANTARELLA

Libri: “L’ambiguo malanno” di EVA CANTARELLA
‟Nel 1981, licenziando la prima edizione, scrivevo che ‘uno degli aspetti molti istruttivi di questa storia è il fatto che essa mostra come il cammino verso l’emancipazione sia tutt’altro che irreversibile’… Ovviamente, nessun parallelo è possibile tra quei tempi e quelli in cui viviamo: la storia non si ripete mai. Ma ancora una volta ci mostra che il suo cammino non è lineare, e che non sempre procede verso situazioni più progredite.” Così afferma Eva Cantarella, alla edizione 2013 del suo L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana.
Il libro, come sottolinea l’autrice, esce dall’ambito strettamente accademico – è pubblicato da Feltrinelli – perché pensato per un pubblico più vasto (ed eterogeneo) di lettori. “I radicali mutamenti intervenuti nelle condizioni della vita femminile, il riconoscimento della piena capacità delle donne di essere titolari di diritti soggettivi e di esercitarli, la conquista della parità formale con gli uomini non hanno ancora interamente cancellato il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria, di cui solo la storia può aiutare a comprendere le matrici e individuare le cause”.
L’età classica della Grecia e di Roma antica ha senza dubbio posto le basi per la costruzione della civiltà occidentale con la creazione di miti, abitudini, leggi e narrazioni: tutto ciò è stato non solo tramandato nei secoli, ma ha contribuito a fondare e sostenere una visione della società in cui le ingiustizie e le disparità, soprattutto nei confronti delle donne, sono ancora dure da demolire. I ritratti dei personaggi femminili dell’antichità, la descrizione dei costumi e delle leggi dell’epoca sono di grande aiuto per noi contemporanei: “osservare la vita e seguire le vicende di organizzazioni sociali come quella greca e quella romana aiuta a svelare, se non il momento nel quale nacque la divisione dei ruoli sociali, il momento nel quale questa divisione venne codificata e teorizzata: e cominciò quindi a essere vista, invece che come un fatto culturale, come la conseguenza di una differenza biologica, automaticamente tradotta in inferiorità delle donne”.
Eva Cantarella, che ha insegnato Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano ed è global professor alla New York University Law School, è autrice di diversi altri libri in cui, con la sua prosa fluida e avvincente, racconta ai lettori il mondo classico.
Un’ultima annotazione: il perché del titolo è spiegato dai versi di Euripide riportati in esergo: “Zeus, perché hai dunque messo fra gli uomini un ambiguo malanno, portando le donne alla luce del sole?” (Ippolito, vv. 616-617). C’è da augurarsi che dopo tanti secoli, l’opinione sia cambiata…. (D.C.)

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