Libri: “L’estate brucia ancora” di Chiara Fina
4 Settembre 2024
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Libri: “L’estate brucia ancora” di Chiara Fina

“Passato e presente sono pareti di stanze comunicanti”: chi parla è la narratrice – unica – di questa storia che si sviluppa attraverso una continua sovrapposizione di piani narrativi, appunto dal passato al presente.
Carlotta, io narrante e protagonista, conosce Emma – quando erano entrambe preadolescenti – nel periodo delle vacanze che quest’ultima trascorre con la famiglia in una località della Puglia. E proprio la stagione estiva caratterizzerà la vicenda: “quell’estate bruciava ancora mentre noi ne parlavamo, e brucia anche adesso che lei non è qui”.
Chiara Fina esordisce nella narrativa con questo romanzo, L’estate brucia ancora, edizioni Guanda, in cui racconta la tenace amicizia tra due ragazze, in seguito diventate donne: Il sodalizio Carlotta ed Emma resisterà al tempo e alle vicende, anche a quelle dolorose e sconvolgenti che le vedranno protagoniste.
La violenza subìta da una delle due – in quell’estate -, il trauma successivo che colpirà entrambe e che condizionerà i caratteri e le scelte, costituiscono il nucleo narrativo di partenza, che si arricchirà con ulteriori elementi che Chiara Fina utilizza a mo’ di racconto giallo, creando suspense e aspettative, poiché il tempo della storia si prolunga fino alla maturità delle due protagoniste, alle loro vicende familiari successive fino all’epilogo tragico che riguarderà l’esuberante e ‘moderna’ Emma: “aveva quattordici anni quando ci eravamo incontrate, io tredici. Eppure in qualche modo avevamo manomesso il corso del tempo, ampliandolo a guisa di una maglia slargata. Di sicuro, prima di conoscerci, ci conoscevamo già”.
L’atmosfera del romanzo è sovrastata da quella che l’autrice definisce “l’onda grigia della violenza. L’assenza totale di empatia e umanità. Di quando il rifiuto da parte di una donna si trasforma in una decisione di possesso materiale che non le lascia via di scampo”.
La scrittura di Chiara Fina, che scava nell’animo dei personaggi, si sofferma anche sui luoghi – il territorio pugliese – che loro malgrado sono sottoposti al cambiamento: “l’immobilità non esiste; è soltanto la percezione illusoria di ciò che in realtà continua a mutare sotto il nostro naso, senza il nostro contributo”.
“E in un attimo l’estate bruciava ancora”. Una lettura gradevole, magari all’ombra… (D. C.)

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