
Indice del numero 151 – Giugno 2018
In questo numero:
– il manto della giustizia
di Rosalba Manes
– forza di cambiamento
(Lettera aperta a quanti vogliono vivere un tempo per demolire e un tempo per costruire)
di Antonio Di Lalla
– le scritture aggiunte
di Michele Tartaglia
– la narrazione
di Dario Carlone
– Fotografia: “Magdalena”
di Greta Polimene
– la IV repubblica
di Antonio Celio
– situazione confusa
di Famiano Crucianelli
– a colpi di scrittura (alla conquista delle isole tremiti)
di Sara Magnoli
– sono stato eletto!
di Maurizio Corbo
– uno ius anche per me
di Giulia Di Paola
– azzurro approdo
di Enzo Bacca
– nodi da sciogliere
di Tina De Michele
– psichiatria e psicoterapia
di Alessandro Prezioso
– la struttura schiumosa
di Loredana Alberti
– tela: NAFTA
– hanno scritto la storia
di Christiane Barckhausen-Canale
– il piacere di visitare il molise: (Parco delle tre fontane, Larino )
di Pietro La Serra
– per una archeologia rurale
di Rossano Pazzagli
– disagi, guasti e impianti vetusti: (Il Molise perde il 40% dell’acqua potabile)
di Davide Vitiello
– i deserti della siria
di Lina D’Incecco
– scuola e calo demografico
di Gabriella de Lisio
– posta
di Redazione
– spese militari
di Antonio De Lellis
– noterelle sulla scuola
di Franco Novelli
– molise reserve (Idea per una vita itinerante, stabile e stabilizzante del Molise)
di Gian Mario Fazzini
– il molise e il kurdistan
di Marco Branca
– liberaidee
a cura di Libera Molise
– c’è culo e culo
di Redazione
– geoturismo sostenibile
di Angelo Sanzò
– non governa la speranza
di Franco Pollutri
– tela (donne al pozzo)
di Pietro Mastrangelo
– il fiore del capriccio
di Gildo Giannotti
– nonviolenza
di Redazione
– l’uguaglianza di genere
di Silvio Malic
– tracce di bonefro a siena
di Filomena Giannotti
– domande ineludibili
di Domenico D’Adamo
forza di cambiamento
(Lettera aperta a quanti vogliono vivere un tempo per demolire e un tempo per costruire)
di Antonio Di Lalla a pag. 3
Nei tempi bui e difficili, ammesso che ce ne siano mai stati di luminosi e tranquilli, come quello che stiamo attraversando, per la crisi, per la pochezza della politica, per le difficoltà economiche che molte famiglie sperimentano sulla loro pelle, perché non si intravvede un futuro possibile, si è tentati di rimpiangere il passato, di pensare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio!